Leggero, vellutato… qui poi musicalmente si spinge più di una volta verso un jazz da intendere come suggestione e non come genere, ma ovviamente non possono mancare pop e rock nelle sue sonorità semplici e anche più definite di così. Tiene umilmente fede al suo stile nel suo nuovo album Charlie Parker Loves Me Max Meazza, singer-songwriter di lungo corso, prima attivo negli anni ’70 con i Pueblo e ormai solista da diversi anni.
Dieci tracce portate a termine con una campagna di crowdfunding su Musicraiser andata a buon fine. Dieci canzoni registrate tra Roma e Milano con alcuni ospiti per particolareggiare lievi sussulti tra composizioni originali e cover che indicano in maniera ancor più decisa le sonorità dell’artista. Proprio a cominciare da queste ultime, She’s A Lover e Solid Air sono due pezzi originariamente scritti da John Martyn; e il secondo, nonché più famoso tra i due, era già stato inciso in precedenza da Meazza, ma rimane necessario per rimarcare la sua devozione nei confronti del chitarrista scozzese.
Il brano che dà il titolo all’album, invece, è già conosciuto per una versione di Rod Stewart e qui si distingue per la chitarra elettrica di Max, il quale preferisce dar voce al newyorkese da anni trapiantato in Canada Marc Jordan, così come l’ugola jazzy di Mark Winkler caratterizza Forward Motion.
La voce degli altri pezzi, quella cioè di Max Meazza, guida bene l’ascoltatore nei soffici meandri delle melodie semplici del disco (e Neon Angel e Too Late For My Heart sono sicuramente esempi calzanti). Sul piano musicale, infine, va notato l’approccio diverso e più rock di Black And White Generation.
La malinconia in stile West Coast è un altro elemento essenziale che completa il quadro di un artista ormai esperto ed eventualmente ancora da scoprire… e che intanto si riconferma.
Dieci tracce portate a termine con una campagna di crowdfunding su Musicraiser andata a buon fine. Dieci canzoni registrate tra Roma e Milano con alcuni ospiti per particolareggiare lievi sussulti tra composizioni originali e cover che indicano in maniera ancor più decisa le sonorità dell’artista. Proprio a cominciare da queste ultime, She’s A Lover e Solid Air sono due pezzi originariamente scritti da John Martyn; e il secondo, nonché più famoso tra i due, era già stato inciso in precedenza da Meazza, ma rimane necessario per rimarcare la sua devozione nei confronti del chitarrista scozzese.
Il brano che dà il titolo all’album, invece, è già conosciuto per una versione di Rod Stewart e qui si distingue per la chitarra elettrica di Max, il quale preferisce dar voce al newyorkese da anni trapiantato in Canada Marc Jordan, così come l’ugola jazzy di Mark Winkler caratterizza Forward Motion.
La voce degli altri pezzi, quella cioè di Max Meazza, guida bene l’ascoltatore nei soffici meandri delle melodie semplici del disco (e Neon Angel e Too Late For My Heart sono sicuramente esempi calzanti). Sul piano musicale, infine, va notato l’approccio diverso e più rock di Black And White Generation.
La malinconia in stile West Coast è un altro elemento essenziale che completa il quadro di un artista ormai esperto ed eventualmente ancora da scoprire… e che intanto si riconferma.