24/04/2013

Johnny Cash: We Are All Men In Black

A Bologna una mostra fotografica dedicata all’Uomo in Nero

ONO Arte Contemporanea presenta Johnny Cash: We Are All Men In Black

Giovedì 9 maggio, dalle ore 18.30 Via Santa Margherita, 10 | Bologna | www.onoarte.com

A 10 anni dalla scomparsa, la mostra raccoglie alcuni degli scatti più significativi di Jim Marshall, fotografo “ufficiale” nonché amico di Johnny Cash. Dopo essersi incontrati a New York nei primi anni Sessanta, iniziano un lungo sodalizio creativo che porterà Jim Marshall a essere l’unico ad avere accesso illimitato al set del Johnny Cash Show.

Sullo sfondo dei violenti anni Sessanta e Settanta americani, in cui lo Stato è impegnato in dure battaglie contro la diffusione dell’uso di alcol e droghe, Cash decide nel 1968 di registrare un intero LP all’interno della Folsom State Prison, in California. Supportato dal produttore Bob Johnston – già conosciuto per aver lavorato con Bob Dylan e Simon & Garfunkel – e con Jim Marshall al seguito, incide l’album entrato negli annali come uno dei suoi più grandi successi. Di questa performance, numerose sono le immagini di Marshall (oltre alla cover dell’album): le sue fotografie rievocano non solo quella performance epocale, ma ci consentono anche di accedere al backstage e assistere a scene che ritraggono Cash e il suo staff in momenti di pausa e di convivialità.

Dopo questo successo, la Columbia Records dà a Johnny Cash il via libera per incidere il suo secondo album dal vivo all’interno di un penitenziario. Questa volta siamo alla San Quentin Prison, e proprio durante questo live Jim Marshall ci restituisce l’immagine – forse la più nota e iconica – del musicista. Dito medio in bella mostra e sguardo dritto in camera, lo scatto è la risposta di Cash all’affermazione di Marshall: «John, let’s do a shot for the warden» (John, scattiamone una per il direttore del carcere).

Tra il 1969 e il 1971, la ABC manda in onda il Johnny Cash Show: nel primo episodio, che risale al 7 giugno, Bob Dylan si esibisce sul palco del Ryman Auditorium di Nashville. Oltre a queste immagini, ci sono anche quelle che ritraggono Johnny con la moglie June Carter e il figlio John Carter Cash, l’unico nato dalla loro unione. Questi scatti sono veri e propri spaccati di vita vissuta in cui, più che l’artista, a emergere è l’uomo, che Jim Marshall sembra riuscire a spogliare attraverso il suo obiettivo.

La mostra si compone di 40 scatti, inediti per l’Italia, ed è accompagnata dal catalogo Pocket CASH by Jim Marshall edito da Chronicle Books.
Qui sotto, qualche immagine in anteprima…

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