Emerson, Lake & Palmer

16 febbraio 1974 – Emerson, Lake & Palmer nudi e osceni

Keith Emerson, Greg Lake & Carl Palmer stanno facendo il bagno nudi nella piscina del loro hotel… ma lì, dove si trovano, non si può e…

 

Oggi, 16 febbraio 1974

Salt Lake City, Utah; nella piscina del loro hotel nella capitale dello stato più mormone e puritano d’America, Keith Emerson, Greg Lake e Carl Palmer stanno tranquillamente facendo il bagno. Hanno però deciso di togliersi gli slip: perché a loro va così e perché gli piace nuotare nudi.

Sono uno dei gruppi rock più acclamati del mondo. Per la band che aveva esordito sul palco del Festival dell’isola di Wight nell’agosto del 1970 è davvero un momento d’oro. I loro dischi vendono a tonnellate e il tour americano sta andando a gonfie vele. Un paio di mesi dopo, alla prima edizione del California Jam Festival ELP saranno gli headliner e suoneranno per ultimi, dopo i Deep Purple.

E dunque, una piccola trasgressione da rockstar ogni tanto ci sta, no?

Purtroppo no, o almeno non qui, nello stato dello Utah.

Alcuni clienti chiamano la polizia e per le tre superstar inglesi scatta immediatamente l’arresto. Il guaio, però, si risolve presto e svanisce come una bolla di sapone: una piccola multa (75 dollari a testa) e poi tutti di nuovo in libertà.

Di lì a poco, Emerson, Lake & Palmer portano il loro progressive rock, aggressivo ma anche pieno di sviluppi melodici (eccezionale mélange di rock, classica e jazz) sui principali palchi americani.

Tra suite imperiose e stacchi proverbiali, nel repertorio di ELP c’è spazio anche per ballad suadenti come Lucky Man; Greg Lake scrive il pezzo quando ha 12 anni ma che decide di rispolverare in studio quando si cerca nuovo materiale per completare il primo. Il leggendario assolo di Moog di Keith Emerson viene registrato a sua insaputa; il tastierista sta infatti improvvisando sulle note della canzone ignaro che i nastri stiano girando.

 

15 febbraio 1981 – Mike Bloomfield, overdose di blues

San Francisco, California; all’interno della sua automobile viene rinvenuto il corpo senza vita di Mike Bloomfield

14 febbraio 1961 – I Platters sfidano la loro etichetta

Chicago, Illinois; il gruppo vocale dei Platters sporge denuncia nei confronti della propria casa discografica, la Mercury Records

Lynyrd Skynyrd - profanazione tombe

13 febbraio 1982 – Lynyrd Skynyrd e la profanazione delle tombe

Alcuni episodi di profanazione delle tombe di alcuni membri dei Lynyrd Skynyrd, vittime di un incidente aereo… ma perché ci sono stati questi atti di sciacallaggio?

 

Oggi, 13 febbraio 1982

Orange Park, Florida; nel Jacksonville Memorial Gardens, il cimitero della cittadina della contea di Clay a Nord dello Stato, ci sono le tombe di Ronnie Van Zant e Steve Gaines, i due sfortunati musicisti della rock band sudista Lynyrd Skynyrd morti in un tragico incidente aereo il 20 ottobre 1977.

Oggi, però, la tomba di Van Zant appare diversa: la grossa lapide di marmo bianco, dal peso di 150 chili è sparita.

Verrà ritrovata due settimane dopo dalla polizia sul letto di un fiume in secca.

Il mistero non viene però risolto e così i profanatori di tombe rock non demordono. Il 29 giugno del 2000 entrambi i mausolei sono oggetto di sciacallaggio: il sacchetto contenente le ceneri di Steve Gaines viene aperto e i resti sparsi intorno alla tomba. Mentre, dopo aver aperto la cassa di Van Zant, i vandali decidono di non trafugarne il corpo. C’è chi dice che volessero semplicemente controllare la veridicità di una delle grandi leggende del rock. E cioè quella che sostiene che Ronnie indossasse, a mo’ di maledizione, una maglietta di Neil Young (di cui si diceva fosse nemico giurato in seguito ai testi delle canzoni Southern Man e Alabama, offensivi dell’orgoglio della gente del sud). Dopo questo episodio, le lapidi di entrambi vengono ricostruite anche se il corpo di Ronnie Van Zant è stato trasportato nella tomba dei genitori al Riverside Memorial Park nella natia Jacksonville.

