12/07/2013

I “soliti” Pearl Jam?

“Mind Your Manners” e il nuovo album del gruppo prodotto da Brendan O’Brien

La notizia buona è che non somiglia alle canzoni più leggere di Backspacer. La notizia cattiva è che richiama molte altre cose che hanno pubblicato in passato. La notizia neutra è che i Pearl Jam hanno buttato fuori un inedito intitolato Mind Your Manners e che il 15 ottobre seguirà il nuovo album Lightning Bolt.

Mind Your Manners sono i Pearl Jam venti e passa anni dopo il debutto: sono essi stessi un archetipo che difficilmente riescono o che vogliono tradire. Tant’è che anche questa volta hanno scelto di farsi produrre da Brendan O’Brien. Ce l’ha insegnato la storia del rock che arriva un’età, per molti gruppi rock, in cui non si riesce più a progredire, a dire cose diverse e importanti. Quell’età i Pearl Jam l’hanno superata da un pezzo. E va bene così: si va a un concerto di Neil Young anche se fa un disco significativo ogni dieci anni (se va bene).

Quando criticai Backspacer per essere troppo leggero e risaputo trovai una testa di cavallo nel letto. Forse la tifoseria non aveva apprezzato i riferimenti fine anni ’70 che avevo colto. Poi è arrivato il libro ufficiale Pearl Jam Twenty dove queste influenze erano messe nero su bianco, dai Police ai Knack. Risentito a distanza di quattro anni, Backspacer mi fa lo stesso effetto: c’è troppa routine, troppa ricreazione. E i Pearl Jam rendono meglio quando sono intensi e viscerali, e non importa se si tratta di un pezzo veloce o di una ballata.

Ora c’è Mind Your Manners e mi sembra un modo per dire al mondo: «Non ci siamo rammolliti». Introduzione di marca metal, impatto punkeggiante, un ponte già sentito, una grafica che mi ha fatto venire in mente la famigerata copertina di Der Spiegel: non so se il singolo annunci un disco diverso da Backspacer. Stone Gossard e Mike McCready hanno detto che nell’album ci saranno del punk-rock, delle ballate e delle cose sperimentali, che è una definizione talmente vaga da calzare a tutti gli ultimi dischi della band. Ma se non altro, con quell’energia famigliare Mind Your Manners ci dice di una band che ha ancora voglia di combattere. C’è da scommettere che il migliore campo di battaglia sarà ancora una volta il palco.

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