21/12/2022

Camilla Sernagiotto, “La maledizione del Dakota”

Il Dakota Building, dai tragici fatti di cronaca – come l’omicidio di John Lennon – ad altri misteri. All’interno dell’antico e lussuoso palazzo di New York peraltro non è nemmeno semplice diventare o, per meglio dire, “essere accettati” come inquilini

La maledizione del Dakota. Rosemary’s Baby, Cielo Drive, John Lennon e altri fatti oscuri è il nuovo libro di Camilla Sernagiotto (qui la nostra recensione). La giornalista di Sky TG24, Corriere Della Sera e numerose altre testate, in un volume edito da Arcana, esplora i legami che ci sono tra alcuni punti fermi della cultura pop e il Dakota Bulding. Davanti all’antico e lussuoso palazzo di New York, come noto, perse tragicamente la vita John Lennon, assassinato l’8 dicembre 1980 da Mark David Chapman, ma altri sono gli eventi in cui il Dakota è o torna protagonista, come ci ha spiegato proprio Camilla Sernagiotto, che già qualche anno fa si era per così dire già occupata dell’edificio.

Secondo alcuni il Dakota affascina tanti musicisti, attori o altri artisti perché fu scelto dal famoso esoterista Aleister Crowley per le sue pratiche dell’occulto. Crowley era presente sulla copertina del Sgt. Pepper’s dei Beatles ed era poi molto apprezzato da grandi esponenti del rock, uno su tutti Jimmy Page, chitarrista dei Led Zeppelin e grande collezionista di cimeli e altro che è legato all’esoterista. Non è semplice comunque diventare un inquilino del Dakota e non si tratta solo di una questione economica.

E se già da una parte sembra che tra i tanti siano stati rifiutati come inquilini del Dakota Building Madonna, Cher, ma anche in maniera più che documentata Antonio Banderas e Melanie Griffith, sicuramente dall’altra è ancor più difficile entrare all’interno del palazzo…

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