(Photo Credit: Jacob Boll)
Dopo aver pubblicato lo scorso anno il suo primo album strumentale Winter Is For Lovers con la sua chitarra lap steel Monteleone, Ben Harper torna con Black Beauty, nuovo brano scritto per il documentario Black Boys, presentato sulla piattaforma streaming della NBC a settembre 2020. Il documentario descrive i semi profondi del razzismo e celebra l’umanità, la vulnerabilità e la resilienza degli uomini e dei ragazzi neri.
“È stato un onore essere stato invitato a scrivere una canzone per questo documentario culturalmente vitale“, ha detto Ben Harper. – “Dopo aver visto ‘Black Boys’ e discusso approfonditamente con la [regista] Sonia Lowman, mi sono messo immediatamente al lavoro sulla scrittura di ‘Black Beauty’. Sono della vecchia scuola e adoro ancora riunire i musicisti in una stanza, quindi una produzione di queste dimensioni durante una pandemia è stata impegnativa con la quarantena. Sono stato fortunato perché gli incredibili musicisti della mia cerchia si siano presi la responsabilità di diventare tecnici del suono nella circostanza e grazie alla moderna tecnologia di registrazione e ad alcune sessioni su FaceTime, sono stato in grado di lavorare inviando tracce avanti e indietro su Internet“.
Dopo aver pubblicato lo scorso anno il suo primo album strumentale Winter Is For Lovers con la sua chitarra lap steel Monteleone, Ben Harper torna con Black Beauty, nuovo brano scritto per il documentario Black Boys, presentato sulla piattaforma streaming della NBC a settembre 2020. Il documentario descrive i semi profondi del razzismo e celebra l’umanità, la vulnerabilità e la resilienza degli uomini e dei ragazzi neri.
“È stato un onore essere stato invitato a scrivere una canzone per questo documentario culturalmente vitale“, ha detto Ben Harper. – “Dopo aver visto ‘Black Boys’ e discusso approfonditamente con la [regista] Sonia Lowman, mi sono messo immediatamente al lavoro sulla scrittura di ‘Black Beauty’. Sono della vecchia scuola e adoro ancora riunire i musicisti in una stanza, quindi una produzione di queste dimensioni durante una pandemia è stata impegnativa con la quarantena. Sono stato fortunato perché gli incredibili musicisti della mia cerchia si siano presi la responsabilità di diventare tecnici del suono nella circostanza e grazie alla moderna tecnologia di registrazione e ad alcune sessioni su FaceTime, sono stato in grado di lavorare inviando tracce avanti e indietro su Internet“.