Il brano è accompagnato dal videoclip ufficiale:
Lu juste arvè, scritta, composta e cantata insieme a Mimmo Locasciulli, è una canzone sul lascito spirituale che i padri tramandano ai figli.
I due cantautori sono entrambi originari di Penne e li lega una grande amicizia, oltre alla comune passione per la musica.
“Ho collaborato con molti artisti amici e ogni volta ne ho respirato la bellezza – racconta Locasciulli. In questo caso, farlo con Setak e percepire una sensibilità comune, una radice indelebile e un senso di amicizia vera, costituisce, senza ombra di dubbio, la ‘Grande bellezza’”.
“Arrivare a scrivere canzoni con Mimmo rappresenta il coronamento di un percorso emotivo che è iniziato da bambino – dice Setak. Mio padre suonava le sue canzoni al pianoforte ed io le cantavo insieme a lui… c’è dietro una vagonata di emotività e di storia che è difficile da spiegare. Oggi mi sento come un giocatore di calcio che dal campetto di periferia si ritrova in squadra con Roberto Baggio. È stato meraviglioso vedere come questo forte feeling artistico si sia consolidato in un rapporto di profonda e autentica amicizia. Cosa rara e mai scontata, ne avrò molta cura”.
Anche in Lu juste arvè, il dialetto abruzzese viaggia insieme a sonorità internazionali, vero e proprio ‘marchio di fabbrica’ del sodalizio creato tra Nicola Pomponi e Fabrizio Cesare, che cura la produzione anche di questo nuovo lavoro come era stato per l’album d’esordio di Setak, Blusanza, uscito nel maggio 2019.
Un progetto unico, che dona una nuova veste al dialetto svuotandolo completamente dal folklore che solitamente lo contraddistingue. Un’operazione fatta – forse – solo da alcuni dei grandi maestri che tanto amiamo.
Qui, infine, vi riproponiamo la nostra intervista a Setak dello scorso giugno, realizzata in occasione dell’uscita di Alestalè, in cui si parla anche della collaborazione con Mimmo Locasciulli nel brano Lu juste arvè: