12/11/2023
“Buon compleanno Neil Young” da Ralph Molina dei Crazy Horse
Oggi è il compleanno di Neil Young e per l’occasione abbiamo raggiunto telefonicamente Ralph Molina, lo storico batterista dei Crazy Horse
Era l’agosto del 1968 quando i Buffalo Springfield si sciolsero e Neil Young, che faceva parte della band insieme a Stephen Stills, intreccia nuovamente i suoi contatti con i componenti dei Rockets, Danny Whitten, Billy Talbot e Ralph Molina, conosciuti solo un paio di anni prima. Dopo una performance nello storico Whisky a Go Go i tre musicisti diventano ufficialmente la band di supporto di Young, i Crazy Horse, e registrano il suo secondo album solista, Everybody Knows This Is Nowhere.
In occasione del compleanno di Neil Young abbiamo raggiunto Ralph Molina – in Canada per un concerto proprio al fianco di Neil – e ci siamo fatti raccontare qualche piccolo aneddoto di questa carriera cinquantennale, nonché di un’amicizia solida che dura ancora oggi.
Hai passato così tanti anni accanto a Neil Young, fai parte dei Crazy Horse da quando si sono formati: com’è stato lavorare con lui e condividere lo studio e il palco in tutti questi anni?
Lo facciamo ancora, abbiamo appena suonato a Toronto (un secret show che si è svolto al Rivoli, noto locale di Toronto, lo scorso 4 novembre, ndr). La considero una vera benedizione e un onore, come sai Neil è stato un cantautore così prolifico… e sono così felice di aver avuto l’opportunità di suonare in tutte quelle canzoni straordinarie.
C’è un momento speciale, un aneddoto che porti nel cuore di questa lunga carriera nei Crazy Horse?
Come potrei sceglierne solo uno dopo cinquant’anni di concerti e circa mille show con i Crazy Horse o al fianco solo di Neil? Una volta eravamo in una piccola tavola calda e lui ha bevuto così tanto che l’ho dovuto accompagnare a piedi in hotel… un’altra volta abbiamo dato fuoco accidentalmente a un mazzo di fiori sul tavolo della sala da pranzo nella nostra stanza d’albergo e quando è entrata la donna di servizio è letteralmente impazzita! Un’altra volta eravamo ad Amsterdam e siamo stati invitati a una cena, ci aveva portato lì proprio Neil; abbiamo iniziato a mangiare ed era partito un gioco per cui a ogni boccone seguiva un cicchetto di grappa. Beh, inutile dire che non siamo più riusciti a trovare la strada di casa, abbiamo continuato a girare non so per quanto tempo… e potrei raccontartene molte altre!
Com’è stato – e com’è ancora – il vostro rapporto? Eravate buoni amici nella vita privata così come siete stati ottimi musicisti con la stessa visione della musica e dell’arte?
Non siamo stati mai – e non lo siamo tuttora – solo “colleghi”, siamo molto più di questo. Siamo amici. Neil e i Crazy Horse sono continuamente in contatto, e sarà così per sempre. Non andiamo più in studio o in tour, per questo ci sentiamo di continuo, sappiamo sempre quello che sta facendo l’altro, in fondo ci conosciamo da prima che diventassimo Crazy Horse. Che dire, buon compleanno Neil!