21/02/2021

Ora al Seeyousound 2021 “Rockfield: The Studio On The Farm”

Era cominciato tutto piazzando un semplice registratore nella soffitta della fattoria di famiglia, prima di creare un vero e proprio studio di registrazione in grado di ospitare tanta storia della musica in quasi 60 anni
Nel 1963, nei pressi di Monmouth, un paesino della campagna gallese, i fratelli Kingsley e Charles Ward decidono di convertire la fattoria di famiglia in uno studio musicale: il primo studio di registrazione residenziale indipendente al mondo. Nasce così la leggenda dei Rockfield Studios, raccontata in Rockfield: The Studio On The Farm, documentario diretto da Hannah Berryman, e disponibile in anteprima fino al 25 febbraio al Seeyousound Festival. La rassegna del cinema internazionale che ha per protagonista la musica è giunta alla settima edizione e quest’anno ha luogo soltanto in streaming, visti i noti problemi legati all’emergenza Covid-19. I film vengono infatti proiettati su www.playsys.tv (all’interno della piattaforma è possibile acquistare i biglietti per le singole proiezioni o sottoscrivere gli abbonamenti. Per tutte le altre info: https://www.seeyousound.org/).Interviste recenti, ma anche filmati di repertorio e alcuni inserti di animazione raccontano la storia di un posto che fa pensare alla tranquillità, alla natura, a un isolamento dalla vita frenetica delle città. Quest’ultimo è proprio quello che cercano i Black Sabbath nel 1970 quando giungono ai Rockfield per incidere il loro secondo album, Paranoid, come raccontato da Ozzy Osbourne all’interno del documentario: “Non abbiamo pensato ‘inventiamo l’heavy metal’, è semplicemente successo” dice.
Tra gli intervistati anche Robert Plant, i Simple Minds, i Manic Street Preachers, i Charlatans, Liam Gallagher e Bonehead (che ai tempi registrarono lì (What’s The Story) Morning Glory? con gli Oasis) e Chris Martin dei Coldplay.

Nel documentario si racconta inoltre che Freddie Mercury abbia completato lì Bohemian Rhapsody e sono presenti tutte queste piccole storie che hanno contribuito a scrivere una storia ben più longeva, iniziata con la semplice voglia di fare musica. Prima di allora i fratelli Kingsley e Charles Ward erano riusciti infatti anche a far recapitare le loro demo a George Martin, che alla fine non lavorerà con loro e sarà noto a tutti come produttore dei Beatles, ma la loro vita era destinata a cambiare in un altro senso. Era cominciato tutto piazzando un semplice registratore nella soffitta della fattoria di famiglia, prima di creare un vero e proprio studio di registrazione in grado di ospitare tanta storia della musica in quasi 60 anni.

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