15/05/2021
Spinning Wheel – “Una ruota che gira” per Clayton-Thomas e i Blood, Sweat & Tears
“La vita è una ruota che gira” – dice Clayton-Thomas – “tanto che nel giro di pochi anni saremmo passati dalle idee di rivoluzione alla presidenza Reagan”
Primavera del 1968
Al Kooper, polistrumentista e compositore acclamato, nonché il musicista che con lui all’organo hammond ha impreziosito Like A Rolling Stone contribuendo alla svolta elettrica di Dylan, ha appena lasciato la sua nuova creatura, cioè la band Blood, Sweat & Tears, un fantasioso ensemble a cavallo tra rock, blues e jazz, il cui album di debutto, Child Is Father To The Man, ha purtroppo avuto scarsissimi riscontri.
Al posto di Al Kooper subentra il canadese David Clayton-Thomas, songwriter dotato e vocalist formidabile.
Clayton-Thomas porta in dote una canzone che ha scritto qualche tempo prima, ispirato da un brano di un’altra grande artista canadese, Joni Mitchell.
Il pezzo di Joni si chiama The Circle Game e sarebbe diventato uno dei brani più belli e significativi della Mitchell che lei eseguiva da sempre nei folk club del Canada, gli stessi frequentati allora da Clayton-Thomas. La canzone parla della ruota della vita e di come le cose cambino nelle diverse stagioni della nostra esistenza.
Aiutato dal sassofonista Fred Lipsius, Clayton-Thomas compone Spinning Wheel, perché “la vita è una ruota che gira” – dice Clayton-Thomas – “tanto che nel giro di pochi anni saremmo passati dalle idee di rivoluzione alla presidenza Reagan”.
“Spinning Wheel” diventa un classico del rock e, anche se molti non se lo ricordano, viene portato dai Blood, Sweat & Tears anche sul palco di Woodstock…