Jeff Pevar e David Crosby

Jeff Pevar, il grande chitarrista ricorda il suo amico David Crosby

Jeff Pevar si racconta a Jam TV e si sofferma sul suo speciale rapporto con David Crosby, a cominciare dal loro primo incontro

 

Qualche anno fa era già stato ospite nei nostri studi e stavolta abbiamo raggiunto Jeff Pevar pochi giorni dopo la scomparsa di David Crosby, avvenuta lo scorso 18 gennaio. Il grande chitarrista americano ci ha parlato allora del primo incontro con quella che per lui era un’autentica leggenda, prima di diventare suo amico e di condividere insieme tante esperienze professionali in studio e sui palchi di tutto il mondo.

 

In quel periodo Jeff Pevar era infatti in tour con Marc Cohn, quando quest’ultimo aveva avuto l’opportunità di aprire i live di Crosby, Stills & Nash. Quando si accorge che durante il soundcheck sta per fare il suo ingresso sul palco anche David Crosby, inizia a suonare Triad, come per fargli notare di averlo visto; e ovviamente Crosby si voltò.

 

Tante sono state le esperienze insieme per Jeff Pevar e David Crosby, compresa quella dei CPR, il gruppo che avevano formato i due insieme al figlio di Crosby, James Raymond.

 

Alla fine della nostra intervista Jeff Pevar fa anche ascoltare l’ultimo commovente messaggio vocale che gli aveva mandato Crosby alcuni mesi prima che ci lasciasse…

Bob Dylan - Shadow Kingdom

Bob Dylan, in arrivo a giugno 2023 “Shadow Kingdom”

Shadow Kingdom è l’album del concerto in streaming del 2021 di Bob Dylan che sarà pubblicato a giugno (in versione album e film)

 

Era luglio 2021 e durante la pandemia da Covid-19 Bob Dylan aveva reso disponibile su Veeps per sole 48 ore Shadow Kingdom, concerto in streaming e tappa “digitale” del Never Ending Tour. Per l’occasione lo stesso Dylan era accompagnato da un nuovo gruppo composto da Alex Burke, Janie Cowan, Joshua Crumbly, Shahzad Ismaily e Buck Meek e si è esibito in un locale immaginario, il Bon Bon Club di Marsiglia, in Francia.

Shadow Kingdom adesso uscirà in versione album il 2 giugno e in versione film, disponibile in noleggio e in download, il 6 giugno. L’album include 14 brani ed è già disponibile il primo singolo estratto, la versione live di Watching The River Flow:

 

 

Qui di seguito, infine, la tracklist di Shadow Kingdom:

  • When I Paint My Masterpiece
  • Most Likely You Go Your Way (And I’ll Go Mine)
  • Queen Jane Approximately
  • I’ll Be Your Baby Tonight
  • Just Like Tom Thumb’s Blues
  • Tombstone Blues
  • To Be Alone With You
  • What Was It You Wanted
  • Forever Young
  • Pledging My Time
  • The Wicked Messenger
  • Watching the River Flow
  • It’s All Over Now, Baby Blue
  • Sierra’s Theme
Paul Simon - Seven Psalms

Paul Simon, a maggio 2023 esce il nuovo album “Seven Psalms”

Seven Psalms è la nuova opera musicale (composizione di 33 minuti e sette movimenti) che sta per pubblicare Paul Simon

 

Paul Simon ha annunciato l’uscita della sua attesissima opera musicale Seven Psalms.
Destinata a essere ascoltata come un’unica traccia, la composizione di 33 minuti e sette movimenti trascende il concetto di “album” e sarà pubblicata integralmente su vinile, CD e su tutte le piattaforme digitali il 19 maggio.

Registrato interamente con strumenti acustici ed eseguito prevalentemente da Paul, Seven Psalms mette in mostra l’abilità di Simon al suo meglio e in modo accattivante, semplicemente con la sua voce e la sua chitarra.
È un lavoro straordinario, intricato e stratificato, che stabilisce un paesaggio sonoro coinvolgente e meditativo, quasi come un inno, con i testi di Paul che forniscono il centro gravitazionale per le costellazioni sonore tessute dalle corde della chitarra e da altri strumenti acustici – compresi gli elementi corali dell’apprezzato gruppo vocale britannico VOCES8 e una splendida apparizione vocale di Edie Brickell.

