15/01/2025

I Sex Pistols pubblicheranno gli ultimi concerti del tour americano del ’78

Saranno presto disponibili in vari formati tre live del gruppo, compreso l’ultimo prima dello scioglimento il 14 gennaio 1978 al Winterland Ballroom di San Francisco

 

“Ah-ha-ha… Avete mai avuto l’impressione di essere stati presi in giro? Buonanotte”. Questa è la celebre frase con cui il frontman dei Sex Pistols, Johnny Rotten concluse l’ultimo show dei Sex Pistols sul palco del Winterland Ballroom di San Francisco il 14 gennaio 1978.

I fan dei Sex Pistols potranno finalmente capirne il significato con l’uscita di tre album con altrettanti concerti completi tratti dal leggendario tour statunitense del 1978.

A partire dal prossimo 28 febbraio i tre album saranno pubblicati in vinile colorato con cadenza di uno al mese, per primo lo show di San Francisco, quindi le esibizioni di Atlanta (South East Music, 5 gennaio 1978) e Dallas (Longhorn Ballroom, 10 gennaio 1978); in coincidenza con l’ultima uscita in vinile (24 aprile 2025)   i concerti saranno pubblicati anche in un box di tre CD e in digitale.

 

Anche se i Sex Pistols non si fossero sciolti poco dopo, il tour avrebbe comunque ottenuto un posto nella storia del rock ‘n’ roll, considerando la reputazione che accompagnava la band, soprattutto nelle zone più conservatrici d’America.

Johnny Rotten, Paul Cook, Steve Jones e Sid Vicious furono volutamente mandati in locali ideali per lo scontro, con la polizia pronta a reprimere qualsiasi segno di anarchia e con dimostranti religiosi schierati all’esterno per protestare contro le loro esibizioni.

Il pubblico veniva provocato, gli oggetti volavano, le tensioni tra gli spettatori e gli stessi Pistols erano evidenti ed in mezzo a tutto questo emerse un tipo di musica così cruda ed onesta che il paese che aveva dato i natali al rock and roll avesse mai ascoltato sino ad allora. God Save the Queen, Bodies e Anarchy in the U.K., tutto questo davanti alla folla presente e alla polizia impotente.

 

“Allora, noi siamo venuti per ballare, voi cosa siete venuti a fare?” disse Rotten prima di God Save The Queen ad Atlanta, e ancora: “Quello era il nuovo inno nazionale britannico”.

I brani ripuliti e masterizzati contenuti in questi album trasportano l’ascoltatore proprio in mezzo alla folla sudata e urlante. “Non siamo la peggior cosa peggiore che abbiate mai visto?” chiede Rotten, ma in verità il suono della chitarra di Jones e la sua voce sgraziata sono esattamente ciò che il pubblico chiede.

Una pubblicità radiofonica per lo spettacolo di Dallas annunciava: “Hanno detto che nessuno poteva essere più bizzarro di Alice Cooper o più distruttivo dei Kiss.​​ Non hanno visto i Sex Pistols… Banditi nel loro stesso paese d’origine, ai britannici Sex Pistols è stato negato l’ingresso negli Stati Uniti: i Sex Pistols portano la loro musica al Metroplex questo martedì sera al Longhorn Ballroom”.

Dopo che la band suonò l’ultimo brano in scaletta a San Francisco, una cover di No Fun degli Stooges, Rotten sfidò direttamente la folla: “Avete mai avuto l’impressione di essere stati presi in giro?”.

Pochi giorni dopo Rotten annunciò lo scioglimento dei Sex Pistols, la fama del gruppo scoppiata nel tumulto della fine degli anni ’70, era finita. Ma il loro impatto sulla cultura sarebbe rimasto per sempre e queste registrazioni ne sono una testimonianza.

Sex Pistols - Live In The USA 1978

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