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Led Zeppelin, torna al cinema “The Song Remains The Same”
Led Zeppelin: The Song Remains The Same, rimasterizzato per l’occasione, sarà per tre giorni nelle sale
Il 25, il 26 e il 27 marzo sarà nuovamente disponibile nelle sale cinematografiche Led Zeppelin: The Song Remains The Same, il film-concerto del gruppo rimasterizzato per l’occasione.
È il contesto ideale per apprezzare di nuovo la band nel suo periodo d’oro. L’audio al cinema (qui l’elenco delle sale in cui sarà proiettato) rende bene l’idea del gusto blues reso prepontemente rock da quattro forti personalità che si amalgamano facilmente per entrare di diritto nella storia. Le immagini live sono tratte dagli show del 27, 28 e 29 luglio 1973 al Madison Square Garden di New York, tappe conclusive del tour in cui i Led Zeppelin stavano promuovendo Houses Of The Holy, album uscito quell’anno.
Chi ha già visto The Song Remains The Same probabilmente aspetta di nuovo con emozione il momento in cui inizia il live con Rock and Roll per immergersi in un contesto in cui non ci si può non commuovere durante Stairway To Heaven, ascoltando il dialogo tra la voce di Robert Plant e la chitarra di Jimmy Page, non prima di aver ammirato quest’ultimo per l’assolo di No Quarter o con l’archetto sulla chitarra elettrica durante Dazed And Confused; c’è poi il momento in solitaria di John Bonham dietro la batteria durante Moby Dick quasi verso la fine del concerto, a ricordarci che dal punto di vista musicale e non solo si parla di situazioni (ad oggi) irripetibili. Black Dog, Heartbraker, Whole Lotta Love bastano già di per sé come titoli, ma costituiscono una minima parte delle tante godibili sfumature del concerto.
Le critiche che si trascina The Song Remains The Same dal 1976, anno in cui finalmente è uscito per la prima volta, sono senza dubbio influenzate dalle immagini “fantasy” girate per l’occasione, perlopiù improvvisate e utilizzate come riempitivo perché il primo regista ingaggiato per il progetto, l’americano Joe Massot, aveva calcolato male la quantità di pellicola necessaria per le riprese degli show. I Led Zeppelin, il manager del gruppo Peter Grant e il tour manager Richard Cole diventano infatti “attori” in immagini girate nel 1974. Il risultato finale non soddisfa nessuno, Massot viene licenziato e al suo posto viene chiamato l’australiano Peter Clifton. Non furono gli unici problemi di un progetto la cui gestazione fu alquanto travagliata, ma c’erano ovviamente anche tante, forse troppe aspettative.
D’altronde erano pur sempre i leggendari e inarrivabili Led Zeppelin. Basta vedere e ascoltare cosa facevano sul palco.
