Baladista, il cantore di ballate. Titolo estremamente calzante nella sua sinteticità per descrivere il nuovo album di Joel Rafael, nel quale il singer/songwriter californiano fa il punto su quasi cinquant’anni di carriera.
Il suo è stato infatti un lungo cammino, percorso raccontando storie. Quelle dei grandi folk singer degli anni ’60 che cantava alla high school accompagnandosi con la sei corde, i brani del suo maestro spirituale Woody Guthrie che ha proposto per anni in lungo e in largo per gli Stati Uniti e infine, ovviamente, anche i pezzi scritti di suo pugno.
Ha il sapore del passato, Baladista, pur essendo un album molto fresco. Un disco folk country scritto nell’intimità del ranch di Rafael a San Diego, con degli ottimi testi, dolce e un po’ malinconico, che ha il suono di una nostalgia senza rimpianti, di affetto per i propri ricordi.
C’è l’orgoglio di avere lottato per le proprie idee, nessun rimorso per i giorni di galera trascorsi nella Old Portland Town, in fuga dalla leva militare, uno dei brani più riusciti dell’album insieme a Sticks And Stones, canzone contro l’intolleranza e il pregiudizio, tratta da un evento realmente accaduto al Woody Guthrie Festival di Okemah, in Oklahoma. Ci sono il ricordo delle numerose vittime del lavoro chicane in El Bracero, alle quali lui stesso ha in parte contribuito a dare un volto e un nome, e il valore della solidarietà disinteressata in The Good Samaritan.
Il baladista poi non poteva non cantare dell’amore, dedicando anzi ad esso la maggior parte dei brani, She Had To Go, la bellissima e romantica Love’s First Lesson, scritta a quattro mani con Jack Tempchin degli Eagles e ancora When I Go, Baby Let It Go e la tenera Thanks For The Smiles.
L’unica cover contenuta nell’album è 500 Miles di Hedy West, canzone che parla di un lungo viaggio e una delle prime che Rafael ha imparato a suonare, e per questi due motivi l’ideale chiusura del cerchio.
In uscita il 14 aprile per Inside Recordings, l’etichetta di Jackson Browne, Baladista è un ottimo disco, che potrebbe riservare piacevoli sorprese anche per chi è normalmente restio ad avvicinarsi al genere. Sicuramente consigliato a chi ancora non conosce Joel Rafael.
Il suo è stato infatti un lungo cammino, percorso raccontando storie. Quelle dei grandi folk singer degli anni ’60 che cantava alla high school accompagnandosi con la sei corde, i brani del suo maestro spirituale Woody Guthrie che ha proposto per anni in lungo e in largo per gli Stati Uniti e infine, ovviamente, anche i pezzi scritti di suo pugno.
Ha il sapore del passato, Baladista, pur essendo un album molto fresco. Un disco folk country scritto nell’intimità del ranch di Rafael a San Diego, con degli ottimi testi, dolce e un po’ malinconico, che ha il suono di una nostalgia senza rimpianti, di affetto per i propri ricordi.
C’è l’orgoglio di avere lottato per le proprie idee, nessun rimorso per i giorni di galera trascorsi nella Old Portland Town, in fuga dalla leva militare, uno dei brani più riusciti dell’album insieme a Sticks And Stones, canzone contro l’intolleranza e il pregiudizio, tratta da un evento realmente accaduto al Woody Guthrie Festival di Okemah, in Oklahoma. Ci sono il ricordo delle numerose vittime del lavoro chicane in El Bracero, alle quali lui stesso ha in parte contribuito a dare un volto e un nome, e il valore della solidarietà disinteressata in The Good Samaritan.
Il baladista poi non poteva non cantare dell’amore, dedicando anzi ad esso la maggior parte dei brani, She Had To Go, la bellissima e romantica Love’s First Lesson, scritta a quattro mani con Jack Tempchin degli Eagles e ancora When I Go, Baby Let It Go e la tenera Thanks For The Smiles.
L’unica cover contenuta nell’album è 500 Miles di Hedy West, canzone che parla di un lungo viaggio e una delle prime che Rafael ha imparato a suonare, e per questi due motivi l’ideale chiusura del cerchio.
In uscita il 14 aprile per Inside Recordings, l’etichetta di Jackson Browne, Baladista è un ottimo disco, che potrebbe riservare piacevoli sorprese anche per chi è normalmente restio ad avvicinarsi al genere. Sicuramente consigliato a chi ancora non conosce Joel Rafael.
Se ti è piaciuto questo articolo potrebbe interessarti anche:
Joel Rafael, ascolta Old Portland Town