 

Qui di seguito si può vedere il trailer dell’album:

 

 

Fedele all’origine dei salmi come inni destinati a essere cantati piuttosto che pronunciati, Seven Psalms risale alla genesi stessa della musica popolare: I Salmi di Re Davide. Il risultato è un’esperienza musicale tranquilla ed emozionante, che svela una ricchezza di dettagli delicati a ogni ascolto. Seven Psalms è un passo avanti rispetto a tutto ciò che Simon ha pubblicato in precedenza.
Il tono del disco è completato dall’artwork, che presenta un estratto ravvicinato di Two Owls del celebre paesaggista Thomas Moran.

Prodotto da Paul Simon e Kyle Crusham, Seven Psalms è un’unica suite musicale composta dai seguenti sette movimenti collegati tra loro:
1. The Lord
2. Love Is Like A Braid
3. My Professional Opinion
4. Your Forgiveness
5. Trail of Volcanoes
6. The Sacred Harp
7. Wait

Ryuichi Sakamoto - David Bowie

Ryūichi Sakamoto e David Bowie (ricordando il compositore giapponese)

Un mese da attori sullo stesso set per Ryūichi Sakamoto e David Bowie. I due avrebbero potuto collaborare anche alla colonna sonora, ma…

 

Aveva 71 anni Ryūichi Sakamoto, il grande compositore giapponese vincitore, insieme a David Byrne e Cong Su, dell’Oscar nel 1987 per la migliore colonna sonora de L’Ultimo Imperatore, film di Bernardo Bertolucci. La sua scomparsa a causa di un tumore è avvenuta lo scorso 28 marzo, ma la notizia è stata comunicata solo il 2 aprile.

Il compositore ha anche recitato in alcuni film, primo dei quali, per cui firmerà anche per la prima volta una colonna sonora, è Merry Christmas, Mr. Lawrence, in Italia conosciuto come Furyo. La doppia esperienza arriva dopo gli anni ’70, quelli in cui fonda la Yellow Magic Orchestra, e dopo alcuni album come solista nei primissimi anni ’80. Siamo infatti nel 1983 e nell’occasione Ryūichi Sakamoto incontra anche David Bowie. I due si sono visti tutti i giorni per un mese su una piccolissima isola nell’Oceano Pacifico meridionale dove il film è stato girato e, oltre a condividere il set in qualità di attori, avrebbero potuto anche lavorare insieme per la colonna sonora, ma poi non se ne fece più nulla.

Sakamoto era infatti concentrato sulla recitazione, così come Bowie: da lì anche l’esitazione del compositore giapponese nel chiedere all’ex Ziggy Stardust di collaborare alla musica per il film. Sarà poi David Sylvian, grande amico di Sakamoto e in quel momento ex leader del da poco scioltosi gruppo dei Japan, a interpretare la versione cantata del tema principale della colonna sonora, Forbidden Colours:

 

 

Sakamoto ha dichiarato successivamente di essere rimasto dispiaciuto per non aver più richiamato David Bowie, nonostante si siano trovati entrambi a vivere a New York. Di quel film rimane l’amore proibito tra i due, il capitano Yonoi interpretato da Sakamoto, a capo di un campo di prigionia giapponese nel 1942, e il prigioniero neozelandese Jack Celliers, ruolo ricoperto da Bowie.

So long, Ryūichi…

Renzo Chiesa - libro e mostra

Renzo Chiesa, dalle sue foto in mostra a Milano al libro “Cinquanta”

Un libro che raccoglie cinquant’anni di sue foto storiche e una mostra tuttora visitabile a Milano, come ci racconta lo stesso Renzo Chiesa

 

Fino al 15 aprile 2023 alla Galleria Nuages di Milano è possibile visitare Renzo Chiesa | A shot of love, una mostra che racchiude una selezione di scatti realizzati dal fotografo nel corso della sua carriera. Tutto nasce da Cinquanta – 50 anni di ritratti della mia musica (Vololibero, 2022), libro in cui lo stesso Renzo Chiesa ha messo insieme oltre 200 sue foto che ritraggono artisti e gruppi italiani e internazionali, immortalati in posa o durante alcuni live. Ma è proprio il fotografo che ci parla direttamente sia della mostra che del libro.

 

In Cinquanta gli scatti presenti vanno dal 1967 fino al 2017. La prima foto è quella di Adriano Celentano sul palco del Teatro Smeraldo di Milano, poi ovviamente sarebbero arrivate quelle di altri grandi del jazz e del rock, da Miles Davis a Jimi Hendrix, ai Rolling Stones e a tanti altri.

