24/06/2020
La famiglia di Tom Petty diffida Trump: “Non usi le sue canzoni, noi siamo contro il razzismo”
Durante il comizio di sabato scorso di Trump è stata diffusa “I Won’t Back Down” di Tom Petty, ma la famiglia dell’artista scomparso nel 2017 ha diffidato il Presidente americano dall’utilizzare la sua musica a fini politici
Un altro scontro tra Donald Trump e il mondo della musica. Già nel 2017 il Presidente americano era stato “cortesemente” invitato da Pharrell Williams a non utilizzare la sua musica durante i suoi comizi e dopo di lui anche Rolling Stones, Elton John e molti altri si erano espressi allo stesso modo.
La storia si è ripetuta: durante il comizio di sabato scorso a Tulsa, Oklahoma, Trump ha fatto risuonare le note di I Won’t Back Down di Tom Petty And The Heartbrakers, ma la famiglia dell’artista scomparso nel 2017 non ha gradito e ha infatti diffidato il Presidente dall’utilizzare la sua musica a fini politici.
In un tweet si legge espressamente che, proprio come il compianto Tom, loro si schierano fermamente contro le discriminazioni e ogni forma di razzismo, e l’artista non avrebbe mai voluto che una delle sue canzoni venisse utilizzata in una campagna d’odio; poiché loro si schierano con la democrazia americana e con la libertà, ritengono che Donald Trump non rappresenti affatto nessuno di questi ideali.
Una doppia beffa, peraltro, per Trump che pensava che quello di Tulsa sarebbe stato un appuntamento importante dopo il lockdown per la ripartenza della campagna elettorale in cui chiede la rielezione. Il Presidente americano nell’occasione è stato infatti anche vittima di un vero e proprio scherzo/boicottaggio di massa online: responsabili di questa azione virale, un centinaio di adolescenti iscritti a TikTok che si sono registrati all’evento prenotando i biglietti, per poi disertare, lasciando così numerosi posti vuoti nell’arena.