31/01/2021

Dal Veneto agli Stati Uniti – Il nuovo disco di Phill Reynolds

Un cuore tutto italiano si unisce alle sonorità tradizionali d’oltreoceano. Il viaggio sorprendente di “A Sudden Nowhere”
Silva Cantele, prolifico cantautore vicentino, quando non è impegnato con la sua band Miss Chain & The Broken Heels, veste i panni del suo pseudonimo, il cantastorie blues-folk Phill Reynolds; un peculiare progetto solista in cui rende omaggio alla musica ed al cantautorato statunitensi.
 
Dal 2011 Reynolds porta in giro per l’Europa e gli Stati Uniti la sua musica, alla quale ora si aggiunge l’ultimo sforzo in studio A Sudden Nowhere. Proprio per la sua intrinseca natura da viaggiatore, Reynolds ha dichiarato che quarantena e lockdown sono stati una stangata per la sua vena creativa, che nei primi mesi del 2020 ha preso polvere insieme alle sue chitarre. Reynolds ha però trovato forza ed ispirazione per emergere dall’impasse artistico. Le sonorità dell’album suggeriscono l’immaginario del viaggio senza meta e fanno respirare aria di libertà. Reynolds trova un punto di partenza nella quarantena, ma non una musa ispiratrice. La potenza del contrasto tra la staticità del mondo reale e l’agilità di una mente da viaggiatore dà vita ad un album fresco e vibrante. Con la sua chitarra acustica che tesse delicate trame in fingerstyle e la sua voce calda e profonda (ed un inglese impeccabile che ne cela benissimo le origini italiane) Reynolds si mette in viaggio verso le radici della musica statunitense e crea un’esperienza unica per l’ascoltatore. Le ballate acustiche cupe, intime, emotive ed intense si susseguono, continuando a proporre l’immaginario ammaliante del cantautore errante. A brani come l’opening Is It Painful, la struggente ed intensa A Pain I Need e la delicatissima Please Go On in cui risplende la caratteristica voce di Reynolds, ispirata a grandi come Johnny Cash e Leonard Cohen, si alternano degli interludi strumentali davvero ispirati che fanno da colonna sonora a questo metaforico viaggio nel cuore degli Stati Uniti, uno su tutti la suite acustica To Agota, dedicato alla memoria della scrittrice ungherese naturalizzata svizzera Ágota Kristóf.
L’album è quasi al termine, ma c’è ancora spazio per un paio di chicche: una di queste è Officer, un brano dall’inatteso piglio R&B, chiaramente ispirato dall’uccisione di George Floyd, l’afroamericano morto il 25 maggio dell’anno scorso a Minneapolis, dopo essere stato arrestato e bloccato a terra da un poliziotto. Il disco si conclude sulle note della bellissima Nancy di Leonard Cohen, registrata in un’esibizione dal vivo in duetto con Francesca Amati.
 
A Sudden Nowhere è un tributo sincero, convinto ed efficace al cantautorato statunitense e alle sue atmosfere. Un’esperienza unica in cui viaggiare con la mente e lasciarsi cullare una traccia dopo l’altra, per perdersi tra trame musicali essenziali ed intime.
 
 

 

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