06/11/2016

Mamud Band

Il groove consolidato nel nuovo cd live del gruppo afrobeat
Groove sempre. E adesso groove anche live. L’afrobeat della Mamud Band adesso può essere dunque apprezzato con quanto di meglio è stato proposto dal 2011 in poi dal gruppo.
Organico ridotto, ma energia consueta. Sei brani sono presenti nell’album (più due bonus track). E tra questi c’è anche la rilettura di Mattress di Fela Kuti, l’inventore dell’afrobeat al quale la band dedicò il disco d’esordio Opposite People.
 
Divertenti gli sbalzi ritmici di Wasp dove emergono anche i musicisti come singoli, mentre si fanno ascoltare più come gruppo in Tangible Dream e Careful, grazie anche all’aggiunta di Marco “Cisco” Saletti alla voce.
Per il resto, il modo di suonare della Mamud Band trova maggiore giovamento in questo cd live registrato dal vivo al Biko di Milano, luogo nel quale il gruppo ha anche presentato il nuovo lavoro lo scorso primo ottobre. Tutto risulta molto più naturale e raggiunge il culmine quasi nel finale di Latte + con le percussioni di Lorenzo Gasperoni, Sergio Quagliarella e Jacopo Pellegrini. Per il resto va immaginato Marco Motta al sax al centro del palco e tutti gli altri intorno, e cioè Giovanni Venosta alla tastiera, Alberto Turra alla chitarra elettrica e William Nicastro al basso. Da qui l’afrobeat non si riduce a semplice oggetto di studio e di ricerca per la Mamud Band, ma diventa un momento di condivisione dal vivo non solo per gli amanti del genere.
 
Oltre la semplice tradizione e oltre la semplice rivisitazione.
Questo è la Mamud Band.
Groove sempre. E adesso groove (che a maggior ragione invita ad un ascolto) anche live.

 
 

 

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