Il giorno dei funerali di Ronnie, di fronte al feretro coperto di rose rosse all’interno del quale erano stati messi la sua canna da pesca e il cappello nero che indossava sempre durante i concerti, 150 amici tra i quali Charlie Daniels cantano una commossa versione di Amazing Grace.

Padre David Evans chiude l’eulogia funebre dicendo: “Ronnie è vivo.

In Paradiso c’è la sua anima e, qui, sulla Terra la sua musica”.

Doors, uso illecito del nome

12 febbraio 2003 – I Doors e l’uso illecito del nome

La denuncia dell’ex batterista dei Doors John Densmore nei confronti di Ray Manzarek e Robbie Krieger per l’uso illecito del nome della band capitanata da Jim Morrison

 

Oggi, 12 febbraio 2003

Los Angeles; l’ex batterista dei Doors John Densmore sporge denuncia nei confronti di Ray Manzarek e Robbie Krieger, gli altri due membri fondatori della leggendaria band californiana capitanata da Jim Morrison.

Tre i capi d’imputazione: inadempienza contrattuale, violazione nell’uso del marchio, concorrenza sleale. Manzarek e Krieger, senza interpellare Densmore, avevano dato vita a una nuova line up dei Doors con l’ex cantante dei Cult (Ian Astbury) alla voce e Stewart Copeland dei Police alla batteria.

A John, evidentemente, la cosa non era andata giù.

Non solo: Densmore è convinto che non si possa e non si debba utilizzare il nome The Doors dopo la morte di Jim Morrison. Così, quando la band di Manzarek e Krieger appare come ospite nel celebre show tv di Jay Leno presentata come The Doors (con il logo originale…), va all’attacco per quello che secondo lui è un uso illecito del nome The Doors.

A poco serve che Manzarek e Krieger modifichino leggermente il tiro facendosi chiamare “The Doors of 21st Century”. La denuncia, ormai, è scattata.

I guai non finiscono qui.

Stewart Copeland, poco prima del tour con Manzarek e Krieger, si rompe un braccio ed è costretto a dare forfait. Gli altri se ne fregano e lo sostituiscono senza cancellare le date. Infuriato, anche Copeland li denuncia.

La gigantesca lite si conclude il 22 agosto del 2008 quando la suprema corte della California decide che Manzarek e Krieger non potevano utilizzare il nome The Doors e l’immagine di Jim Morrison per promuovere i loro concerti.

E sono costretti a risarcire per 5 milioni di dollari sia Densmore che gli eredi di Jim Morrison.

11 febbraio 1967 – Il fenomeno Monkees

Los Angeles, California; al primo posto delle classifiche americane schizza “More Of The Monkees”, secondo album del quartetto “teen-age pop” per eccellenza

Patti Smith

10 febbraio 1973 – La prima volta di Patti Smith

Prima volta per Patti Smith che fa il suo esordio come poetessa a New York City, nella chiesa sconsacrata di St. Mark, in piena Manhattan

 

Oggi, 10 febbraio 1973

New York City; nella chiesa sconsacrata di St. Mark, in piena Manhattan, fa il suo esordio la nuova stella della poesia rock della Grande Mela.

In realtà, lei è nata a Chicago ma se lo sono già dimenticato tutti.

Sì, perché Patricia Lee Smith, ancor prima di diventare Patti Smith, è ormai a tutti gli effetti una newyorkese d.o.c.

Grazie ai buoni uffici del suo amico Bob Neuwirth, conosciuto ai tempi del Chelsea Hotel, stasera il St. Mark è pieno zeppo e tutta l’elite della New York off Broadway è lì per lei.

Patti sta vivendo un’infuocata love story con Sam Shepard e sta facendo un po’ di esperienza nel teatro sperimentale.

Ma questa sera è qui per leggere i suoi testi: poesie crude, piene di rabbia e d’amore, di calma e di tensione, che sanno essere calde come il fuoco ardente o gelide come la lama di un coltello. Accanto a lei, un chitarrista acustico (Lenny Kaye) conosciuto mentre faceva la commessa in libreria. La performance lascia tutti i presenti a bocca aperta.

Eppure, dovranno passare altri quattro anni prima che John Cale, la leggenda rock dei Velvet Underground, produrrà Horses, album di debutto di colei che passerà alla storia come la “grande sacerdotessa del rock”.

