06/03/2014

Dani Male

Il cantautore emiliano alla sua terza prova, tra filastrocche dissacranti e bizzarri racconti di noia provinciale
Nella profonda provincia modenese c’è un cantautore – di quelli veramente atipici – che si fa chiamare Dani Male e che ora dà alle stampe la sua terza fatica discografica, SMAiLA. La Mitomania (Musica Sbagliata, 2011) aveva già destato l’interesse del pubblico underground per quelle folli melodie in bilico tra le stralunate filastrocche alla Syd Barrett e l’irriverenza figlia degli Skiantos. Il disco è stato registrato e prodotto da Paolo Pugliese (già tastierista nei Les Fauves) e vede la partecipazione di Roberto Morselli (ex batterista dei Julie’s Haircut), Federico Cerchiari e Roberto Papavero.

SMAiLA prosegue il discorso “esistenziale” e stilistico delle precedenti prove con maggiore consapevolezza dei propri mezzi e con una strumentazione più ampia, tra echi di psichedelia e alternative rock anni ’90, attitudine punk, il Beck di Mellow Gold, Robyn Hitchcock. Dani Male si esprime attraverso liriche non-sense e immagini artefatte di noia provinciale vissuta in prima persona, dai toni fortemente sarcastici e provocatori, lontani da ogni moralismo di sorta.

Strutturato su quindici canzoni – per trentotto minuti di durata – SMAiLA parte con la dichiarazione d’intenti di Vomito, uno degli episodi più rappresentativi di quest’opera dell’artista modenese. La Borraccia è una filastrocca stralunata mentre Corteccia tiene alta la tensione con stacchi vorticosi e un basso distorto sempre in primo piano. Per il resto, si parla di semafori rossi, “bolle di cartilagine”, vecchie camicie di flanella, bizzarri rock’n’roll dedicati a gatti siamesi (Iggy). Se Nauseato è un manifesto di misantropia e anti socialità Ultimo Desiderio è altresì pura violenza verbale, adatta solo agli stomaci più forti nonchè agli amanti dello splatter “politicamente scorretto“. 

Il terzo album dell’artista modenese è un bell’affresco di apatia e avversione al “pensiero unico”, dove permea, tra le righe di un cantautorato-rock “strambo” e sarcastico, un sentimento di rinuncia e sconforto, senza per questo apparire retorico o “fintamente depresso”, ma anzi dotato di una buona dose di perspicace autoironia. Difficilmente collocabile e catalogabile, Dani Male prosegue il percorso artistico con coraggio, dimostrando di essere, prima di tutto, un autore tra i più originali e dissacranti del panorama italico. Il che non è poco. 

QUI sul canale YouTube di Jam – Viaggio Nella Musica trovate l’esibizione esclusiva di Dani Male.

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