SMAiLA prosegue il discorso “esistenziale” e stilistico delle precedenti prove con maggiore consapevolezza dei propri mezzi e con una strumentazione più ampia, tra echi di psichedelia e alternative rock anni ’90, attitudine punk, il Beck di Mellow Gold, Robyn Hitchcock. Dani Male si esprime attraverso liriche non-sense e immagini artefatte di noia provinciale vissuta in prima persona, dai toni fortemente sarcastici e provocatori, lontani da ogni moralismo di sorta.
Strutturato su quindici canzoni – per trentotto minuti di durata – SMAiLA parte con la dichiarazione d’intenti di Vomito, uno degli episodi più rappresentativi di quest’opera dell’artista modenese. La Borraccia è una filastrocca stralunata mentre Corteccia tiene alta la tensione con stacchi vorticosi e un basso distorto sempre in primo piano. Per il resto, si parla di semafori rossi, “bolle di cartilagine”, vecchie camicie di flanella, bizzarri rock’n’roll dedicati a gatti siamesi (Iggy). Se Nauseato è un manifesto di misantropia e anti socialità Ultimo Desiderio è altresì pura violenza verbale, adatta solo agli stomaci più forti nonchè agli amanti dello splatter “politicamente scorretto“.
Il terzo album dell’artista modenese è un bell’affresco di apatia e avversione al “pensiero unico”, dove permea, tra le righe di un cantautorato-rock “strambo” e sarcastico, un sentimento di rinuncia e sconforto, senza per questo apparire retorico o “fintamente depresso”, ma anzi dotato di una buona dose di perspicace autoironia. Difficilmente collocabile e catalogabile, Dani Male prosegue il percorso artistico con coraggio, dimostrando di essere, prima di tutto, un autore tra i più originali e dissacranti del panorama italico. Il che non è poco.
QUI sul canale YouTube di Jam – Viaggio Nella Musica trovate l’esibizione esclusiva di Dani Male.