Nada Malanima riparte dall’Inghilterra, esattamente da Bristol. La cantante toscana, infatti, ha registrato nella cittadina britannica il suo nuovo disco E’ un momento difficile, tesoro insieme a un produttore di tutto rispetto come John Parish (PJ Harvey, Tracy Chapman, Afterhours). E’ stata una vera e propria rimpatriata tra la cantante livornese e Parish dato che insieme diedero vita a Tutto l’amore che mi manca, disco del 2004 da cui era tratto Senza un perché, pezzo rigenerato dal regista Paolo Sorrentino che lo ha inserito nella colonna sonora della fortunata serie The Young Pope. E così nella città progenitrice del trip hop, tra birre e chiacchierate, l’interprete di Ma che freddo fa ha registrato il disco con uno stuolo di eccellenti musicisti inglesi e americani. Tra questi spiccano Howe Gelb dei Giant Sand e Pete Judge dei Portishead.
Il risultato è un lavoro omogeneo, asciutto e scarno. Essenzialità al servizio della voce di Nada, arrabbiata e punk in alcuni momenti, sofferta e mistica in altri. Il primo singolo Dove sono i tuoi occhi è un grido di aiuto in cui la cantante cerca insistentemente “gli occhi, le risate, le parole dolci” del partner. Una richiesta di amore che cresce di minuto e minuto in un urlo straziante. La titletrack è una riflessione sulla vita attuale. Un pensiero lucido ma ironico allo stesso tempo, il pensiero di una donna che ne ha viste tante e che con amarezza ripete che “è un momento difficile, tesoro”. Forse Due Giorni al mare possono bastare per staccare da tutto, per riconciliarsi con se stessi, “per ritrovare la ricognizione”. In silenzio. La preghiera di O Madre è forse il momento più toccante di tutto il disco. Una ricongiunzione con l’affetto familiare più carnale, viscerale. Un rifugio nel quale trovare conforto dopo gli eccessi e le sbandate del passato. Ritornare al principio delle cose, nel grembo materno dove “c’è un respiro, qualcosa che dà una ragione a questo andare senza posa”.
Nada ha dichiarato che questo è stato uno dei pochi dischi della sua carriera che l’ha soddisfatta fino in fondo. E così, a testa alta e senza curarsi di mode e gusti del grande pubblico, la cantante toscana continua a procedere per la sua strada, fuori dal coro. Un modo di essere esplicato perfettamente nell’ultimo brano del disco. Un angelo caduto dal cielo, che cita la sua inflazionata hit Amore disperato, si chiude così: “E arranco, arranco, sono fuori dal branco, ma arrivo con il mio passo lento. Disegno perfetto. Se lo sai capire mi ci trovo, come un angelo in volo”. Nada ha voluto dedicare questo disco all’amico e collega Fausto Mesolella, chitarrista degli Avion Travel scomparso due anni fa.
Il risultato è un lavoro omogeneo, asciutto e scarno. Essenzialità al servizio della voce di Nada, arrabbiata e punk in alcuni momenti, sofferta e mistica in altri. Il primo singolo Dove sono i tuoi occhi è un grido di aiuto in cui la cantante cerca insistentemente “gli occhi, le risate, le parole dolci” del partner. Una richiesta di amore che cresce di minuto e minuto in un urlo straziante. La titletrack è una riflessione sulla vita attuale. Un pensiero lucido ma ironico allo stesso tempo, il pensiero di una donna che ne ha viste tante e che con amarezza ripete che “è un momento difficile, tesoro”. Forse Due Giorni al mare possono bastare per staccare da tutto, per riconciliarsi con se stessi, “per ritrovare la ricognizione”. In silenzio. La preghiera di O Madre è forse il momento più toccante di tutto il disco. Una ricongiunzione con l’affetto familiare più carnale, viscerale. Un rifugio nel quale trovare conforto dopo gli eccessi e le sbandate del passato. Ritornare al principio delle cose, nel grembo materno dove “c’è un respiro, qualcosa che dà una ragione a questo andare senza posa”.
Nada ha dichiarato che questo è stato uno dei pochi dischi della sua carriera che l’ha soddisfatta fino in fondo. E così, a testa alta e senza curarsi di mode e gusti del grande pubblico, la cantante toscana continua a procedere per la sua strada, fuori dal coro. Un modo di essere esplicato perfettamente nell’ultimo brano del disco. Un angelo caduto dal cielo, che cita la sua inflazionata hit Amore disperato, si chiude così: “E arranco, arranco, sono fuori dal branco, ma arrivo con il mio passo lento. Disegno perfetto. Se lo sai capire mi ci trovo, come un angelo in volo”. Nada ha voluto dedicare questo disco all’amico e collega Fausto Mesolella, chitarrista degli Avion Travel scomparso due anni fa.