(foto di David Burnett)
Nasceva il 6 febbraio 1945 Bob Marley. Dunque in questo 2015 avrebbe compiuto 70 anni il simbolo di una musica, il reggae, e anche di tutto uno spirito, un movimento, un popolo…
A lui sarà dedicata una mostra dal 22 febbraio al 19 aprile alla Wall Of Sound Gallery di Alba (Cuneo). Saranno esposte infatti nell’occasione le foto di David Burnett, il quale inoltre sarà presente all’inaugurazione del 22 febbraio.
David Burnett è un fotoreporter con più di 40 anni di esperienza in 80 paesi come testimone visivo della nostra epoca. Ha vinto praticamente tutti i premi in ambito fotogiornalistico: tra i tanti, “World Press Photo” per “Press Photo of the Year” (1980) e “First Prize Sports Story” (2005); la Robert Capa Gold Medal e l’Olivier Rebbot Award per il “Miglior reportage dall’estero” 1985 e 2010 da parte dell’Overseas Press Club; “Magazine Photographer of the Year” dell’Università del Missouri/NPPA (1980); “Best Olympic Sports Essay” della China News Photographers Association (2009); “Best Campaign Picture – Road to the White House” di “Picture of the Year International” (2009). In un recente numero della rivista “American Photo”, il suo nome figura tra le “100 personalità più importanti della fotografia”.
Burnett è stato l’ultimo fotoreporter a documentare il conflitto in Vietnam per la rivista “Life” e nel 1973 si trovava in Cile durante il colpo di stato dei militari di Pinochet che destituì Salvador Allende. Ha raccolto nel libro 44 Days le sue foto scattate durante la rivoluzione khomeinista in Iran. Nel 1989 era in Germania per documentare la caduta del muro di Berlino, poi in Eritrea durante l’infinita guerra di liberazione del paese dall’annessione forzata all’Etiopia. Burnett non è stato solo testimone di numerosi conflitti, ma si è anche dedicato al mondo dello sport fotografando tutte le Olimpiadi dal 1984 ad oggi. Ha anche immortalato leader mondiali e tutti i Presidenti americani da Kennedy a Obama.
Burnett è stato inoltre uno dei fondatori della nota agenzia fotogiornalistica newyorkese Contact Press Images. Ha collaborato con il gruppo “Facing Change – Documenting America” (www.facingchange.org) e ha un suo attivissimo blog werejustsayin.blogspot.com su cui scrive insieme alla moglie Iris. “Reporters Without Borders” gli ha da poco dedicato un’intera monografia, 100 Photos for Freedom of the Press.
Nel 1976 David Burnett è un giovane fotografo che lavora per “Time”. Quando la rivista gli commissiona un servizio fotografico sulla musica reggae, si fionda in Giamaica con il giornalista David DeVoss. Dopo aver approfondito diversi aspetti della vita dell’isola e immortalato alcuni artisti come Lee Scratch Perry, Burning Spear e Peter Tosh, Burnett e DeVoss si presentano alla Tuff Gong, a Kingston, per incontrare Bob Marley, una delle nuove e più potenti icone della moderna musica popolare. Burnett non ha la minima idea di chi sia Marley né di che musica faccia. “David ed io trascorremmo un pomeriggio parlando di politica, di musica e di come era stato per lui crescere a Kingston”, ricorda Burnett. “Marley mi apparve molto cordiale e sereno: un uomo che, fin dalla giovanissima età, aveva capito come gira il mondo mostrando un livello di consapevolezza e di saggezza su cui neppure un uomo maturo quale ero poteva contare. Capii che non eravamo in presenza dell’ennesima rockstar, bensì di un uomo con una missione. Marley aveva capito che il suo messaggio, accompagnato alla sua musica, poteva davvero arrivare ad un pubblico vastissimo. Si congedò da noi dicendoci senza presunzione, quasi con umiltà: ‘La mia musica vivrà per sempre'”.
