11/12/2023

Peter Gabriel, il grande ritorno con “i/o”

Peter Gabriel - Copertina di "i/o"

Anticipato dai vari brani pubblicati durante l’anno a ogni luna piena, adesso i/o è il nuovo album di Peter Gabriel

Dopo un’attesa lunga 21 anni è uscito il primo di dicembre i/o il nuovo album di Peter Gabriel. Come abbiamo fatto a stare tutto questo tempo senza sua nuova musica resta un mistero e lo è ancora di più dinnanzi a tutto ciò che questa nuova fatica in studio rappresenta.

Peter Gabriel © Nadav Kander

Partiamo dai numeri. 12 brani compongono i/o, brani che sono uni e trini, in quanto pubblicati in 3 diversi mix – Bright Side, Dark Side e In Side – per valorizzare il lavoro svolto in studio, donare tridimensionalità alternative e nascondere qua e là sfumature da ricercare. Qualcuno dirà che è un incredibile trip mentale ma a noi piace così. 12 brani che avevamo già potuto ascoltare prima della fatidica data d’uscita perché, in barba ad ogni logica discografica, erano usciti uno alla volta ad ogni nuova luna piena. Un lungo cammino durato in pratica un anno dal primo singolo pubblicato, scandito ad ogni nuovo episodio da un’opera d’arte visiva selezionata dallo stesso Peter ad accompagnare la musica. Cos’è questa se non l’antitesi completa di tutto ciò che è liquidità, consumo e velocità della musica di oggi? E lo è ancor di più retrospettivamente, mentre finalmente possiamo sentire queste canzoni una di fila all’altra, mentre scopriamo il quadro completo, mentre prendiamo parte a questo viaggio tra vita e universo, tra Io e tutto (“I’m just a part of everything” canta Peter nella title track i/o). Di dischi così non se ne sentivano più.

Ad ogni play qualcosa di nuovo si schiude all’ascoltatore, che si trova a ragionare sul tempo – finito per l’uomo destinato alla morte, infinito per ciò che lo circonda – insieme a temi come l’ingiustizia, la videosorveglianza e le radici del terrorismo. Musicalmente parlando, i/o è una policromia di atmosfere diverse, dall’acustico, all’elettronico fino al sinfonico, con la voce inconfondibile di Gabriel a far da sacerdote in un canto che è speranza. Tra i dodici brani molti meriterebbero di esser approfonditi, ma ci limiteremo a ciò che non può esser taciuto. “È in parte una questione di tempo, di ricordi, di invecchiare e di capire se siamo prigionieri del tempo o se questo può effettivamente liberarci” ha raccontato Peter di Playing for Time, canzone sul valore del tempo impreziosita dal pianoforte di Tom Cawley e dalle corde della New Blood Orchestra. Per Four Kinds of Horses Peter ha voluto invece scrivere sul conflitto tra le simultanee ricerche della religione e del terrorismo: “La tua decisione è presa / Così sicuro di ciò che è giusto / Ma quando ispezionano tutto / Vedranno che sei nato così brillante?”. Chiude infine le danze la Bellissima Live and Let Live che, come un cerchio che si serra, racconta di speranza e di perdono: “Quando perdoniamo, possiamo andare avanti / Liberare tutte le catene una per una / Apparteniamo al peso / Finché non se ne va”.

Peter Gabriel © Nadav Kander

Registrato per la maggior parte presso i Real World Studios e lo studio di Peter, i/o vede un cast eccezionale affiancare Gabriel oltre la sua fidata cerchia di musicisti, composta come sempre da David Rhodes, Tony Levin e Manu Katché. Diverse canzoni recano l’impronta del collaboratore di lunga data Brian Eno, mentre sono rilevanti i contributi di Richard Russell, del pianista Tom Cawley, dei trombettisti Josh Shpak e Paolo Fresu, della violoncellista Linnea Olsson e del tastierista Don E. La figlia di Peter, Melanie, contribuisce con calde voci di sottofondo, così come Ríoghnach Connolly dei The Breath, mentre gli habitué dei Real World Richard Chappell, Oli Jacobs, Katie May e Richard Evans curano collettivamente la produzione e suonano vari strumenti. Il Soweto Gospel Choir e il coro svedese maschile Oprhei Drängar prestano le loro magnifiche voci a una selezione di brani, mentre gli archi della New Blood Orchestra, guidati da John Metcalfe, elevano le canzoni.

Peter Gabriel © Nadav Kander

i/o ha raggiunto la classifica #1 iTunes Rock Albums in 24 paesi ed è primo in classifica nel Regno Unito.
“Sono passati 37 anni da quando So era l’album numero 1″ – ha commentato Gabriel – “e non mi sarei mai aspettato di essere di nuovo qui. Mi hanno appena detto che siamo i numeri 1 nel Regno Unito con i/o, quindi è fantastico. Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato a realizzare l’album perché è stato un processo lungo e lento, che ha coinvolto un sacco di persone di grande talento. Ma soprattutto devo ringraziare tutti voi per avermi sostenuto per tutto questo tempo e per aver reso possibile tutto questo. Grazie”.

Le foto di Peter Gabriel sono di Nadav Kander

On demand

Iscriviti alla Newsletter

Vuoi rimanere sempre aggiornato su rock e dintorni? Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere tutte le settimane nuovi video, contenuti esclusivi, interviste e tanto altro!