Crucify di Tori Amos: un brano di successo che però viene messo al bando dalle radio del Midwest perché viene considerato blasfemo
È la fine degli anni ’80 e quella ragazza prodigio, figlia di un pastore metodista, su cui la Atlantic Records aveva investito energie, speranze e un sacco di soldi si sta leccando le ferite. Il progetto Y Kant Tori Read si è rivelato un fiasco e la giovane cantautrice che ne era al centro deve ora fare i conti con la dura realtà.
Frustrata, depressa ma anche un po’ incazzata, Tori Amos in quei giorni è ossessionata da un pattern ritmico che gli frulla costantemente in testa. Decide di catturarlo su una drum machine e di provare a suonarci sopra. Nasce così una canzone nella quale sfoga, melodicamente e poeticamente, il suo stato d’animo.
“Perché ci crocifiggiamo tutti i giorni, perché tutto ciò che faccio non ti va bene, il mio cuore è stufo di rimanere incatenato”: Crucify entra nel primo, fantastico album di Tori Amos, Little Earthquakes, che lancia la songwriter della North Carolina nell’Olimpo della musica anche se il pezzo, e altri dello stesso disco, vengono messi al bando dalle radio del Midwest perché considerati blasfemi…
Da Wikipedia: “Considerata tra i più autorevoli compositori di ogni tempo, prodigio del pianoforte, musicalmente multiforme, sui generis, dalle articolazioni melodico-armonico-ritmiche intricate ed eteree – e con strutture dissimili da quelle tipiche della musica popolare -, di difficile assimilazione a tutta prima; i suoi testi sono assimilabili a poesia variamente e vastamente interpretabile, caratterizzata da un linguaggio a tratti ermetico, da riferimenti e un punto di vista del tutto personali, “arricchita e complicata da un’infinità di simboli, di allegorie, di metafore spirituali”.
Fa richiami a – o costruisce veri e propri “impianti narrativi” su – temi quali la storia (statunitense e Nativo-Americana in primis), la mitologia e le sue implicazioni nella società contemporanea, la politica, la società – in fatto di religione, femminismo, sessismo, ageismo -, il vissuto profondo, la ricerca di un’identità, le relazioni interpersonali: famigliari, tra donne; e molto altro“.