Renzo Chiesa racconta all’interno del suo libro anche attraverso suoi ricordi personali o di chi è stato fotografato il contesto o come sono nati quegli scatti.

Ampio spazio di Cinquanta è dedicato poi al concerto del 14 giugno 1979 all’Arena Civica di Milano in onore di Demetrio Stratos, evento che era stato organizzato per raccogliere fondi mentre era ricoverato a New York per un male incurabile e che diventò un grande live per ricordarlo, visto che purtroppo morì il giorno prima.

Al di là del successo che ha avuto la foto scattata a Lucio Dalla e alla quale ovviamente è molto legato, ci sono anche altri scatti di cui è orgoglioso lo stesso Renzo Chiesa e ne cita uno in particolare proprio a fine intervista…

Il 13 aprile 2023 alle 18:00, presso la Galleria Nuages di Milano ci sarà un incontro con Renzo Chiesa intervistato da Giorgio Terruzzi e in cui interverranno Ricky Gianco, Massimo Germini e Paolo Marrone.

Franco Mussida - Il viaggio della musica e il pianeta di Iòtu, la chitarra baritona e il live immersivo

Franco Mussida – Il nuovo album, la chitarra baritona e il live immersivo

Abbiamo incontrato di nuovo Franco Mussida per parlare dell’album Il Pianeta della Musica e il viaggio di Iòtu, della sua chitarra baritona e del suo nuovo live immersivo

 

Avevamo già incontrato Franco Mussida in occasione dell’uscita del suo nuovo album Il Pianeta della Musica e il viaggio di Iòtu. Lo abbiamo rivisto per approfondire alcuni aspetti di questa fatica discografica e ci ha spiegato perché sia così orgoglioso di questo suo nuovo lavoro, ci ha raccontato anche il percorso di nascita di uno strumento eccezionale, la sua chitarra baritona e di cosa rappresentino per lui la chitarra, strumento di una vita, e la musica.

Ci incuriosiva molto il concetto di democrazia solidale e Franco Mussida ce lo ha raccontato così, inoltre, parafrasando il grande Giorgio Gaber, gli abbiamo chiesto, se in definitiva, traendo le conclusioni la sua generazione abbia vinto o perso.

In chiusura, ci ha spiegato a che punto sia del suo viaggio artistico, di come immagini il futuro e di come sarà il pianeta della musica sul palco.

 

Da oggi, mercoledì 5 aprile, è inoltre disponibile sulle piattaforme streaming e in digital download È tutto vero, brano estratto sempre dal nuovo album di Franco Mussida, Il Pianeta della Musica e il viaggio di Iòtu, che sarà presentato dal vivo il 14 aprile all’Auditorium San Fedele di Milano (Via Ulrico Hoepli, 3/b – ore 21.00) (i biglietti sono in vendita qui).

Il concerto, promosso da Barley Arts, segna l’inizio della nuova fase artistica del musicista che, oltre a far vivere sul palco il viaggio di Iòtu nel mondo interiore, assegna al tema del suono un ruolo centrale. L’altissima qualità sonora dell’impianto di diffusione Acusmonium dell’Auditorium San Fedele si sposa perfettamente con questo particolare progetto, offrendo agli ascoltatori una speciale esperienza di immersività, che si ritroveranno così a vivere una dimensione sonora più profonda in cui i suoni provengono da ogni lato e non soltanto dal fronte palco.

In scaletta, oltre alle tredici composizioni contenute nel disco, offre momenti musicali inediti, che completano il Viaggio, improvvisazioni e atmosfere da vivere intensamente con il pubblico in sala.

Sul palco con la chitarra e la voce di Franco Mussida ci saranno sei giovani musicisti, scelti in base a qualità espressive, timbriche e ritmico armoniche: Giulia Lazzerini, Marta Bonato, Marina Ferrazzo (voci), Eveline Lucchini (basso), Alessandro “Pacho” Rossi (percussioni) e Alessandro Spoldi (tastiere).

Franco Mussida: dall’album “Il Pianeta della Musica e il viaggio di Iòtu”, alla sua chitarra baritona, fino al suo nuovo live immersivo.

Lucinda Williams - Foto di Danny Clinch
Danny Clinch photographing Lucinda Williams for Tom Overby on August 15th, 2022 in New York City.

