2 luglio 1988 – La rivoluzione di Tracy Chapman
In Inghilterra l’album di debutto della cantautrice Tracy Chapman balza al primo posto delle classifiche
Oggi, 2 luglio 1988
In Inghilterra l’album di debutto della cantautrice Tracy Chapman balza al primo posto delle classifiche. Ci starà per almeno altre 3 settimane consecutive.
Tracy ha 24 anni e proviene dai sobborghi industriali di Cleveland, Ohio, una città ricca di contraddizioni razziali e di tensioni sociali. Lì, in giovane età, grazie a una borsa di studio, impara a suonare l’organo, il clarinetto e a comporre i suoi primi testi. Sempre grazie a una sovvenzione pubblica, riesce ad avere accesso alla Wooster School nel Connecticut, una scuola progressista che contribuisce a crearle una coscienza politica.
“In quei giorni”, ricorda “c’erano studenti e insegnanti politicamente impegnati. Si discuteva di argomenti scottanti come lo smaltimento delle scorie nucleari o l’incremento delle armi atomiche: il Senato americano stava approvando leggi assurde”.
Circondata da questo clima, la Chapman inizia a scrivere canzoni che riflettono le sue idee e quelle dei suoi coetanei.
“Ero talmente apprezzata”, ricorda, “che il cappellano della Wooster (il reverendo Robert Tate) ha promosso una colletta per comprarmi una chitarra nuova”.
Nel 1987, dopo un’esibizione in un coffee shop di New York, Tracy Chapman viene messa sotto contratto da una major.
“Non lo avrei mai creduto possibile”, dice oggi, “una canzone come Talkin’ Bout Revolution in piena era disco music mi sembrava un controsenso: ero sicura che nell’industria discografica non ci fosse posto per me”.
Invece l’album vende 5 milioni di copie e vince 3 Grammy.
La rivoluzione di Tracy è riuscita in pieno.