Peter Gabriel, un altro nuovo singolo in occasione della luna piena
(Peter Gabriel; foto di Nadav Kander)
Si intitola Playing For Time il nuovo brano pubblicato da Peter Gabriel e che farà parte del suo nuovo album i/o
In occasione della luna piena di martedì 7 marzo, Peter Gabriel ha pubblicato il Dark-Side Mix di Playing For Time, il terzo brano tratto dal suo prossimo album i/o:
Il brano è accompagnato da un’immagine di copertina realizzata dall’artista visiva Annette Messager.
Scritto e prodotto da Peter Gabriel, Playing For Time è stato registrato ai Real World Studios nel Wiltshire e ai The Beehive di Londra e vede la partecipazione di Tom Cawley al pianoforte. L’arrangiamento orchestrale, curato da Ed Shearmur, è stato registrato ai British Grove Studios di Londra con alcuni musicisti che in precedenza avevano fatto parte della New Blood Orchestra.
Peter Gabriel parlando del brano ha dichiarato: “Playing For Time è una canzone su cui ho lavorato a lungo e che ho già eseguito dal vivo, senza testo, perciò alcuni potrebbero conoscerla. È stata una canzone importante per me. Parla del tempo, della mortalità e dei ricordi, e dell’idea che ognuno di noi ha un pianeta pieno di ricordi che vengono nascosti in diverse aree del cervello”.
Gabriel riferendosi a Playing For Time ha aggiunto: “Si tratta più che altro di una canzone personale che parla di come si assemblano i ricordi e riflette sull’ipotesi di essere prigionieri del tempo o se, al contrario, questo è qualcosa che può davvero liberarci. Penso che sia un bene spingere se stessi verso esperienze più audaci o interessanti, perché così si avranno ricordi più ricchi di cui nutrirsi quando si arriverà alla mia età. Inoltre, ogni esperienza significativa che si vive insegna”.
La presenza di Tom Cawley al pianoforte e l’arrangiamento di Ed Shearmur forniscono dei bei punti di contatto con il lavoro precedente di Gabriel. Cawley, che ha suonato il piano nel New Blood Tour, è stata una scelta ovvia, “anche se mi sono esibito e ho suonato spesso il piano dal vivo, sentivo che questo era un lavoro per cui potevo avere un vero pianista e Tom Cawley è un musicista brillante”. Il legame con Ed Shearmur risale ancora più indietro nel tempo.
“Ho ripensato a That’ll Do, la canzone di Randy Newman che ho cantato, e proprio Ed Shearmur aveva fatto un bellissimo arrangiamento di quel brano e ho pensato che forse quel genere di suoni si sarebbe adattato bene a questa canzone, così siamo riusciti a rintracciare di nuovo Ed. Quando ho ascoltato le demo per la prima volta, mi è scesa una lacrima perché ho sentito così tanta emozione, soprattutto nella parte finale. Era proprio quello che volevo fare con questa canzone, trasmettere quel viaggio emotivo. Significa molto per me”.
Le riflessioni di Gabriel sul tempo sono state in parte influenzate dal lavoro della Long Now Foundation e dalla straordinaria invenzione di Danny Hillis, The 10,000 Year Clock, un’idea progettata per cercare di incoraggiarci a pensare a lungo termine. “Sono convinto che se vogliamo avere una possibilità di sopravvivere ai problemi esistenziali che ci troviamo ad affrontare attualmente, dobbiamo iniziare a pensare in modo molto più ampio e più a lungo termine per fare dei veri progressi”. E in merito alla Long Now Foundation aggiunge: “Credo che il loro lavoro sia di enorme valore e sul loro sito web ci sono alcune conferenze straordinarie; quindi, per chi vuole fare un’immersione profonda nel ruolo del tempo e del pensiero a lungo termine, la Long Now Foundation è un posto meraviglioso da cui partire”.
Proprio come le due precedenti uscite con la luna piena, Playing For Time sarà accompagnato da diversi approcci di mixaggio da parte di Tchad Blake (Dark-Side Mix), pubblicato il 7 marzo, e da Mark ‘Spike’ Stent (Bright-Side Mix) e dall’Atmos In-Side Mix di Hans-Martin Buff, pubblicato alla fine del mese.
L’opera d’arte che accompagna l’uscita di questo mese è dell’artista visiva Annette Messager, di cui Gabriel è da tempo un ammiratore: “Avevo visto il lavoro di Annette Messager, che è un’artista meravigliosa, molti anni fa e l’avevo quasi coinvolta nel progetto Art from Us, ma questa volta ho pensato che fosse proprio la persona giusta a cui rivolgersi per questo brano”. E aggiunge: “Annette è stata una scultrice davvero pionieristica e, se si guarda all’ampiezza del suo lavoro, si scopre che ha influenzato molti tra gli artisti più giovani che lavorano oggi. È meraviglioso che abbia voluto partecipare. Vi consiglio vivamente di dare un’occhiata alle sue opere, che sono piene di vita, anche se molte di esse hanno come fulcro la morte e la memoria”.
Peter Gabriel, infine, tornerà anche in tour e due sono gli appuntamenti in programma in Italia, il 20 maggio a Verona e il 21 maggio a Milano (maggiori dettagli disponibili qui).