03/11/2015

Francesco Di Fiore

Dal videoconcerto al disco: ecco il nuovo lavoro del pianista da ascoltare tutto d’un fiato e possibilmente ad occhi chiusi…
Cinema e musica sono il binomio perfetto. E quando si parte da grandi opere cinematografiche e se ne reinterpreta la colonna sonora, il risultato è quasi certamente un successo. È il caso di Pianosequenza, il nuovo album di Francesco Di Fiore pubblicato dall’etichetta olandese Zefir Records, nonché il più recente tra i videoconcerti che da anni il pianista siciliano propone al pubblico in collaborazione con la videoartista Valeria Di Matteo.
Stavolta Francesco Di Fiore dismette i panni del compositore per indossare quelli del talentuoso pianista esecutore e rende omaggio a grandi autori che hanno fatto la storia della musica contemporanea. Michael Nyman (Lezioni di piano, Lo zoo di Venere e Il diario di Anna Frank), Philip Glass (The Hours e The Truman Show), Yann Tiersen (Il favoloso mondo di Amélie) e William Susman (When Medicine Got It Wrong) sono i musicisti e i film selezionati per Pianosequenza, oltre ad una composizione dello stesso Di Fiore scritta per il film indipendente Ore diciotto in punto.
 
Musicista impegnato e poliedrico, Francesco Di Fiore ama il cinema e da esso è profondamente ispirato: «Il cinema influenza assolutamente la mia composizione. Addirittura tutta la mia musica è legata a immagini, vere o irreali che siano, non necessariamente dichiarate ma che comunque condizionano la mia musica. L’aspetto sinestetico è sempre stato presente nel mio lavoro e continua ad esserlo».
In quest’album il pianoforte è assoluto protagonista e la musica che scorre, a tratti lenta e a tratti più viva, sotto le mani esperte di Francesco, non disattende la funzione evocativa tipica delle composizioni strumentali: sembra di ripercorrere le strade di Parigi insieme ad Amélie, di percepire il disagio e la disperazione di Truman quando realizza di vivere in un mondo finto, di sentire la tristezza di Anna Frank mentre racconta la sua vita in un diario.
In 70 minuti circa Francesco Di Fiore propone la sua visione di queste acclamate colonne sonore, superando, come dice lui stesso, la difficoltà nell’interpretare pezzi scritti da qualcun altro e arrivando senza troppi “giri di parole” dritto al cuore di chi ascolta. Less is More, questa è la sua filosofia.
 
Da Orson Welles a Hitchcock, da Jean-Luc Godard a Ettore Scola, il piano sequenza è una tecnica cinematografica utilizzata di frequente da molti grandi registi della storia del cinema, e consiste in una ripresa che coincide con un’intera sequenza, che si sviluppa nell’arco di un’unica inquadratura; con questo termine mutuato dal gergo cinematografico e scelto come titolo per il suo disco, Francesco Di Fiore suggerisce tacitamente il modo migliore per ascoltare Pianosequenza, ovvero tutto d’un fiato, senza soluzione di continuità. È il caso di aggiungere: possibilmente ad occhi chiusi.

 

 

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