26/07/2013

Le ultime session di Elvis

Un cofanetto raccoglie le incisioni effettuate da Presley nel 1973 presso gli studi della Stax. Il crepuscolo del re? La risposta su JAM di luglio/agosto

Peter Guralnick intitola il capitolo della biografia Careless Love relativo al periodo febbraio-ottobre 1973 “In caduta libera” e quello successivo, sino a dicembre 1974, “La vita impersonale”. Un giudizio netto, sull’uomo e sull’artista. La discussione sugli ultimi anni di Elvis Presley tra fan, critici e testimoni più o meno attendibili è, tuttavia, lontana dalla conclusione e l’aura del Re continua ad essere più grande della sua breve vita.

La pubblicazione di Elvis At Stax è l’ennesima occasione per riaprirla. Quelle canzoni che, a detta di molti, Elvis registrò con poco entusiasmo nel luglio 1973 e poi con migliore attitudine cinque mesi dopo, sono la fotografia di un artista senza più stimoli, di un uomo sofferente nel corpo e nella psiche, o costituiscono invece uno dei momenti più fulgidi di una carriera che aveva già attraversato fasi diverse e contraddittorie?

Elvis At Stax, in uscita il 6 agosto, non contiene la risposta definitiva, in grado di mettere d’accordo tutti. Né potrebbe, perché le 55 canzoni che lo compongono, outtake incluse, sono già state pubblicate. Rimesse in fila in un unico progetto, costituiscono però la più vivida testimonianza di quei giorni discussi. Sono la voce del Re catturata nel buio dello studio di registrazione, nella notte di Memphis. A che punto era, allora, la notte di Elvis in quel 1973?

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