Un anno dopo Burnett è a Parigi. Stavolta è la rivista “Rolling Stone” a commissionargli un reportage sulla tournée con cui Marley sta promuovendo l’album Exodus. L’esperienza è totale: l’impatto della musica sul pubblico e sul fotografo è fortissimo. Alcune foto vengono pubblicate dal giornale, ma gran parte del materiale rimane chiuso nell’archivio di Burnett per trent’anni finché nel 2009, colpito dall’unicità di quelle immagini in gran parte miracolosamente inedite, Chris Murray della Govinda Gallery di Washington gli propone di esporle in una mostra accompagnata dal libro, Soul Rebel. An Intimate Portrait of Bob Marley (Insight Editions).
Wall Of Sound Gallery, Alba, dal 22 febbraio al 19 aprile 2015
David Burnett sarà presente all’inaugurazione di domenica 22 febbraio alle ore 15 per incontrare il pubblico italiano e firmare copie del suo libro Soul Rebel, An Intimate Portrait of Bob Marley.
Per informazioni: Wall Of Sound Gallery Cristina Pelissero Via Gastaldi, 4 12051 Alba (CN)
Tel.: +39-0173-362324 Mail: [email protected] Website: www.wallofsoundgallery.com
Orari apertura: Martedi-sabato 10.30 – 12.30 / 15.30 – 19. Domenica 15.30 / 19. Lunedi chiuso
Ingresso libero
Per celebrare degnamente i 70 anni dalla nascita di Bob Marley, sarà inoltre pubblicato Easy Skanking in Boston ’78. Il lavoro contiene un concerto dell’8 giugno 1978 che l’artista giamaicano tenne alla Music Hall di Boston e sarà disponibile nei formati CD+DVD o CD+BluRay. Le riprese sono state effettuate a bordo palco da un fan autorizzato dallo stesso Marley. Tredici saranno i brani del cd, sette quelli del DVD/BluRay. Nel corso delle pause originarie, dovute al cambio della bobina, sono state inserite animazioni elaborate dagli specialisti del team S77 (già al lavoro tra gli altri con Bruno Mars, Pearl Jam e Red Hot Chili Peppers).
E tra pubblicazioni di materiale inedito e ristampe in versione deluxe pare non sia finita qui, ma intanto il primo appuntamento è fissato per il prossimo 17 febbraio, giorno in cui uscirà Easy Skanking in Boston ’78.
Nasceva il 6 febbraio 1945 Bob Marley. Dunque in questo 2015 avrebbe compiuto 70 anni il simbolo di una musica, il reggae, e anche di tutto uno spirito, un movimento, un popolo…
A lui sarà dedicata una mostra dal 22 febbraio al 19 aprile alla Wall Of Sound Gallery di Alba (Cuneo). Saranno esposte infatti nell’occasione le foto di David Burnett, il quale inoltre sarà presente all’inaugurazione del 22 febbraio.
David Burnett è un fotoreporter con più di 40 anni di esperienza in 80 paesi come testimone visivo della nostra epoca. Ha vinto praticamente tutti i premi in ambito fotogiornalistico: tra i tanti, “World Press Photo” per “Press Photo of the Year” (1980) e “First Prize Sports Story” (2005); la Robert Capa Gold Medal e l’Olivier Rebbot Award per il “Miglior reportage dall’estero” 1985 e 2010 da parte dell’Overseas Press Club; “Magazine Photographer of the Year” dell’Università del Missouri/NPPA (1980); “Best Olympic Sports Essay” della China News Photographers Association (2009); “Best Campaign Picture – Road to the White House” di “Picture of the Year International” (2009). In un recente numero della rivista “American Photo”, il suo nome figura tra le “100 personalità più importanti della fotografia”.
Burnett è stato l’ultimo fotoreporter a documentare il conflitto in Vietnam per la rivista “Life” e nel 1973 si trovava in Cile durante il colpo di stato dei militari di Pinochet che destituì Salvador Allende. Ha raccolto nel libro 44 Days le sue foto scattate durante la rivoluzione khomeinista in Iran. Nel 1989 era in Germania per documentare la caduta del muro di Berlino, poi in Eritrea durante l’infinita guerra di liberazione del paese dall’annessione forzata all’Etiopia. Burnett non è stato solo testimone di numerosi conflitti, ma si è anche dedicato al mondo dello sport fotografando tutte le Olimpiadi dal 1984 ad oggi. Ha anche immortalato leader mondiali e tutti i Presidenti americani da Kennedy a Obama.
