Un lavoro di recupero importante accostato ad alcuni brani inediti per il 100esimo anniversario della Grande Guerra.
La Prima Guerra Mondiale è infatti ricordata da Massimo Bubola con alcuni pezzi nuovi da lui scritti e arrangiati (Neve Su Neve, Da Caporetto Al Piave, Vita di Trincea, L’Alba Che Verrà), che fungono da collante con altri momenti portati in musica cento anni fa e qui rivisitati (Bombardano Cortina, Sul Ponte Di Perati, Il Testamento Del Capitano, Sui Monti Scarpazi, La Tradotta, Ta Pum).
In questo modo, con Il Testamento Del Capitano, l’artista veneto riprende il discorso di Quel lungo treno, album del 2005.
Nel suo nuovo disco l’autore di grandi successi come Fiume Sand Creek, Don Raffaè e Il Cielo D’Irlanda ritrova il legame con le radici musicali e letterarie del folk di area lombardo-triveneta, riuscendo allo stesso tempo a conferire un suo tocco originale ai singoli brani. È un po’ quello che accade nella title-track qui molto più country o in Bombardano Cortina, in questa versione molto più ballad rispetto a quella tradizionale. In Vita Di Trincea vengono descritti alcuni istanti della guerra con un ritmo ben sostenuto e la voce di Massimo Bubola spicca in una maniera più determinata, in contrasto con l’approccio più sofferto ma fedele al testo di Sul Ponte Di Perati.
E sempre a proposito di voci, Sui Monti Scarpazi viene interpretata da Lucia Miller. Mentre il cd si chiude con Rosso Su Verde e Noi Veniam Dalle Pianure, brani scritti dal cantautore veneto e qui cantati dal coro ANA-Milano diretto dal maestro Massimo Marchesotti, quasi per comprendere come tutto quello studio nasca in realtà da una ricerca basata sulla coralità per divenire poi più cantautorale e accessibile con l’apporto sincero e divertito di Massimo Bubola.
La Tradotta rappresenta forse la sintesi perfetta da questo punto di vista, poiché salvaguarda la tradizione nel racconto dei soldati che si spostano verso il fronte e sconfina in un suono da ballad americana quel tanto che basta per unire idealmente culture diverse e distanti tra loro, ma che rendono il tutto di facile ascolto.
Massimo Bubola: folk singer e singer songwriter, attento ricercatore e cantautore, tradizionale e moderno.
La Prima Guerra Mondiale è infatti ricordata da Massimo Bubola con alcuni pezzi nuovi da lui scritti e arrangiati (Neve Su Neve, Da Caporetto Al Piave, Vita di Trincea, L’Alba Che Verrà), che fungono da collante con altri momenti portati in musica cento anni fa e qui rivisitati (Bombardano Cortina, Sul Ponte Di Perati, Il Testamento Del Capitano, Sui Monti Scarpazi, La Tradotta, Ta Pum).
In questo modo, con Il Testamento Del Capitano, l’artista veneto riprende il discorso di Quel lungo treno, album del 2005.
Nel suo nuovo disco l’autore di grandi successi come Fiume Sand Creek, Don Raffaè e Il Cielo D’Irlanda ritrova il legame con le radici musicali e letterarie del folk di area lombardo-triveneta, riuscendo allo stesso tempo a conferire un suo tocco originale ai singoli brani. È un po’ quello che accade nella title-track qui molto più country o in Bombardano Cortina, in questa versione molto più ballad rispetto a quella tradizionale. In Vita Di Trincea vengono descritti alcuni istanti della guerra con un ritmo ben sostenuto e la voce di Massimo Bubola spicca in una maniera più determinata, in contrasto con l’approccio più sofferto ma fedele al testo di Sul Ponte Di Perati.
E sempre a proposito di voci, Sui Monti Scarpazi viene interpretata da Lucia Miller. Mentre il cd si chiude con Rosso Su Verde e Noi Veniam Dalle Pianure, brani scritti dal cantautore veneto e qui cantati dal coro ANA-Milano diretto dal maestro Massimo Marchesotti, quasi per comprendere come tutto quello studio nasca in realtà da una ricerca basata sulla coralità per divenire poi più cantautorale e accessibile con l’apporto sincero e divertito di Massimo Bubola.
La Tradotta rappresenta forse la sintesi perfetta da questo punto di vista, poiché salvaguarda la tradizione nel racconto dei soldati che si spostano verso il fronte e sconfina in un suono da ballad americana quel tanto che basta per unire idealmente culture diverse e distanti tra loro, ma che rendono il tutto di facile ascolto.
Massimo Bubola: folk singer e singer songwriter, attento ricercatore e cantautore, tradizionale e moderno.