Ritorna la voce in un gruppo che la voce non l’ha mai avuta.
E ritorna con il solito piglio istintivo e viscerale.
Ritorna infatti Demetrio Stratos nel nuovo album dei Confusional Quartet.
L’ex frontman degli Area aveva abbandonato il gruppo per dedicarsi alle sue sperimentazioni da solista. Nel 1978 la sua strada si incrociò con quella di Gianni Gitti, produttore dei Confusional Quartet, il quale registrò Demetrio Stratos alla “II Settimana Internazionale della Performance”, curata da Francesca Alinovi e Roberto Daolio. Nel febbraio del 1979, con microfoni, mixer e il solito Revox, Gitti seguì ancora Stratos per le ultime esibizioni da solista prima che l’indimenticato artista ci lasciasse.
Sono improvvisazioni e sperimentazioni eseguite durante le prove e durante l’intera performance sul palco al Teatro San Leonardo di Bologna quelle finite sui nastri del produttore dei Confusional Quartet e riprese 35 anni dopo la morte di Demetrio Stratos.
La voce diventa parte dell’impianto sonoro di una band spesso accostata a new wave, jazz e rock sperimentale negli anni ’70, la quale ha deciso di riunirsi nel 2011, di pubblicare due album e di iniziare il suo percorso per questo nuovo disco dalla voce, quella di Demetrio Stratos.
Si parte infatti dalle emissioni dell’artista di origine greca e nella cover di “Cometa rossa” si comprende sin da subito che le strade di Confusional Quartet e Demetrio Stratos si incrociano in un’operazione di riscoperta e di divulgazione sapientemente gestita.
Chissà come la polifonia vocale, le risonanze e la poesia sonora dell’ex frontman degli Area si sarebbero evolute nel corso di questi 35 anni. Quel che è certo è che il messaggio della voce di Demetrio Stratos rimane tanto libero, quanto sperimentale. E se poi anche la moglie Daniela Ronconi Demetriou e Paolo Tofani degli Area hanno apprezzato il lavoro…
E ritorna con il solito piglio istintivo e viscerale.
Ritorna infatti Demetrio Stratos nel nuovo album dei Confusional Quartet.
L’ex frontman degli Area aveva abbandonato il gruppo per dedicarsi alle sue sperimentazioni da solista. Nel 1978 la sua strada si incrociò con quella di Gianni Gitti, produttore dei Confusional Quartet, il quale registrò Demetrio Stratos alla “II Settimana Internazionale della Performance”, curata da Francesca Alinovi e Roberto Daolio. Nel febbraio del 1979, con microfoni, mixer e il solito Revox, Gitti seguì ancora Stratos per le ultime esibizioni da solista prima che l’indimenticato artista ci lasciasse.
Sono improvvisazioni e sperimentazioni eseguite durante le prove e durante l’intera performance sul palco al Teatro San Leonardo di Bologna quelle finite sui nastri del produttore dei Confusional Quartet e riprese 35 anni dopo la morte di Demetrio Stratos.
La voce diventa parte dell’impianto sonoro di una band spesso accostata a new wave, jazz e rock sperimentale negli anni ’70, la quale ha deciso di riunirsi nel 2011, di pubblicare due album e di iniziare il suo percorso per questo nuovo disco dalla voce, quella di Demetrio Stratos.
Si parte infatti dalle emissioni dell’artista di origine greca e nella cover di “Cometa rossa” si comprende sin da subito che le strade di Confusional Quartet e Demetrio Stratos si incrociano in un’operazione di riscoperta e di divulgazione sapientemente gestita.
Chissà come la polifonia vocale, le risonanze e la poesia sonora dell’ex frontman degli Area si sarebbero evolute nel corso di questi 35 anni. Quel che è certo è che il messaggio della voce di Demetrio Stratos rimane tanto libero, quanto sperimentale. E se poi anche la moglie Daniela Ronconi Demetriou e Paolo Tofani degli Area hanno apprezzato il lavoro…