01/02/2025

Paul McCartney: “No all’intelligenza artificiale che deruba gli artisti”

Sir Paul contro l’uso e la regolamentazione dell’intelligenza artificiale con il copyright che vorrebbe farne il Governo britannico con una nuova legge che, se approvata, non tutelerebbe gli autori

 

Mentre Ringo Starr dall’alto dei suoi 84 anni si gode il primo posto nelle classifiche americana e country del Regno Unito col nuovo album Look Up per la sua prima volta in carriera in assoluto e considerando quindi anche i suoi precedenti lavori da solista, sempre “sul fronte Beatles” Paul McCartney si è scagliato duramente contro l’uso e la regolamentazione dell’intelligenza artificiale con il copyright che vorrebbe farne il Governo britannico presieduto dal laburista Keir Starmer. Ci sono tanti passaggi sull’argomento nell’intervista che Sir Paul ha rilasciato alla BBC, dove chiede protezione al governo in merito a una legge in via di approvazione che permetterebbe alle aziende tecnologiche di addestrare i modelli di intelligenza artificiale con materiali protetti da copyright, musica compresa, salvo espresso rifiuto manifestato dagli autori. “Ci sono ragazzi e ragazze che potrebbero scrivere una canzone meravigliosa, ma senza esserne riconosciuti come proprietari – ha dichiarato McCartney. – Chiunque potrebbe semplicemente appropriarsene. La verità è che quei guadagni andranno comunque a qualcuno: quando le canzoni create dall’intelligenza artificiale arriveranno sulle piattaforme di streaming, qualcun altro incasserà i profitti. E quella persona dovrebbe essere il creatore originale del brano, non una Big Tech. Qualcuno verrà pagato: perché non il giovane che ha composto Yesterday?”. Sir Paul ha poi aggiunto: “Se state introducendo una legge, assicuratevi di salvaguardare i pensatori creativi e gli artisti, altrimenti rischiate di perderli. Se esiste un governo, è sua responsabilità – ne sono convinto – proteggere i giovani e migliorare il sistema in modo che funzioni per loro. Così potranno avere una carriera e rendere il mondo migliore con la loro arte straordinaria”.

McCartney non è contrario in senso assoluto all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, dal momento che insieme a Ringo Starr ne ha fatto ricorso per l’ultima canzone dei Beatles uscita a novembre 2023, Now And Then. In quel caso, però, l’intelligenza artificiale era servita a isolare la traccia vocale di John Lennon e a ripulirla in modo da poterla utilizzare per la registrazione degli altri strumenti e delle altre voci da parte di Paul McCartney, Ringo Starr e George Harrison, anche se di quest’ultimo sono state riprese le tracce di chitarra acustica ed elettrica, risalenti al primo tentativo di ultimare il brano nel 1995.

Nonostante il ministro delle Finanze Rachel Reeves abbia dichiarato di voler sostenere gli artisti e di voler quindi salvaguardare il rispetto dei diritti d’autore, anche Elton John si è schierato contro questa legge sul diritto d’autore in un’intervista al Sunday Times: “La comunità dei musicisti la rifiuta categoricamente. È una mossa che ridurrebbe e metterebbe in pericolo ancora di più i guadagni dei giovani artisti. È sempre più difficile sostenere economicamente la carriera di un artista emergente, soprattutto per i costi sempre più alti dei tour, è necessaria una normativa che protegga il diritto d’autore al massimo, in modo da far guadagnare il giusto agli artisti per la loro musica. Se non dovesse succedere, la posizione dell’Inghilterra nel mondo della musica sarebbe in serio pericolo. Il futuro creativo della musica dipende da questo”.

Paul McCartney

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