17/07/2025

Brandi Carlile all’Anfiteatro del Vittoriale, il report (14.07.2025)

La cantautrice americana Brandi Carlile incanta l’Anfiteatro romano del Vittoriale, a Gardone Riviera, con un concerto coinvolgente ed elegante nell’ambito del Tener-a-mente Festival

I cerchi che si chiudono rappresentano l’equilibrio perfetto. È stata una fine e un inizio lunedì sera per Brandi Carlile, che chiudeva il The Lost Time Tour e saliva contemporaneamente per la prima volta in assoluto su un palco italiano. Un lungo tour delle prime volte che l’ha vista arrivare in Europa e conquistare il palco dell’ambitissima Royal Albert Hall – dopo quello del Glastonbury – e accumulare un successo dietro l’altro, tappa dopo tappa.

Tener-a-mente Festival si conferma un appuntamento estivo raffinato e lungimirante, che spesso porta all’attenzione degli appassionati del nostro Paese artisti già affermati all’estero facendoli esibire in una cornice mozzafiato come quella dell’Anfiteatro del Vittoriale, sulle sponde del lago di Garda, a Gardone Riviera. Cornice che Carlile non ha dimenticato di esaltare ripetutamente durante il concerto.

L’apertura, davvero molto apprezzata dal pubblico, è stata affidata a Audrey McGrow, figlia d’arte delle stelle del country Faith Hill e Tim McGrow, tra l’altro presenti in prima fila in arena. Quando sei figlia di due super star la strada è sicuramente meno densa di ostacoli ma ha comunque dato prova di qualità, con questa voce profonda e viscerale. Ha seguito Carlile in tutto il tour europeo e ha anticipato il concerto con un breve set acustico di cui ha fatto parte una sua versione di I am I said di Neil Daimond, il suo primo singolo pubblicato che anticipa il suo primo disco la cui uscita è prevista entro l’anno.

Appaludita la giovane McGrow il palco è tutto per lei, Brandi Carlile. Unica data italiana del tour, il battesimo nel nostro Paese non poteva rivelarsi un successo più grande che ha confermato il sincero apprezzamento di chi conosceva già l’artista e visibilmente superato le aspettative di chi invece ha assistito a uno show inedito; un pubblico eterogeneo, tipico del Festival del Vittoriale, che accoglie tanti italiani ma anche moltissimi stranieri vacanzieri in modalità lacustre.

Brandi Carlile sul palco è magnetica, totalmente a suo agio mentre passa dalla chitarra al pianoforte, con la sua inconfondibile voce, morbida ma anche graffiante, che fa da collante nell’intera scaletta.

Una set list nella quale si alternano quelli che ormai possiamo considerare classici del suo repertorio, ballad folk acustiche che strizzano l’occhio al country puro a brani più movimentati, tutto perfettamente bilanciato, e lei è talmente contenta dell’atmosfera che si è creata che regala addirittura quello che definisce un fuori programma tutto da dedicare al pubblico appassionato, preparato e attento che ha riempito l’anfiteatro romano, un brano totalmente acustico, chitarre staccate dai cavi e voce lontana dal microfono, eseguito a bordo palco, in un silenzio così assordante da rendere quel momento davvero indimenticabile, insieme ai suoi compagni d’avventura, ormai da più di 20 anni, i gemelli Phil e Tim Hanseroth alla chitarra e al basso acustici e con i quali si crea per tutto il concerto un incastro di voci perfetto che non può non rimandare la testa alle atmosfere del Laurel Canyon e alle armonizzazioni vocali che hanno fatto scuola come quelle, su tutte, di Crosy Stills & Nash.

Sul palco con lei anche le mitiche SistaStrings, il duo composto dalle sorelle Ross, una al violino l’altra al violoncello che hanno davvero impreziosito, anche con le loro voci, tutta la scaletta verso la fine della quale Carlile ha lasciato loro il palco e si sono esibite in questo originale e interessante intreccio di un brano di musica colta, la Passacaglia di Handel con Feeling Good che tutti abbiamo nella testa nella versione di Nina Simone.

La scaletta ha visto molti brani dell’ultimo, bellissimo disco di Brandi Carlile del 2021, In This Silent Days, non è mancato il brano che da il titolo al disco realizzato insieme a Elton John, Who Believes in Angels e naturalmente nemmeno l’omaggio alla sua amata – e alla nostra amata – Joni Mitchell con A Case of You, che abbiamo ascoltato in diverse occasioni negli ultimi anni perché in qualche modo è proprio merito di Brandi Carlile il ritorno sulle scene della Signora Mitchell.

È un momento d’oro dunque per questa artista di Ravensdale, Washington, vincitrice di 3 Grammy, quest’anno nominata agli Oscar col brano Never Too Late scritto insieme a Elton John, personaggio socialmente attivo, è profondamente impegnata nelle battaglie civili per i diritti LGBTQ+, ormai temi che sono diventati tratti distintivi della sua carriera, insomma, un punto di riferimento artistico a livello internazionale.

Il primo concerto promosso a pieni voti, ci si aspetta che da questo momento in poi l’Italia diventi una tappa fissa dei prossimi tour di Brandi Carlile.

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