02/04/2022
David Bowie – Inaugurata al Teatro Arcimboldi di Milano la mostra con le foto di Andrew Kent
In mostra a Milano 60 scatti e poi altri cimeli e documenti originali provenienti dall’archivio di Andrew Kent, fotografo americano al seguito dell'”Isolar Tour” di David Bowie: era il 1976…
È stata inaugurata oggi, 2 aprile 2022, al Teatro Arcimboldi di Milano, DAVID BOWIE the PASSENGER. By Andrew Kent. La mostra raccoglie 60 scatti e poi altri cimeli e documenti originali provenienti dall’archivio del fotografo americano che ha lavorato con tante rockstar e che aveva trascorso il suo tempo con Bowie nel periodo dell’Isolar Tour, la serie di concerti successiva alla pubblicazione di Station To Station.
Dopo le tappe in programma in America, il tour si sarebbe spostato in Europa per poco più di un mese, a partire dalla data del 7 aprile 1976 a Monaco di Baviera. È proprio questo, dunque, il periodo documentato all’interno della mostra, in cui compare spesso anche Iggy Pop, grande amico di Bowie soprattutto all’epoca e al seguito di quel tour.
Tra i momenti maggiormente in risalto, c’è quello della visita per puro piacere personale a Mosca, città in cui Bowie stesso era già stato nel 1973 e in cui volle tornare, sebbene soltanto per sette ore, dopo uno dei tanti viaggi interminabili di quei giorni, a bordo di navi, treni e altri mezzi, purché non fossero aerei, visto che non amava volare in quegli anni.
Prima della fine di quel tour, ci fu anche il tempo di un ritorno a casa a Londra, dove, prima dei concerti veri e propri, Bowie fu accolto calorosamente dai fan a Victoria Station, dopo un viaggio su un treno proveniente da Copenaghen.
Non aveva ancora pubblicato la trilogia berlinese, – la serie di album composta come noto da Low, “Heroes” e Lodger – ma questo periodo raccontato nella mostra anticipa proprio quel momento fondamentale nella vita e nella carriera di Bowie, dal viaggio a bordo della Leonardo Da Vinci, nave battente bandiera italiana, fino alla tappa conclusiva del 18 maggio 1976 a Parigi, di cui viene ricostruita peraltro la stanza d’albergo, come ulteriore elemento per questa particolare narrazione basata ovviamente soprattutto sulle immagini.
Dopo le tappe in programma in America, il tour si sarebbe spostato in Europa per poco più di un mese, a partire dalla data del 7 aprile 1976 a Monaco di Baviera. È proprio questo, dunque, il periodo documentato all’interno della mostra, in cui compare spesso anche Iggy Pop, grande amico di Bowie soprattutto all’epoca e al seguito di quel tour.
Tra i momenti maggiormente in risalto, c’è quello della visita per puro piacere personale a Mosca, città in cui Bowie stesso era già stato nel 1973 e in cui volle tornare, sebbene soltanto per sette ore, dopo uno dei tanti viaggi interminabili di quei giorni, a bordo di navi, treni e altri mezzi, purché non fossero aerei, visto che non amava volare in quegli anni.
Prima della fine di quel tour, ci fu anche il tempo di un ritorno a casa a Londra, dove, prima dei concerti veri e propri, Bowie fu accolto calorosamente dai fan a Victoria Station, dopo un viaggio su un treno proveniente da Copenaghen.
Non aveva ancora pubblicato la trilogia berlinese, – la serie di album composta come noto da Low, “Heroes” e Lodger – ma questo periodo raccontato nella mostra anticipa proprio quel momento fondamentale nella vita e nella carriera di Bowie, dal viaggio a bordo della Leonardo Da Vinci, nave battente bandiera italiana, fino alla tappa conclusiva del 18 maggio 1976 a Parigi, di cui viene ricostruita peraltro la stanza d’albergo, come ulteriore elemento per questa particolare narrazione basata ovviamente soprattutto sulle immagini.