(Foto di Giorgio Bulgarelli)
Il contest Bianca d’Aponte 2018, giunto all’edizione numero 14, ha decretato la sua vincitrice: il premio infatti, dedicato alle cantautrici, è stato assegnato a Francesca Incudine da Enna, con il brano Quantu Stiddi. Durante la serata finale, che si è tenuta presso il Teatro Cimarosa di Aversa (CE) sabato 27 ottobre, sono stati conferiti numerosi altri premi: primo fra tutti quello della critica “Fausto Mesolella”, vinto a pari merito dalla stessa Incudine e da Irene (cantautrice napoletana all’anagrafe Irene Scarpato), con la canzone Call Center. I premi per miglior musica, miglior testo e miglior interpretazione sono andati rispettivamente a Irene sempre con Call Center, a Giulia Pratelli da Pisa con Non ti Preoccupare e alla foggiana Meezy con Temporale.
Erano in gara anche: Argento da Brindisi con il brano Goccia; Roberta De Gaetano da Messina con Va tutto benissimo; Chiara Ragnini da Genova con Un angolo buio; Elisa Raho da Roma con Bello.
Nelle serate conclusive dell’evento (venerdì 26 e sabato 27 ottobre) un grande numero di ospiti ha calcato il palco del Cimarosa: da Giuseppe Anastasi a Giovanni Block, da Tony Bungaro al quartetto femminile napoletano delle SesèMamà. Fino alla chiusura con l’Orchestra di Piazza Vittorio che con Petra Magoni ha offerto uno stralcio del Don Giovanni in scena al Teatro Bellini di Napoli proprio in questi giorni. Ha conquistato il pubblico anche la greca Marina Mulopulos, che ha ricevuto il Premio d’Aponte International (assegnato in collaborazione con il Premio Andrea Parodi di Cagliari).
Sabato, nella serata finale, Simona Molinari in veste di madrina di questa edizione è salita sul palco per interpretare alcune sue canzoni e Il Bagarozzo Re, un brano di Bianca d’Aponte, la cantautrice prematuramente scomparsa a 23 anni a cui il festival è dedicato.
Prima di lei si sono esibiti anche Carlo Marrale, Bruno Marro, Mariella Nava, Sasà Calabrese, Joe Barbieri e l’inedito duo formato da Rossana Casale e Kaballà e ancora Elena Ledda, che ha proposto una splendida versione in sardo di Ninna nanna in re di Bianca d’Aponte.
Si è così inaugurata la direzione artistica di Ferruccio Spinetti, che ha raccolto quest’anno l’eredità di Fausto Mesolella, storico direttore artistico della manifestazione scomparso prematuramente nel 2017.
Per quanto riguarda invece i premi esterni alla giuria, essi sono stati conferiti a: Chiara Raggi da Rimini con Lacrimometro (premio “Etichetta Suoni dall’Italia” di Mariella Nava, accompagnato da una proposta di contratto discografico), Kim da Padova con Un Cane e Una Moglie (premio “Soundside Basement Records”, insieme alla realizzazione di un video in studio). A Meezy invece il “Premio ‘Na Stella” del Virus Studio, che le permetterà di realizzare un brano con la produzione artistica di Ferruccio Spinetti tramite una due giorni in studio.
Come premio per la vincitrice assoluta ci saranno anche: un tour di otto concerti grazie ad un bando di Nuvolmaie e una borsa di studio di 1000€ comprensiva di iscrizione e consulenza dalla cooperativa DOC Servizi. La vincitrice del premio “Fausto Mesolella” invece avrà diritto ad una borsa di studio di 800€.
Il contest Bianca d’Aponte 2018, giunto all’edizione numero 14, ha decretato la sua vincitrice: il premio infatti, dedicato alle cantautrici, è stato assegnato a Francesca Incudine da Enna, con il brano Quantu Stiddi. Durante la serata finale, che si è tenuta presso il Teatro Cimarosa di Aversa (CE) sabato 27 ottobre, sono stati conferiti numerosi altri premi: primo fra tutti quello della critica “Fausto Mesolella”, vinto a pari merito dalla stessa Incudine e da Irene (cantautrice napoletana all’anagrafe Irene Scarpato), con la canzone Call Center. I premi per miglior musica, miglior testo e miglior interpretazione sono andati rispettivamente a Irene sempre con Call Center, a Giulia Pratelli da Pisa con Non ti Preoccupare e alla foggiana Meezy con Temporale.
Erano in gara anche: Argento da Brindisi con il brano Goccia; Roberta De Gaetano da Messina con Va tutto benissimo; Chiara Ragnini da Genova con Un angolo buio; Elisa Raho da Roma con Bello.
Nelle serate conclusive dell’evento (venerdì 26 e sabato 27 ottobre) un grande numero di ospiti ha calcato il palco del Cimarosa: da Giuseppe Anastasi a Giovanni Block, da Tony Bungaro al quartetto femminile napoletano delle SesèMamà. Fino alla chiusura con l’Orchestra di Piazza Vittorio che con Petra Magoni ha offerto uno stralcio del Don Giovanni in scena al Teatro Bellini di Napoli proprio in questi giorni. Ha conquistato il pubblico anche la greca Marina Mulopulos, che ha ricevuto il Premio d’Aponte International (assegnato in collaborazione con il Premio Andrea Parodi di Cagliari).
Sabato, nella serata finale, Simona Molinari in veste di madrina di questa edizione è salita sul palco per interpretare alcune sue canzoni e Il Bagarozzo Re, un brano di Bianca d’Aponte, la cantautrice prematuramente scomparsa a 23 anni a cui il festival è dedicato.
Prima di lei si sono esibiti anche Carlo Marrale, Bruno Marro, Mariella Nava, Sasà Calabrese, Joe Barbieri e l’inedito duo formato da Rossana Casale e Kaballà e ancora Elena Ledda, che ha proposto una splendida versione in sardo di Ninna nanna in re di Bianca d’Aponte.
Si è così inaugurata la direzione artistica di Ferruccio Spinetti, che ha raccolto quest’anno l’eredità di Fausto Mesolella, storico direttore artistico della manifestazione scomparso prematuramente nel 2017.
Per quanto riguarda invece i premi esterni alla giuria, essi sono stati conferiti a: Chiara Raggi da Rimini con Lacrimometro (premio “Etichetta Suoni dall’Italia” di Mariella Nava, accompagnato da una proposta di contratto discografico), Kim da Padova con Un Cane e Una Moglie (premio “Soundside Basement Records”, insieme alla realizzazione di un video in studio). A Meezy invece il “Premio ‘Na Stella” del Virus Studio, che le permetterà di realizzare un brano con la produzione artistica di Ferruccio Spinetti tramite una due giorni in studio.
Come premio per la vincitrice assoluta ci saranno anche: un tour di otto concerti grazie ad un bando di Nuvolmaie e una borsa di studio di 1000€ comprensiva di iscrizione e consulenza dalla cooperativa DOC Servizi. La vincitrice del premio “Fausto Mesolella” invece avrà diritto ad una borsa di studio di 800€.