26/04/2024

David Gilmour, il nuovo album sarà “Luck and Strange”. Già disponibile il primo singolo

David Gilmour - London 2024 - 01 - Copyright Anton Corbijn

(David Gilmour – London 2024 – 01 – Copyright Anton Corbijn)

The Piper’s Call è il primo brano che anticipa l’uscita del nuovo lavoro solista dell’ex Pink Floyd

Già mesi prima che si muovesse qualcosa sui social, era chiaro che David Gilmour fosse in procinto di pubblicare un nuovo album. Gli indizi nelle interviste sparse, gli accenni al nuovo materiale, poi le foto in studio che confermavano le supposizioni. Ma del disco e della data di uscita, non si sapeva nulla. Si pensava ci sarebbe voluto ancora del tempo prima di poter ascoltare qualcosa di nuovo, prima di poter finalmente svelare l’album e la sua tracklist. Ma Gilmour ha sorpreso tutti, utilizzando foto del periodo di registrazione del disco per confondere i fan, per poi annunciare improvvisamente l’uscita del disco con tutte le informazioni del caso.

Il nuovo lavoro in studio di David Gilmour si intitolerà Luck and Strange e sarà disponibile in versione fisica e digitale a partire dal 6 settembre. Una data non come le altre per i fan dei Pink Floyd, essendo il compleanno di Roger Waters (infatti in rete si stanno già tessendo le più fantasiose congetture su presunte frecciate all’ex leader della band, visti i rapporti notoriamente “non idilliaci” tra i due)…

Tornando al disco, Luck and Strange è stato registrato tra Brighton e Londra nell’arco di cinque mesi, è stato prodotto da David insieme a Charlie Andrew, rinomato produttore britannico noto per le sue collaborazioni con artisti del calibro di Marika Hackman e degli ALT-J.

A raccontare come sia nata la collaborazione è lo stesso Gilmour: “Abbiamo invitato Charlie Andrew a casa per ascoltare alcuni demo e fin da subito si è posto in maniera diretta con frasi come: ‘perché ci deve essere un assolo di chitarra?’ O ‘i brani devono tutti sfumare? Non possono semplicemente finire?’. Ha una meravigliosa mancanza di conoscenza e rispetto per il mio passato musicale. È molto diretto e non si lascia intimidire in alcun modo, e questo mi piace molto. È ottimo per me, perché l’ultima cosa che voglio è che le persone con cui lavoro si rimettano a me”.

La maggior parte dei testi, seguendo una tradizione trentennale dai tempi dei Pink Floyd di The Division Bell fino agli album solisti, sono stati curati da Polly Samson, moglie e co-autrice di Gilmour: “Luck and Strange affronta la vita focalizzandosi sull’invecchiamento – ha raccontato Polly – il tema della mortalità è una costante. Lavorare con Charlie Andrew è stato liberatorio, vuole sapere di cosa parlano le canzoni e vuole che tutti quelli che le suonano abbiano le idee chiare sui testi e che da essi dipenda il loro modo di suonare. L’ho amato particolarmente per questo motivo”.

L’album include otto brani inediti e una rivisitazione di Between Two Points dei Montgolfier Brothers. La grafica e le foto sono curate da Anton Corbijn, copertina compresa, che prende ispirazione da un testo scritto da Charlie Gilmour, figlio di David, per la canzone finale dell’album, Scattered.

David Gilmour - Luck and Strange - copertina

Luck and Strange vanta la collaborazione di David Gilmour con Guy Pratt e Tom Herbert al basso, Adam Betts, Steve Gadd e Steve DiStanislao alla batteria, Rob Gentry e Roger Eno alle tastiere, e Will Gardner per i cori e gli arrangiamenti degli archi. Ad impreziosire la tracklist ci sarà infine anche una sorpresa: nella title track del disco suona anche il compianto Richard Wright, direttamente da una jam nel fienile di casa Gilmour del 2007.

È inoltre disponibile da ieri in digitale e da oggi con il videoclip ufficiale The Piper’s Call, singolo di lancio del disco. Un brano malinconico che si schiude con un’atmosfera eterea, scandita dagli arpeggi di chitarra, fino all’entrata della calda voce di Gilmour. Un guardarsi indietro, tirare le somme su quanto vissuto e su quanto appreso, che racchiude differenti universi sonori della produzione solista di Gilmour e che non scende a compromessi né nella struttura né nella scrittura, ma spicca per sincerità. Immancabile il solo finale, indiscusso marchio di fabbrica: David Gilmour è davvero tornato.

Questa è la tracklist di Luck and Strange:

1. Black Cat

2. Luck and Strange

3. The Piper’s Call

4. A Single Spark

5. Vita Brevis

6. Between Two Points – with Romany Gilmour

7. Dark and Velvet Nights

8. Sings

9. Scattered

Bonus Tracks

Yes, I Have Ghosts

Luck and Strange (Original Barn Jam)

Per quanto riguarda il tour non c’è ancora nulla di ufficiale circa il suo inizio, ma lo stesso Gilmour ha confermato in un’intervista ad Uncut di essere al lavoro anche sul fronte live e di sentirsi riluttante a fare brani del periodo d’oro dei Pink Floyd – gli anni ’70 – ma che vorrebbe fossero rappresentati un po’ di più gli altri decenni di storia della band: “Ci sarà almeno un pezzo dagli anni ’60. In passato abbiamo fatto Astronomy Domine. È divertente e mette la gente dell’umore giusto. E poi ci sono le canzoni da A Momentary Lapse of Reason e The Division Bell. Voglio dire, per me High Hopes vale quanto qualunque cosa abbiamo fatto prima”

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