21 dicembre 1940 - Nasce Frank Zappa

9 febbraio 1983 – Frank Zappa si dà alla classica

San Francisco, California; al War Memorial Opera House, Frank Zappa corona un suo vecchio sogno legato alla musica classica

 

Oggi, 9 febbraio 1983

San Francisco, California; al War Memorial Opera House, Frank Zappa corona un suo vecchio sogno: quello di condurre un’orchestra sinfonica.

Sceglie due composizioni del suo autore preferito, Edgar Varèse (musicista italo-francese naturalizzato americano) e una di Anton Webern.

Vestito di tutto punto, con un elegantissimo frac, l’eccentrico rocker di Baltimora incanta la platea della Opera House.

Non è la sua prima divagazione in area colta: Zappa, che non ha mai fatto mistero della sua propensione per i compositori di musica contemporanea, ha sviluppato collaborazioni con vari personaggi, da Pierre Boulez a Kent Nagano, e ha in mente una sua propria opera (The Yellow Shark) che riuscirà a rappresentare nel 1993 pochi mesi prima della sua prematura scomparsa.

Ma il suo gusto e la sua sensibilità per la musica colta emergono in molte tracce dei suoi album maggiormente considerati dalla critica e dai suoi fan.

Quali, per esempio, gli sperimentali Waka Jawaka e The Grand Wazoo, rispettivamente del 1972 e 73, anni in cui Zappa era costretto su una sedia a rotelle per via di una caduta provocata da un fan troppo entusiasta che lo aveva fatto cadere dal palco.

Proprio da The Grand Wazoo è tratta la luminosissima perla Cletus Awreetus Awrightus, che è anche il nome dello strampalato personaggio che appare sulla copertina di questo eccezionale concept album a cavallo tra jazz, classica e prog rock che sdogana il nome di Frank Zappa anche tra i cultori di musica colta.

Ma che potrebbe piacere anche ai piccoli: come fosse la colonna sonora di un cartoon della Disney…

8 febbraio 1973 – You’re So Vain…

James Taylor e sua moglie Carly Simon stanno festeggiando il disco d’oro che Carly ha ottenuto con il brano “You’re So Vain”

Led Zeppelin classifiche

7 febbraio 1970 – Led Zeppelin al top delle classifiche

Londra; per la prima volta, al numero uno delle classifiche inglesi, salgono i Led Zeppelin

 

Oggi, 7 febbraio 1970

Londra; per la prima volta, al numero uno delle classifiche inglesi, salgono i Led Zeppelin. La formidabile rock band guidata da Jimmy Page e Robert Plant ha esordito un anno prima ottenendo consenso totale ma è questo secondo album a lanciarli definitivamente nell’olimpo del rock.

La canzone più famosa del disco si chiama Whole Lotta Love che peraltro, negli Stati Uniti, è l’unico 45 giri dei Led Zeppelin a entrare in classifica.

Basata su un poderoso riff di chitarra e su un testo preso, per così dire, a prestito da You Need Loving degli Small Faces, Whole Lotta Love vede Jimmy Page nelle vesti di produttore artistico.

“Era bravissimo”, ha ricordato di lui il bassista della band, John Paul Jones, “usava piccoli amplificatori per la sua chitarra ma li sapeva microfonare in modo eccellente. La sua trovata dell’eco che anticipa il canto di Plant, poi, è stata geniale …”.

Già, il backward echo nell’intermezzo del brano entra nella storia del rock così come quella divagazione psichedelica che segue, frutto della creatività di Page e dell’abilità tecnica di Eddie Kramer, formidabile fonico già al fianco di Jimi Hendrix.

Il bluesman chicagoano Willie Dixon denuncia però i Led Zeppelin sostenendo che Whole Lotta Love è un plagio del suo brano You Need Love.

La band acconsente alle richieste di Dixon il quale, con il denaro intascato dal patteggiamento, dà vita a un programma sociale per mettere a disposizione gratuitamente strumenti musicali per ragazzini indigenti.

 

6 febbraio 1990 – Billy Idol e lo stop mancato

Los Angeles, California; il punk rocker platinato Billy Idol sta guidando la sua Harley Davidson lungo il Sunset Boulevard. Non si accorge di un segnale di stop e un’auto…

5 febbraio 1968 – Spin Doctors: la favola di Chris Barron

Honolulu, Hawaii. Nasce Chris Barron, frontman degli Spin Doctors

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