12/04/2024

Francesco De Gregori e Checco Zalone presentano “Pastiche”

Una “strana coppia” solo sulla carta, quando l’intento è quello di condividere la passione per la musica (propria e degli altri)

 

Pastiche nel senso di una “contaminazione fra generi e stili” spiega Francesco De Gregori all’inizio della conferenza stampa del primo pomeriggio di ieri, giovedì 11 aprile, alla Santeria Toscana 31 di Milano, in cui insieme a Checco Zalone ha presentato il suo nuovo album. La “strana coppia” sulla carta, che ascoltando l’album non appare affatto “strana”, si è voluta divertire con questo nuovo lavoro composto da 15 tracce, tra alcuni grandi successi dello stesso De Gregori, due brani di Checco Zalone e gli omaggi a Paolo Conte, Pino Daniele, Antonello Venditti e Nino Manfredi. “Pastiche è una parola antica e questo disco – afferma ancora il Principe nella prima parte dell’incontro, – è pieno di cose antiche, vintage, e poi incarna bene il nostro lavoro, perché quest’album contiene varie intuizioni. È un grande mashup di tanta musica diversa”.

Prima di rispondere alle domande dei numerosi giornalisti presenti, i due hanno proposto in sequenza alcuni brani dell’album, da Buonanotte fiorellino, passando per Pezzi di vetro, Pittori della domenica e Alejandro (uno dei due brani di Checco Zalone in cui lo ascoltiamo anche alla voce); il miniset si è concluso con Rimmel e con l’inedito Giusto o sbagliato. La canzone è firmata da entrambi i protagonisti del lavoro e il bilancio esistenziale tracciato da Francesco De Gregori sembra richiamare in qualche modo My Way di Frank Sinatra, canzone che il Principe aveva anche provato a tradurre in italiano senza però ottenere un risultato soddisfacente: “A un certo punto ho attinto un po’ da questa traduzione che stavo facendo – racconta De Gregori – e poi ho scritto un’altra canzone dove però c’è questo intento comune a tutt’e due i brani di fare un bilancio o di non volerlo fare. Io sono anche arrivato a un’età (73 anni lo scorso 4 aprile, ndr) in cui mi sembra anche abbastanza naturale che un bilancio venga fatto”.

 

 

Giusto o sbagliato è contenuta in Pastiche sia nella versione con la band che in quella con l’Orchestra Italiana del Cinema diretta dal Maestro Roberto Molinelli. Il già citato Pittori della domenica di Paolo Conte è un altro brano presente nell’album in due versioni, una con la band e una piano e voce. “Non c’è mai un motivo per cui una canzone ti cattura più di un’altra – sostiene De Gregori. – Forse anche il fatto che sia un po’ nascosta nel repertorio di Paolo Conte mi ha affascinato, però io gliel’ho vista incidere in qualche modo perché lui stava negli studi della RCA di Roma e quindi questa cosa mi ha colpito profondamente”. In merito a Pittori della domenica il cantautore ha anche affermato quanto siano importanti i riconoscimenti che ha ottenuto lui in carriera, rispetto a chi magari ha un talento, è bravo ad esprimersi in una qualsiasi forma d’arte, ma per sfortuna o per altri motivi non è riuscito a raccogliere quanto avrebbe meritato.

La copertina di Pastiche è un dichiarato omaggio a un vecchio disco di Renato Carosone, Carosello Carosone N.2: “Il disco originale è un disco molto bello – afferma De Gregori – e Carosone comunque è un po’ nello spirito di questo disco pianistico. Ed è un disco anche ilare come lo era Carosone, nonostante il suo grande rigore di musicista. Quindi, insomma, questa copertina è come se fosse la canzone in più di questo disco, è un interprete, è un elemento del progetto”.

Come rivelato da Checco Zalone, è stato De Gregori che per primo lo ha voluto incontrare alcuni anni fa. Dall’amicizia che li lega si sono poi incontrati più volte a casa del Principe e hanno iniziato a suonare e cantare insieme per gioco, finché non hanno deciso di pubblicare questo disco.

Non ci sarà un vero e proprio tour dell’album, solo due date, il 5 e il 9 giugno alle Terme di Caracalla di Roma. Saranno queste forse le occasioni per vederli anche improvvisare, come hanno fatto nell’incontro di ieri accennando Generale di De Gregori e I uomini sessuali di Zalone, oltre che per ascoltare dal vivo i brani di Pastiche. Poi ci sarà un tour estivo del cantautore, sempre con la band, ma senza il comico. Che però qui comico non è, a parte ovviamente alcune battute che non sono mancate nel corso della conferenza stampa. Ha dichiarato De Gregori a proposito di Zalone: “È un suonatore istintivo e affettuoso. Cura la musica come una creatura che ama”… e lo si capisce anche ascoltando l’album.

De Gregori - Zalone

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