17/02/2021

“Move On Up!” – Mostra virtuale per celebrare il Black History Month

“Move On Up!” è la nuova mostra virtuale di Wall Of Sound Gallery che presenta un’ampia e varia selezione di 80 foto storiche, molte delle quali esposte qui per la prima volta, per onorare il Black History Month
Febbraio è tradizionalmente Black History Month, l’annuale celebrazione delle vite, delle opere e delle influenze dei Black Americans sulla storia e la cultura statunitensi, in particolar modo sul mondo della musica. Per questo motivo Wall Of Sound Gallery propone Move On Up!, una nuova mostra virtuale che presenta un’ampia e varia selezione di 80 foto storiche, molte delle quali esposte qui per la prima volta, per onorare questo mese così speciale.
 
Move On Up! copre oltre 60 anni di Black Music e include alcuni dei giganti del Blues, Folk, Jazz, Soul, Funk, Rock, Pop e Rap, ritratti (a volte fotografati in epoche diverse) da un gruppo davvero unico di autori di varie generazioni.
 
Art Kane ha realizzato la foto più iconica della storia del Jazz, Harlem 1958, chiamando a raccolta 57 leggende del Jazz davanti al portone di un “brownstone” a Harlem. Questa immagine fu pubblicata in origine su un numero speciale, dedicato al Jazz, della rivista Esquire. Sessant’anni dopo, Wall Of Sound Editions le ha dedicato un libro, Art Kane. Harlem 1958, presentando per la prima volta tutti i fotogrammi di quella storica photo session, accompagnati dalle prefazioni di Quincy Jones, Benny Golson e Jonathan Kane. Move On Up! presenta anche gli altri ritratti Jazz di Kane che furono pubblicati sullo stesso numero di Esquire: Louis Armstrong, Lester Young, Duke Ellington, la tomba di Charlie Parker ed anche meravigliosi ritratti di Aretha Franklin all’apice del suo successo nel 1967.
 
Joe Alper è stato molto attivo dalla metà degli anni Cinquanta fino alla sua prematura scomparsa nel 1968. Nel 2014 è stato riscoperto il suo archivio ed è stato esposto attraverso la mostra Dylan before Dylan includendovi molte delle sue immagini di Jazz, Folk e Blues, molte delle quali apparse su storiche copertine di dischi. Per questa mostra sono state scelte sue foto di John Coltrane, Miles Davis, Quincy Jones con Dizzy Gillespie, Duke Ellington con Ella Fitzgerald, Thelonious Monk, Louis Armstrong, Odetta, Howlin’ Wolf, Son House, Mississippi John Hurt con Elizabeth Cotten, Charles Mingus, Muddy Waters, Aretha Franklin, Nina Simone, Sonny Rollins e Roland Kirk. Anche nel suo caso molte immagini vengono esposte qui per la prima volta.
 
Alcuni pionieri del Blues come Sleepy John Estes, Furry Lewis e John Lee Hooker sono stati ritratti in una dimensione senza tempo da Norman Seeff nei primi anni Settanta. Di Norman sono stati selezionati per questa mostra alcuni dei suoi più iconici ritratti di studio: Ray Charles, Curtis Mayfield, Sly Stone, i Jacksons, Tina Turner, Whitney Houston e Will.i.am.
 
Jim Marshall è celebre per le sue foto rock della scena psichedelica di San Francisco e dei celebri festival degli anni Sessanta, ma anche le sue immagini di Jazz sono entrate nell’immaginario collettivo. Arduo non selezionare le sue bellissime immagini di Miles Davis, Thelonious Monk, John Coltrane, Muddy Waters, Otis Redding, Aretha Franklin con Ray Charles, e, naturalmente, Jimi Hendrix. A proposito di quest’ultimo, è stato inserito nella mostra anche l’iconico ritratto di studio che Gered Mankowitz gli fece nel 1967 a Londra, ben prima della sua incendiaria performance al Monterey Pop Festival.
 
Negli anni Cinquanta e Sessanta Gianni Greguoli fotografava ed elaborava graficamente copertine di dischi per i maggiori artisti italiani e per molte case discografiche. Storica la sua copertina della Medea di Maria Callas, da lui fotografata alla Scala di Milano nel 1957. Nel 1959 Gianni fu tra i pochi a fotografare Billie Holiday in occasione del suo unico concerto italiano, a Milano. In quel periodo riuscì a fotografare anche Miles Davis con Lester Young, Ella Fitzgerald e altri ancora. Le sue fotografie vengono presentate qui per la prima volta.
 
Negli anni Guido Harari ha fotografato molte leggende della Black Music, tra cui B.B. King, John Lee Hooker, Buddy Guy, Bo Diddley, Chuck Berry, Jimmy Scott, James Brown, Prince, Miles Davis, Tracy Chapman, Michael Jackson, Wayne Shorter and Herbie Hancock, Aaron Neville, Mavis Staples, George Benson, Hannibal Peterson, Stevie Wonder, Vernon Reid dei Living Colour.
 
Luciano Viti ha lavorato per molti anni come fotografo ufficiale della Casa del Jazz a Roma. Sua una serie di grandi ritratti di Miles Davis, B.B. King, George Benson, Little Richard, Muddy Waters e Grace Jones.
 
Ultimo ma non per importanza, Kevin Westenberg è l’autore più giovane in mostra. Si è affermato negli anni Ottanta con uno stile sofisticato e riconoscibilissimo che lo distingue dall’approccio meno studiato di altri suoi colleghi, come si può vedere nei suoi ritratti di B.B. King, Erykah Badu, Luther Vandross e Mary J. Blige.
 

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