Grande serata al Mediolanum Forum di Assago (Milano) per Elio e le Storie Tese, al loro ritorno dopo vent’anni nei palazzetti, con un concerto che ripercorre la loro carriera ormai più che trentennale. Un lungo video introduce lo show, con immagini e musiche a segnare ogni tappa della carriera, dagli esordi alla prima apparizione a Sanremo (’96), dall’esplosione dei videoclip di Shpalman e Fossi figo (2003) fino alle recenti apparizioni al Festival della Canzone Italiana. Poi ci pensa Servi della gleba a far partire la festa; una festa che proseguirà toccando tanti classici del repertorio soprattutto anni ’90 (Burattino senza fichi, El pube, Mio cuggino) con qualche concessione alle più recenti Parco Sempione e a brani del nuovo album come Ritmo sbilenco, tributo alle “canzoni difficili” senza un ritmo dritto.
La fase centrale dello show è dedicata interamente alle canzoni “dance” della band, introdotte da un siparietto che coinvolge il batterista Christian Meyer nei panni del DJ Mendrisio e la sua discoteca svizzera. Seguono quelli che Elio stesso definisce “gli unici brani dance che abbiamo”, cinque in totale, compresi chiaramente lo storico Pipppero® e Born to be Abramo. È il turno poi di dedicarsi ai pezzi rock ‘n’ roll, una scusa per eseguire alcuni dei grandi classici del gruppo più datati, come John Holmes (Una vita per il cinema) e Cassonetto differenziato per il frutto del peccato.
La fase centrale dello show è dedicata interamente alle canzoni “dance” della band, introdotte da un siparietto che coinvolge il batterista Christian Meyer nei panni del DJ Mendrisio e la sua discoteca svizzera. Seguono quelli che Elio stesso definisce “gli unici brani dance che abbiamo”, cinque in totale, compresi chiaramente lo storico Pipppero® e Born to be Abramo. È il turno poi di dedicarsi ai pezzi rock ‘n’ roll, una scusa per eseguire alcuni dei grandi classici del gruppo più datati, come John Holmes (Una vita per il cinema) e Cassonetto differenziato per il frutto del peccato.
La serata è anche ricca di sorprese, come la partecipazione di Diego Abatantuono in persona in Supergiovane o la presenza straordinaria di Eugenio Finardi sul finale e, naturalmente, l’arrivo di Rocco Tanica reduce da “un impegno con la zia”. È il pretesto per eseguire gli ultimi brani in scaletta riunendosi con il gruppo, dopo diverse esibizioni in cui è stato egregiamente sostituito da Vittorio Cosma alias Carmelo. E lo stesso Tanica annuncia, ringraziando il pubblico, di essere giunto alla sua sestultima esibizione con gli Elii, poiché, finito questo tour, abbandonerà il gruppo ma solo per quanto concerne gli spettacoli dal vivo. Nel finale la band al completo con Tanica regala anche le storiche Il vitello dai piedi di balsa, Cara ti amo e Tapparella e ciò che conta è il grande spirito di festa che si respira al Mediolanum Forum con i milanesi a omaggiare entusiasti uno dei “pochi gruppi milanesi rimasti”, come dice il gruppo stesso. E alla fine, per rendere tributo ancora una volta allo scomparso Feiez, il coro finale cantato a squarciagola può essere soltanto uno: “Forza Panino”…