Burnett è stato inoltre uno dei fondatori della nota agenzia fotogiornalistica newyorkese Contact Press Images. Ha collaborato con il gruppo “Facing Change – Documenting America” (www.facingchange.org) e ha un suo attivissimo blog werejustsayin.blogspot.com su cui scrive insieme alla moglie Iris. “Reporters Without Borders” gli ha da poco dedicato un’intera monografia, 100 Photos for Freedom of the Press.
Nel 1976 David Burnett è un giovane fotografo che lavora per “Time”. Quando la rivista gli commissiona un servizio fotografico sulla musica reggae, si fionda in Giamaica con il giornalista David DeVoss. Dopo aver approfondito diversi aspetti della vita dell’isola e immortalato alcuni artisti come Lee Scratch Perry, Burning Spear e Peter Tosh, Burnett e DeVoss si presentano alla Tuff Gong, a Kingston, per incontrare Bob Marley, una delle nuove e più potenti icone della moderna musica popolare. Burnett non ha la minima idea di chi sia Marley né di che musica faccia. “David ed io trascorremmo un pomeriggio parlando di politica, di musica e di come era stato per lui crescere a Kingston”, ricorda Burnett. “Marley mi apparve molto cordiale e sereno: un uomo che, fin dalla giovanissima età, aveva capito come gira il mondo mostrando un livello di consapevolezza e di saggezza su cui neppure un uomo maturo quale ero poteva contare. Capii che non eravamo in presenza dell’ennesima rockstar, bensì di un uomo con una missione. Marley aveva capito che il suo messaggio, accompagnato alla sua musica, poteva davvero arrivare ad un pubblico vastissimo. Si congedò da noi dicendoci senza presunzione, quasi con umiltà: ‘La mia musica vivrà per sempre'”.
Un anno dopo Burnett è a Parigi. Stavolta è la rivista “Rolling Stone” a commissionargli un reportage sulla tournée con cui Marley sta promuovendo l’album Exodus. L’esperienza è totale: l’impatto della musica sul pubblico e sul fotografo è fortissimo. Alcune foto vengono pubblicate dal giornale, ma gran parte del materiale rimane chiuso nell’archivio di Burnett per trent’anni finché nel 2009, colpito dall’unicità di quelle immagini in gran parte miracolosamente inedite, Chris Murray della Govinda Gallery di Washington gli propone di esporle in una mostra accompagnata dal libro, Soul Rebel. An Intimate Portrait of Bob Marley (Insight Editions).
Wall Of Sound Gallery, Alba, dal 22 febbraio al 19 aprile 2015
David Burnett sarà presente all’inaugurazione di domenica 22 febbraio alle ore 15 per incontrare il pubblico italiano e firmare copie del suo libro Soul Rebel, An Intimate Portrait of Bob Marley.
Per informazioni: Wall Of Sound Gallery Cristina Pelissero Via Gastaldi, 4 12051 Alba (CN)
Tel.: +39-0173-362324 Mail: [email protected] Website: www.wallofsoundgallery.com
Orari apertura: Martedi-sabato 10.30 – 12.30 / 15.30 – 19. Domenica 15.30 / 19. Lunedi chiuso
Ingresso libero
Per celebrare degnamente i 70 anni dalla nascita di Bob Marley, sarà inoltre pubblicato Easy Skanking in Boston ’78. Il lavoro contiene un concerto dell’8 giugno 1978 che l’artista giamaicano tenne alla Music Hall di Boston e sarà disponibile nei formati CD+DVD o CD+BluRay. Le riprese sono state effettuate a bordo palco da un fan autorizzato dallo stesso Marley. Tredici saranno i brani del cd, sette quelli del DVD/BluRay. Nel corso delle pause originarie, dovute al cambio della bobina, sono state inserite animazioni elaborate dagli specialisti del team S77 (già al lavoro tra gli altri con Bruno Mars, Pearl Jam e Red Hot Chili Peppers).
E tra pubblicazioni di materiale inedito e ristampe in versione deluxe pare non sia finita qui, ma intanto il primo appuntamento è fissato per il prossimo 17 febbraio, giorno in cui uscirà Easy Skanking in Boston ’78.