È il 25 luglio del 1969 e a Juan-Les-Pins, una delle località più chic della Costa Azzurra, accade qualcosa di speciale. Sul palco, il quintetto di Miles Davis, con Wayne Shorter, Chick Corea, Dave Holland e Jack DeJohnette. Quando la musica parte, bastano poche note per capire che nel jazz, da quel momento in poi, nulla sarà più come prima… Ve ne accorgerete ascoltando il box Live in Europe 1969. The Bootleg Series vol. 2, secondo capitolo della meritoria operazione sugli inediti dal vivo che la Sony dedica a Miles Davis. Tre cd più un dvd per un totale di quattro concerti. Esaurito il bacino delle registrazioni in studio, è il momento dei live. E dopo il primo volume, che fotografava nel 1967 il “secondo grande quintetto” davisiano, adesso i riflettori vengono puntati sulla cosiddetta lost band del trombettista. Una formazione così soprannominata perché non lasciò mai tracce di passaggi in studio, ma venne intercettata solo in una serie di concerti del 1969. Di questo leggendario ensemble erano usciti sinora diversi dischi dal vivo non ufficiali. Ma la nuova pubblicazione rende giustizia alla grandezza del gruppo-meteora, quel “terzo grande quintetto” che si è dissolto prima di aver realizzato dischi in sala. Alcuni critici hanno osservato che siamo di fronte alla band più free di Davis. E nei concerti i pezzi si susseguono interruzioni. Un flusso sonoro organico e potente. Musica sciamanica, dove nulla è dato per scontato. Con Miles in ottima forma e ripulito dalle droghe e Shorter più lunare che mai, capace di costruire serpentine di suoni visionarie. Una sorta di caos organizzato, sostenuto dal drumming adrenalinico di DeJohnette. E il repertorio prende spunto dai dischi jazz rock (Directions, Spanish Key), ma pesca anche nelle ballad e nei pezzi di metà anni Sessanta. Tutto, però, riletto in un frullatore vertiginoso e selvaggio. Tra i quattro set, i due francesi sono nettamente rispetto alla serata di Stoccolma – dove Corea aveva problemi con il piano elettrico – e al concerto di Berlino proposto nel dvd. Grande Miles…
11/03/2013
La lost band di Miles Davis
Ivo Franchi
Un bootleg “ufficiale” con quattro concerti ci restituisce il trombettista al top