Lucinda Williams, nuovo singolo con Bruce Springsteen e Patti Scialfa

Si intitola New York Comeback il nuovo singolo di Lucinda Williams insieme a Bruce Springsteen e Patti Scialfa. Il brano anticipa il nuovo album in uscita il prossimo 30 giugno

 

Nuovo singolo per Lucinda Williams in compagnia di Bruce Springsteen e Patti Scialfa. Il nuovo brano si intitola New York Comeback e anticipa il nuovo album Stories From A Rock N Roll Heart, in uscita il prossimo 30 giugno per Highway 20 Records e Thirty Tigers:

 

 

Sono addirittura due i brani che Lucinda Williams, Bruce Springsteen e Patti Scialfa hanno registrato insieme per l’album, al quale hanno partecipato anche Jeremy Ivey, Jesse Malin, Buddy Miller, Angel Olsen, Margo Price, Tommy Stinson e molti altri.

 

Oltre al nuovo album, Lucinda Williams è in procinto di pubblicare la sua biografia ufficiale Don’t Tell Anybody The Secrets I Told You (in uscita negli States il prossimo 23 aprile).

 

Gli ultimi due anni sono stati impegnativi per Lucinda Williams. Nel 2020 un tornado ha danneggiato la sua casa a Nashville, seguito due settimane dopo dall’inizio del blocco COVID. Pochi mesi dopo la Williams ha subito un ictus che ha compromesso alcune delle sue capacità motorie, costringendola a imparare di nuovo a camminare e togliendole la capacità di suonare la chitarra.

 

Lucinda Williams è in ottima forma, come si sente sul singolo ‘New York Comeback’, registrato in compagnia di Bruce Springsteen e Patti Scialfa e scritto insieme a Tom Overby e Jesse Malin. L’album è stato prodotto da Lucinda stessa insieme a Tom Overby e Ray Kennedy, oltre a Springsteen e consorte vanta i featuring di ospiti del livello di Jeremy Ivey, Jesse Malin, Buddy Miller, Angel Olsen, Margo Price e Tommy Stinson.

La carriera della Williams è iniziata oltre 40 anni fa e lei ha sempre scritto le sue canzoni usando la chitarra, mentre ora a causa di un male ha dovuto modificare il suo processo di scrittura e fare affidamento su coloro che le erano vicini per aiutarla a realizzare la sua visione.

I 10 brani di ‘Stories From A Rock N Roll Heart’ testimoniano la forza d’animo e la perseveranza di Lucinda Williams nel continuare a fare musica anche nelle avversità.

Bob Dylan mostra Roma

Bob Dylan – “Retrospectum”, la mostra al MAXXI di Roma

Fino al 30 aprile una mostra con i disegni, i dipinti, le sculture e anche “qualcosa di musicale” per comprendere una volta di più la personalità di Bob Dylan al MAXXI di Roma

 

Siamo stati al MAXXI di Roma per vedere Retrospectum, una mostra di e su Bob Dylan, per analizzare ulteriormente il suo genio attraverso i suoi quadri, le sue sculture e non solo. Retrospectum sarà visitabile fino al prossimo 30 aprile. Per maggiori informazioni: https://www.maxxi.art/events/bob-dylan-retrospectrum/

 

All’interno della mostra sono presenti anche alcuni video di cui vi parliamo approfonditamente, compreso il proto-videoclip di Subterranean Homesick Blues con Bob Dylan che fa scorrere i cartelli con il testo del brano per la regia di D. A. Pennebaker che ha documentato il tutto nel documentario Dont Look Back.

Non va trascurato l’impatto di una personalità del genere, inoltre, considerando il Premio Nobel per la Letteratura che ha ricevuto nel 2016. Retrospectum potrebbe essere considerato infine un buon viatico per le date in Italia di Bob Dylan in programma quest’estate. È un tour questo in cui non è consentito l’uso del cellulare come abbiamo avuto modo di parlarne già qualche settimana fa. Date live tutte da godere insomma, come quando non avevamo a disposizione certa tecnologia.

