È un messaggio sempre attuale quello di Fabrizio De André e in particolare lo è quello di Storia di un impiegato, il famoso concept album del 1973 che il figlio Cristiano ha portato in tour dal 2018 in poi per circa due anni. Da qui prende spunto DeAndré#DeAndré, Storia di un impiegato, film documentario che è stato presentato come evento speciale nella sezione Fuori Concorso della 78° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e che sarà distribuito al cinema da Nexo Digital i prossimi 25, 26 e 27 ottobre (qui l’elenco delle sale).Protagonista assoluto del documentario è Cristiano De André che si mette a nudo raccontando in prima persona il rapporto con il padre, anche attraverso immagini di repertorio. Aveva appena undici anni quando è uscito Storia di un impiegato e, vivendo insieme (o comunque per gran parte del tempo) a stretto contatto con una persona che era anche il grande cantautore ancora celebrato, ha quindi potuto assorbire inevitabilmente tanti concetti profondi e allo stesso tempo complicati per quell’età. Cristiano ripercorre letteralmente anche alcune strade già attraversate insieme alla sua famiglia, dove tanti sono stati i momenti significativi della sua vita nel bene e nel male; per l’occasione si ritrova ad esempio nella casa a Portobello di Gallura in Sardegna, in cui in parte è nato Storia di un impiegato. Si vedono poi immagini delle manifestazioni degli anni Sessanta, contrapposte a quelle di alcuni politici attuali come Putin, Erdogan e altri, e soprattutto sono presenti anche le immagini dell’ultimo tour in cui Cristiano ha riproposto in versione riarrangiata il famoso concept scritto dal padre insieme a Giuseppe Bentivoglio e a Nicola Piovani, rispettivamente per quanto riguarda testi e musica. Se da una parte c’è il desiderio di cancellare alcuni momenti difficili come la separazione tra i genitori e altre situazioni che avrebbe preferito non vivere, dall’altra Cristiano si riconcilia con quel passato grazie ai suoi stessi racconti e al suo stesso vissuto, in questo film diretto da Roberta Lena, che vede anche la partecipazione di Dori Ghezzi e del figlio di Cristiano, Filippo De André.
Continuare il lavoro del padre facendosi portatore del suo messaggio nel corso di questi anni è stata ed è tuttora la missione di Cristiano De André: “Storia di un impiegato è il rifiuto del potere a priori. Mio padre allora diceva: ‘Voi non avete fermato il vento, gli avete fatto perdere tempo’”.