A cavallo tra rock e poesia, tra cinema e psichedelia, il mito di Jim Morrison ha davvero attraversato le “porte della percezione”.
Sabato 16 aprile allo Spazio Musica di Pavia Ezio Guaitamacchi ripercorre l’epopea dei Doors trasportando il pubblico nella California degli anni ’60 con aneddoti curiosi, canzoni leggendarie, visioni suggestive. Sul palco, con Ezio e le sue chitarre, le voci di Brunella Boschetti e Laura Fedele, i dipinti di Carlo Montana e le proiezioni di immagini storiche curate da Filippo Guaitamacchi.
“Se le porte della percezione fossero ripulite, l’uomo potrebbe vedere le cose come sono veramente … cioè, infinite”.
Sabato 16 aprile allo Spazio Musica di Pavia Ezio Guaitamacchi ripercorre l’epopea dei Doors trasportando il pubblico nella California degli anni ’60 con aneddoti curiosi, canzoni leggendarie, visioni suggestive. Sul palco, con Ezio e le sue chitarre, le voci di Brunella Boschetti e Laura Fedele, i dipinti di Carlo Montana e le proiezioni di immagini storiche curate da Filippo Guaitamacchi.
“Se le porte della percezione fossero ripulite, l’uomo potrebbe vedere le cose come sono veramente … cioè, infinite”.