17/07/2017

Public Service Broadcasting

Il terzo album del trio londinese racconta la storia e il declino delle miniere di carbone gallesi, con il consueto mix di elettronica, rock e materiale d’archivio
Il trio londinese dei Public Service Broadcasting ci ha abituati negli ultimi 4 anni a dei moderni concept-album, basati su un sapiente mix di elettronica, rock e voci provenienti dagli archivi della BBC.

Se in Inform-Educate-Entertain del 2013 raccontavano la tv pubblica ai tempi della seconda guerra mondiale e nel secondo album (The Race For Space) la guerra alla conquista dello spazio tra USA e URSS, giunti alla terza fatica restringono ulteriormente il campo a un racconto cronologico delle miniere di carbone in Galles.

Il compito di Every Valley, senz’altro arduo e più difficilmente digeribile rispetto al passato, viene però affrontato con uno spirito sociale e politico che rende il tema una sorta di metafora per un problema più largo e globale, quello dei diritti civili e dei lavoratori dimenticati.

La storia delle miniere di carbone gallesi non è soltanto un pretesto narrativo, ma l’album è stato registrato a Ebbw Vale, un tempo sede dell’acciaieria più grande d’Europa, per testimoniare la vita (e la morte) di una ex-industria.

Musicalmente l’album passa dalla title-track ispirata ed orchestrale ai riff ipnotici di The Pit, sfociando in una quasi-disco con People Will Always Need Coal e nel pop del primo singolo Progress (cantato da Tracyanne Campbell dei Camera Obscura). Quando le tematiche si fanno più dure è il turno del punk di All Out, con i suoi inviti a scioperare, e del rock di Turn No More con la partecipazione di James Dean Bradfield dei Manic Street Preachers.

Gli ultimi brani dell’album raccontano storie di mutuo soccorso e associazioni in difesa dei minatori; come il movimento femminile Women Against Pit Closures citato in They Gave Me A Lamp o nel dolce duetto jazz di You + Me, nuovamente con la collaborazione di un’artista gallese, la cantante Lisa Jen Brown.

La chiusura emozionante di Take Me Home, cantata dal coro maschile Beaufort Male Choir, conclude perfettamente questo viaggio musicale, tra materiale d’archivio e brani cantati, attraverso le miniere e le valli del South Wales. I PSB hanno nuovamente fatto centro.

 

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