Ozark Stomp come un modo di pensare. Ozark Stomp come un modo di intendere la musica. Ozark Stomp come un modo di proporsi. Ozark Stomp come l’Altopiano d’Ozark, sito nella parte centrale degli Stati Uniti D’America e di fianco alla zona meridionale degli Appalachi. Ozark Stomp come la tradizione americana che rivive in maniera differente nello stile, nel gusto e in particolare nel modo in cui la Ben Miller Band ha deciso di definire la propria musica.
Il secondo lavoro dei tre, prodotto da Vance Powell (Jack White, Kings of Leon, Wanda Jackson) agli Sputnik Studios di Nashville e registrato durante il tour che li ha visti al fianco degli ZZ Top, si intitola Any Way, Shape Or Form.
Sono molteplici le maniere di suonare della Ben Miller Band in quanto la loro concezione musicale si coniuga in attimi brillanti, che si uniscono e si trasformano in mirabili intuizioni. Il ritmo è subito incalzante in The Outsider e le pulsioni sono immediatamente blues in You Don’t Know.
Nessuno può fermare poi la danza irrefrenabile dell’Ozark Stomp in Ghosts e in Hurry Up And Wait. Il lavoro di arrangiamento spicca invece in Prettiest Girl, descritta così da Ben Miller: “Prettiest Girl è nata come una canzone solo chitarra acustica e voce. Per la registrazione volevo darle quel sound mariachi in più. Volevamo farla partire piccola e semplice e l’abbiamo portata a suonare come una canzone da festa messicana in piena regola”.
E non mancano nemmeno la ballad, come dimostrato dalla passione country di I Feel For You, e la cover, come testimoniato dalla ripresa del traditional Cuckoo, impreziosito dai cucchiai elettrici di Doug Dicharry. Perché per riproporre musica della tradizione, creando un affascinante mix di country, bluegrass, delta blues, rock’n’roll e non solo, la Ben Miller Band ricorre anche a strumenti inventati.
Any Way, Shape Or Form: non ci sono limiti alla creatività e all’istintività del trio.
E che Ozark Stomp sia per tutti.
Intervista alla Ben Miller Band
Il secondo lavoro dei tre, prodotto da Vance Powell (Jack White, Kings of Leon, Wanda Jackson) agli Sputnik Studios di Nashville e registrato durante il tour che li ha visti al fianco degli ZZ Top, si intitola Any Way, Shape Or Form.
Sono molteplici le maniere di suonare della Ben Miller Band in quanto la loro concezione musicale si coniuga in attimi brillanti, che si uniscono e si trasformano in mirabili intuizioni. Il ritmo è subito incalzante in The Outsider e le pulsioni sono immediatamente blues in You Don’t Know.
Nessuno può fermare poi la danza irrefrenabile dell’Ozark Stomp in Ghosts e in Hurry Up And Wait. Il lavoro di arrangiamento spicca invece in Prettiest Girl, descritta così da Ben Miller: “Prettiest Girl è nata come una canzone solo chitarra acustica e voce. Per la registrazione volevo darle quel sound mariachi in più. Volevamo farla partire piccola e semplice e l’abbiamo portata a suonare come una canzone da festa messicana in piena regola”.
E non mancano nemmeno la ballad, come dimostrato dalla passione country di I Feel For You, e la cover, come testimoniato dalla ripresa del traditional Cuckoo, impreziosito dai cucchiai elettrici di Doug Dicharry. Perché per riproporre musica della tradizione, creando un affascinante mix di country, bluegrass, delta blues, rock’n’roll e non solo, la Ben Miller Band ricorre anche a strumenti inventati.
Any Way, Shape Or Form: non ci sono limiti alla creatività e all’istintività del trio.
E che Ozark Stomp sia per tutti.
Intervista alla Ben Miller Band