30/11/2019

Il folk di Basile, tra comete e le storie degli ultimi

Il cantautore catanese racconta il nuovo album che sta portando in tour
Un nuovo album, un nuovo tour ma con lo spirito di sempre. Cesare Basile sta presentando in giro per l’Italia il suo nuovo lavoro, Cummedia, uscito lo scorso ottobre. Un album fatto di storie umane che si intrecciano con il passaggio della cometa, “cummedia” in siciliano. Un simbolo di cambiamento, di stravolgimento. “La cometa ha assunto connotazioni positive e negative nel corso dei secoli” ha spiegato Basile. “Nella tradizione popolare ha annunciato sciagure, disgrazie, guerre ma nella in quella cristiana ha accompagnato i Re Magi verso il neonato Gesù. La cometa è simbolo di cambiamento e sono gli uomini a determinare le conseguenze di questo passaggio“.
 
Nel disco di Basile convivono diversi generi, dal folk al blues, dalle musiche della sua Sicilia a quelle del nord Africa. Una commistione di suoni legati da un filo rosso. “Il folk è la musica che lega tanti posti nel mondo, dal Mississippi al Sahara ed è la colonna sonora di coloro che non hanno storia. O meglio, di quelli che la storia ufficiale non racconta“. Cesare Basile è un cantautore, ma non un cantastorie: “Non ho la funzione sociale che avevano questi cantori. L’artista contemporaneo non è più investito di questo ruolo. Da piccolo ricordo Ciccio Busacca, un vero cantastorie. Dal tettuccio della sua auto raccontava le fatiche degli artigiani, dei contadini. Era una sorta di telegiornale“.
 
Cesare Basile è in tour con i Caminanti che lo accompagnano in studio e dal vivo. “Sono più di un gruppo – racconta – E’ un’esperienza che va avanti da anni. Tanti musicisti e amici hanno farte parte almeno per un po’ dei Caminanti. Una realtà che ne contiene tante altre. Storie, avventure, esperienze diverse. E’ un viaggio fantastico che adesso sto facendo con questi musicisti bravissimi come Massimo Ferrarotto alle percussioni, Vera Di Lecce e Alice Ferrara alle voci, synth e percussioni e Sara Ardizzoni alle chitarre“.
 
Oltre ai sopracitati Caminanti, Cummedia ha visto la partecipazione di tanti altri musicisti come Hugo Race, Alfio Antico (“uno degli ultimi veri ‘pastori'”), Luca Recchia e Gino Robair. Cesare Basile cura da solo i suoi spettacoli, senza agenzie di booking e senza la tutela Siae ai suoi brani. “Ho detto di no alla Siae alcuni anni, rifiutando un Premio Tenco, in aperta polemica con Gino Paoli (all’epoca presidente della Società nda). Quest’ultimo definì ladri ed evasori gli occupanti dei teatri e all’epoca ero nel consiglio del Teatro di Catania. Fu un’offesa grave e per questo me ne sono tirato fuori, rifiutando il Tenco per il miglior disco dialettale dato che la Siae era il maggior sponsor del premio. Bisogna che gli artisti ridiscutano seriamente e pacificamente il problema del diritto d’autore“.
 
Ritornando al disco, Basile lo porterà in tour con i Caminanti almeno fino alla primavera. “Poi vorrei fare dei live molto asciutti, solo con la mia voce e la chitarra, girando l’Italia e raccontando storie“.
 

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