“Bono ha un ego enorme, ma anche un gran cervello e un grande cuore” sostiene Brian Eno, produttore che con gli U2 ha lavorato tanto e che è stato anche determinante per il loro successo.
È solo uno dei tanti modi per descrivere la rockstar che lo scorso 10 maggio ha compiuto 60 anni ed è solo una delle tante dichiarazioni riportate in Bono. La voce degli U2 tra musica, impegno e spiritualità, nuovo libro edito da Hoepli, in cui Loris Cantarelli ripercorre la vita del celebre frontman. L’autore, oltre ad aver già scritto altri libri sul gruppo irlandese, ha curato fino al 2011 e per circa undici anni consecutivi una newsletter settimanale dedicata alla band, ma qui ovviamente ha approfondito una storia ben più lunga, come quella di Paul David Hewson, alias Bono.
L’adolescenza a dir poco sfortunata in cui sarà costretto a soli 14 anni a elaborare il lutto per la morte della madre.
Sullo sfondo i tumulti nella città di Dublino.
Il pericolo di lasciarsi andare è dietro l’angolo, ma il 25 settembre 1976, a casa di un batterista un anno più piccolo di lui, la sua vita inizierà a cambiare… in meglio. Il batterista, ancora alle prime armi, era infatti Larry Mullen Jr. e da quel momento, un po’ alla volta, nasceranno gli U2.
Sono descritti con dovizia di particolari gli episodi che hanno portato alla nascita dei brani più e meno famosi, nonché degli album del gruppo e dei vari tour. Ed è da lì che pian piano è partito tutto il percorso parallelo di Bono, impegnato concretamente nella campagna di cancellazione del debito estero per i Paesi più poveri, nella lotta all’AIDS e in tante altre battaglie, per le quali in più occasioni è stato addirittura accostato il suo nome al Nobel per la Pace.
Forte è anche il legame tra gli U2 e l’Italia e anche questo aspetto è sottolineato all’interno del libro, peraltro aggiornato con la recente dedica del cantante al nostro Paese nel periodo del lockdown, imposto dalla pandemia da Covid-19, con Let Your Love Be Known.
Bono, in definitiva, in oltre 250 pagine, viene descritto sì come un leader talentuoso e carismatico, ma grande merito di tutto ciò viene riconosciuto anche alla band e alla vita che egli stesso ha condiviso con il gruppo: non solo infatti gli U2 non sarebbero gli stessi senza Bono, ma anche Bono non sarebbe lo stesso senza gli altri tre amici di una vita, prima ancora che componenti di un gruppo di successo che dal 2005 è entrato nella Rock and Roll Hall of Fame.
È solo uno dei tanti modi per descrivere la rockstar che lo scorso 10 maggio ha compiuto 60 anni ed è solo una delle tante dichiarazioni riportate in Bono. La voce degli U2 tra musica, impegno e spiritualità, nuovo libro edito da Hoepli, in cui Loris Cantarelli ripercorre la vita del celebre frontman. L’autore, oltre ad aver già scritto altri libri sul gruppo irlandese, ha curato fino al 2011 e per circa undici anni consecutivi una newsletter settimanale dedicata alla band, ma qui ovviamente ha approfondito una storia ben più lunga, come quella di Paul David Hewson, alias Bono.
L’adolescenza a dir poco sfortunata in cui sarà costretto a soli 14 anni a elaborare il lutto per la morte della madre.
Sullo sfondo i tumulti nella città di Dublino.
Il pericolo di lasciarsi andare è dietro l’angolo, ma il 25 settembre 1976, a casa di un batterista un anno più piccolo di lui, la sua vita inizierà a cambiare… in meglio. Il batterista, ancora alle prime armi, era infatti Larry Mullen Jr. e da quel momento, un po’ alla volta, nasceranno gli U2.
Sono descritti con dovizia di particolari gli episodi che hanno portato alla nascita dei brani più e meno famosi, nonché degli album del gruppo e dei vari tour. Ed è da lì che pian piano è partito tutto il percorso parallelo di Bono, impegnato concretamente nella campagna di cancellazione del debito estero per i Paesi più poveri, nella lotta all’AIDS e in tante altre battaglie, per le quali in più occasioni è stato addirittura accostato il suo nome al Nobel per la Pace.
Forte è anche il legame tra gli U2 e l’Italia e anche questo aspetto è sottolineato all’interno del libro, peraltro aggiornato con la recente dedica del cantante al nostro Paese nel periodo del lockdown, imposto dalla pandemia da Covid-19, con Let Your Love Be Known.
Bono, in definitiva, in oltre 250 pagine, viene descritto sì come un leader talentuoso e carismatico, ma grande merito di tutto ciò viene riconosciuto anche alla band e alla vita che egli stesso ha condiviso con il gruppo: non solo infatti gli U2 non sarebbero gli stessi senza Bono, ma anche Bono non sarebbe lo stesso senza gli altri tre amici di una vita, prima ancora che componenti di un gruppo di successo che dal 2005 è entrato nella Rock and Roll Hall of Fame.