01/05/2025
“One to One – John & Yoko”, la recensione
Visto in anteprima il documentario che sarà nelle sale italiane dal 15 al 21 maggio
Visto oggi, in un cinema della sua Liverpool, One to One – John & Yoko, bellissimo documentario che sarà presto anche nelle sale italiane. Fantastici spezzoni del concerto di Lennon (unico nel post-Beatles) al Madison Square Garden di New York dell’agosto 1972 per raccogliere fondi a favore dell’istituto Willowbrook di Staten Island per ragazzi disabili, si alternano a interviste, dichiarazioni, scene di vita pubblica e privata dei coniugi Lennon che avevano lasciato Londra un anno prima per stabilirsi in un piccolo appartamento a Bank Street nel Greenwich Village.
Un montaggio fantastico, curato dal regista Kevin Macdonald e dal suo coéquipier, Sam Rice-Edwards, alterna ai live del Garden e alle dichiarazioni di John & Yoko, immagini dell’America di quegli anni, dando al tutto ritmo e immagine modernissimi. Anche se il più moderno, attuale e rivoluzionario (in tutti i sensi) risulta proprio John. Le sue idee, le sue prese di posizione, la sua nuova prospettiva di vita artistica e politica sorprendono per la loro forza e la (ahinoi) incredibile attualità… sembra davvero che il mondo non abbia capito un cazzo di tutto ciò che lui e Yoko (già, proprio lei… che nel docufilm afferma “I’ve been called a bitch, than I became a witch”) hanno cercato di fare e dimostrare con successo. Dalle frequentazioni poetico/politiche con Allen Ginsberg, Jerry Rubin e gli altri “radicals” del tempo, alle manifestazioni, come il rally per John Sinclair, alle diverse interviste in cui spiegavano il loro pensiero pacifista e umanitario, i Lennon potrebbero benissimo ancora essere eroi di questi nostri tempi bui. E finalmente anche la figura di Yoko Ono (unica donna del mondo rock a mettersi in gioco in quei “favolosi anni ’70”) ne esce rivalutata. Persino sul palco… quando si esibisce in una delle sue stravaganti improvvisazioni vocali, ai tempo e forse anche adesso estremamente criticate. La parte musicale (che rappresenta più o meno il 40/50% del totale) è potentissima. Video e soprattutto audio restaurati sono efficacissimi e Lennon si dimostra un performer straordinario (ascoltare per credere una versione super intensa di Mother o una fantastica rilettura di Hound Dog). Pensare alla sua tragica e prematura scomparsa aumenta il rimpianto al pensiero di quanto ancora avrebbe potuto fare e offrire a tutti noi…
Ne parleremo con maggior dovizia di particolari martedì 13 maggio, in diretta dalle 21:30, nella nostra consueta Music Room di Jam TV. Un documentario da mostrare ai ventenni di oggi ma anche ai musicisti contemporanei…
