Il ricordo, gli oggetti magici, la trasfigurazione dell’infanzia e della memoria, le consonanze tra musica e sogno. Il complesso e stratificato mondo musicale, dall’enigmatico mood, attraversato da incessanti riferimenti letterari di Max Fuschetto, ricco di simbolismi e di richiami, diventa immagine in movimento, un nuovo rilancio di suggestione attraverso il nuovissimo videoclip di Les Roses d’Arbèn, ideato e diretto dalla scrittrice e regista Monica Mazzitelli. È il primo video tratto dal nuovo album Sùn Ná (Hanagoori Music/Audioglobe), che sta ottenendo lusinghieri responsi da parte di pubblico e critica. Les Roses d’Arbèn è il brano di chiusura e si presenta come uno degli episodi più rappresentativi del disco, complice la presenza di due splendide voci, quella di Antonella Pelilli – che incarna la cultura arberesh che Fuschetto ha inglobato nei suoi linguaggi – e di Andrea Chimenti, che compare come special guest anche nel video.
Un’occasione importante per vedere l’universo concettuale di Fuschetto, perfettamente sintetizzato dalla regia della Mazzitelli, che racconta: “La mia collaborazione artistica con Max è cominciata qualche anno fa, da quando ascoltai il suo Popular Games con enorme fascinazione. La qualità del suo nuovo lavoro è altissima: elegante, raffinato, eppure semplice come quel senso di candore fanciullesco che porta dentro di sé, quello stupore infantile verso la magia degli oggetti, che li rende tutti fatati, animistici. Quando abbiamo parlato di girare questo video, che ho scelto di regalare a Max per completare in qualche modo il percorso intorno al disco, è stata subito chiara l’esigenza di far emergere proprio questo mondo, quel suo incanto di ricordo attraverso gli oggetti della sua infanzia, volendo rappresentare proprio precisamente quelli: dalla sua casa di San Marco dei Cavoti ha prelevato una serie di oggetti, e il mio compito è stato quello di rappresentarli nel modo più fantasioso e scultoreo possibile, alternandoli alle immagini del gigante della musica autoriale italiana, Andrea Chimenti, e della musa ispiratrice del mondo arberesh di Fuschetto, Antonella Pelilli”.
Compositore, oboista, autore sempre attento all’incrocio dei linguaggi, Max Fuschetto ha raccolto gli ottimi risultati di Popular Games (2010) e ha lavorato sperimentando nuovi equilibri e inedite combinazioni sonore: in Sùn Ná la messe strumentale e vocale sospende e sfuma il confine tra gli strumenti tradizionali e il corpo elettronico e, come di consueto nella scrittura di Fuschetto, spicca il crossover linguistico. Sùn Ná è un elogio della diversità e delle connessioni: si canta in francese, in inglese, in lontane lingue africane, in arbereshe, tra musica colta, etnica, popular, improvvisazione e molto altro. I temi chiave sono il sogno, il ritorno nei luoghi mitici dell’infanzia, l’amore, il mare inteso come condominio di casbe dove si inseguono le voci della diversità. Nel videoclip di Les Roses d’Arbèn compare anche uno dei musicisti chiave per l’attività di Fuschetto: Pasquale Capobianco, chitarrista noto per la collaborazione tra gli altri con Osanna e Ansiria, proveniente dal mondo del rock ma perfetto nella combinazione di suoni e atmosfere voluta dall’autore.
Fuschetto sta portando Sùn Ná in tour promozionale. Le prossime date per vederlo dal vivo sono: 15 Maggio (Napoli), 20 Maggio (Giulianova), 29 maggio (Fano), 30 Agosto (Ieranto), 3 settembre (Salerno).
Un’occasione importante per vedere l’universo concettuale di Fuschetto, perfettamente sintetizzato dalla regia della Mazzitelli, che racconta: “La mia collaborazione artistica con Max è cominciata qualche anno fa, da quando ascoltai il suo Popular Games con enorme fascinazione. La qualità del suo nuovo lavoro è altissima: elegante, raffinato, eppure semplice come quel senso di candore fanciullesco che porta dentro di sé, quello stupore infantile verso la magia degli oggetti, che li rende tutti fatati, animistici. Quando abbiamo parlato di girare questo video, che ho scelto di regalare a Max per completare in qualche modo il percorso intorno al disco, è stata subito chiara l’esigenza di far emergere proprio questo mondo, quel suo incanto di ricordo attraverso gli oggetti della sua infanzia, volendo rappresentare proprio precisamente quelli: dalla sua casa di San Marco dei Cavoti ha prelevato una serie di oggetti, e il mio compito è stato quello di rappresentarli nel modo più fantasioso e scultoreo possibile, alternandoli alle immagini del gigante della musica autoriale italiana, Andrea Chimenti, e della musa ispiratrice del mondo arberesh di Fuschetto, Antonella Pelilli”.
Compositore, oboista, autore sempre attento all’incrocio dei linguaggi, Max Fuschetto ha raccolto gli ottimi risultati di Popular Games (2010) e ha lavorato sperimentando nuovi equilibri e inedite combinazioni sonore: in Sùn Ná la messe strumentale e vocale sospende e sfuma il confine tra gli strumenti tradizionali e il corpo elettronico e, come di consueto nella scrittura di Fuschetto, spicca il crossover linguistico. Sùn Ná è un elogio della diversità e delle connessioni: si canta in francese, in inglese, in lontane lingue africane, in arbereshe, tra musica colta, etnica, popular, improvvisazione e molto altro. I temi chiave sono il sogno, il ritorno nei luoghi mitici dell’infanzia, l’amore, il mare inteso come condominio di casbe dove si inseguono le voci della diversità. Nel videoclip di Les Roses d’Arbèn compare anche uno dei musicisti chiave per l’attività di Fuschetto: Pasquale Capobianco, chitarrista noto per la collaborazione tra gli altri con Osanna e Ansiria, proveniente dal mondo del rock ma perfetto nella combinazione di suoni e atmosfere voluta dall’autore.
Fuschetto sta portando Sùn Ná in tour promozionale. Le prossime date per vederlo dal vivo sono: 15 Maggio (Napoli), 20 Maggio (Giulianova), 29 maggio (Fano), 30 Agosto (Ieranto), 3 settembre (Salerno).