21/02/2021

Ora al Seeyousound 2021 “Crock Of Gold – A Few Rounds With Shane MacGowan”

La vita piena di eccessi del frontman dei Pogues, raccontata nel documentario diretto da Julien Temple
(Shane MacGowan, Victoria Mary Clarke e Johnny Depp. Foto di Greg Williams)Una vita alla continua ricerca della Crock Of Gold (in italiano tradotto come La pentola dell’oro), dal nome del romanzo di James Stephens che leggeva da bambino. La metafora è oggetto anche di alcuni discorsi affrontati dallo stesso Shane MacGowan in Crock Of Gold – A Few Rounds With Shane MacGowan, documentario diretto da Julien Temple (La grande truffa del rock ‘n’ roll, Absolute Beginners, Il futuro non è scritto – Joe Strummer), co-prodotto da Johnny Depp e che pone al centro dell’attenzione proprio il frontman anglo-irlandese della band folk punk dei Pogues.
Crock Of Gold – A Few Rounds With Shane MacGowan è disponibile in anteprima fino al 26 febbraio al Seeyousound Festival, la rassegna del cinema internazionale che ha per protagonista la musica, giunta alla settima edizione. Il Festival quest’anno propone 81 film tra lunghi documentari, film brevi e videoclip di cui 6 anteprime assolute e 15 italiane, 1 concorso dedicato alle sonorizzazioni, 1 focus trasversale, 1 panel, 7 talk e 7 concerti live in streaming su www.playsys.tv, viste le limitazioni imposte dalla pandemia da Covid-19 (all’interno della piattaforma è possibile acquistare i biglietti per le singole proiezioni o sottoscrivere gli abbonamenti. Per tutte le altre info: https://www.seeyousound.org/).

Una vita piena di eccessi tra alcool e droghe quella di Shane MacGowan. La prima delle oltre due ore di documentario mette in risalto più che altro l’infanzia, trascorsa nei primi anni in una fattoria nella contea di Tipperary, senza particolari agi e con un’educazione in cui viene posto in primo piano il tipico orgoglio irlandese. La folgorazione che porterà MacGowan a intraprendere la sua carriera artistica sarà successiva, quando, già da diversi anni in Inghilterra, vedrà dal vivo Sex Pistols e Clash. Il punk entra dunque di diritto nella vita del futuro frontman dei Pogues, per unirsi alla musica folk, ascoltata in casa grazie alla famiglia.
Tra animazioni, filmati di repertorio e interviste più recenti, Julien Temple riesce nell’intento di descrivere una persona prima che un artista. MacGowan peraltro è ridotto dal 2015 su una sedia a rotelle a causa di una frattura al bacino, nei primi piani appare poi più vecchio dei 63 anni compiuti lo scorso 25 dicembre, il suo parlare è incerto, ma, nonostante ciò, il regista propone un ritratto sincero senza mai cadere nel patetico.
Nel documentario sono presenti anche la sorella e i genitori del frontman dei Pogues, mentre gli fanno compagnia in alcune chiacchierate informali Johnny Depp, l’ex presidente del movimento indipendentista irlandese Sinn Féin Gerry Adams, Bobby Gillespie dei Primal Scream e la moglie Victoria Mary Clarke.

Verso la fine si vedono poi Bono, Nick Cave, Sinéad O’Connor e tanti altri artisti riuniti nel 2017 alla National Concert Hall di Dublino per festeggiare i 60 anni di Shane MacGowan con un concerto in suo onore e, dopo essere stato accompagnato al centro del palco insieme a tutti i protagonisti della serata, si commuove e riceve addirittura un riconoscimento alla carriera consegnatogli direttamente dal Presidente della Repubblica d’ Irlanda Michael D. Higgins.
Infine i silenzi ed il suo sguardo spiegano più delle sue stesse parole che gli manca poter fare una partita a biliardo, ma, nonostante tutto, continuerà ancora a cercare la sua Crock Of Gold, come ha fatto in tutta la vita.
È il suo modo per affermare che ha sempre cercato la (sua) felicità…

 

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