 

Jason Isbell and the 400 Unit - Foto di Danny Clinch

Jason Isbell, nuovo album, documentario e film di Martin Scorsese

Nuovo album per Jason Isbell, anticipato dal secondo singolo e da un documentario, mentre a ottobre sarà nel nuovo film di Martin Scorsese

 

Middle of the Morning è il secondo singolo estratto da Weathervanes, nuovo album di Jason Isbell and the 400 Unit, in uscita il prossimo 9 giugno (Southeastern / Thirty Tigers):

 

 

Jason Isbell è protagonista anche in un film documentario che sarà disponibile dal 7 aprile su HBO Max e i suoi principali partner internazionali. Jason Isbell: Running with Our Eyes Closed, questo il titolo del docufilm, è stato realizzato durante le session di registrazione del nuovo album e analizza la carriera passata, il presente e il futuro di uno dei più grandi artisti americani contemporanei. Qui di seguito è possibile vedere il trailer:

 

 

Weathervanes, anticipato il mese scorso dal primo singolo Death Wish, è stato registrato a Nashville, presso i Blackbird Studio con la band di Jason Isbell, the 400 Unit, composta da Derry deBorja, Chad Gamble, Jimbo Hart e Sadler, oltre alle partecipazioni della compagna Amanda Shires, di Mickey Raphael, della coppia di produttori e musicisti Sylvia Massy & Ian Rickard e di Morgan O’Shaughnessey.
Il nuovo album è atteso nei negozi a tre anni di distanza da Reunions, continuando sulla scia dei grandi album che il celebre cantautore dell’Alabama ha pubblicato negli ultimi anni e nel corso della sua lunga carriera. Il disco è stato prodotto da Jason Isbell stesso e parla di problemi contemporanei come il controllo delle armi e i diritti civili delle donne.

 

Jason Isbell - Weathervanes

 

Tra l’uscita del nuovo album e di Reunions Jason Isbell aveva pubblicato un personale tributo alla vittoria di Joe Biden nello stato della Georgia, l’album di cover Georgia Blue, con re-interpretazioni di classici di star locali come R.E.M., The Allman Brothers e Precious Bryant.

 

Jason Isbell è uno dei principali autori dell’americana contemporanea, capace di unire rock e tradizione country e dargli un futuro all’interno del panorama internazionale. Gli ultimi album di Jason Isbell, sia come solista che con la 400 Unit band, sono entrati nelle classifiche dei dischi più venduti di tutto il mondo e i suoi tour hanno registrato il tutto esaurito nei teatri e nelle arene di states e Europa.

 

Jason Isbell, infine, sarà presente nel nuovo film di Martin Scorsese Killers of the Flower Moon in uscita il 6 ottobre per APPLE TV+, in compagnia degli amici musicisti Jack White e Sturgill Simpson e di grandi attori come Robert De Niro e Leonardo Di Caprio.

 

Album e documentario e poi film di Scorsese, dunque, per Jason Isbell.

 

 

Cream - Strange Brew

Cream, “Strange Brew” – Una canzone riferita a una donna o… ?

La storia di Strange Brew dei Cream, il supergruppo formato da Ginger Baker, Jack Bruce ed Eric Clapton: la canzone si riferisce a una donna o a una droga pesante?

 

New York, marzo del 1967

Murray Kaufman ha 45 anni, ma ha già fatto il triplo di cose cui un essere umano può aspirare in tutta una vita. Bimbo prodigio, è apparso in diversi film, ha suonato dal vivo la colonna sonora di pellicole del cinema muto, aiutato i negozianti di dischi a vendere spartiti prima di diventare un dj radiofonico con il soprannome di Murray The K. Negli anni ’50 ha promosso il rock ‘n’ roll e nei ’60, quando i Beatles invasero l’America, si era autonominato “quinto Beatle”, e quando Bob Dylan aveva deciso di infilare il jack nell’amplificatore lui, contro il parere dei puristi, l’aveva presentato come: “Non è folk, non è rock, è una cosa nuova chiamata Dylan”.

Dopo aver condotto show radiofonici e televisivi, Murray The K organizza uno show a New York chiamato Music in the Fifth Dimension. Qui, si esibiscono per la prima volta negli Usa il supertrio formato da Ginger Baker, Jack Bruce e Eric Clapton: i Cream.

E proprio in quello show i Cream mettono a punto una canzone destinata a diventare uno dei loro grandi cavalli di battaglia. Basato su un blues, Lawdy Mama, che la band suonava di frequente, il brano rinasce grazie al testo scritto da Felix Pappalardi, produttore dei Cream, e da sua moglie Gail. Clapton partecipa alla stesura, all’arrangiamento ed è la voce solista.

Sperimentato con successo nello show di Murray The K, quel brano, intitolato Strange Brew, viene registrato dai Cream nei giorni seguenti proprio a NYC e aprirà l’album Disraeli Gears. La canzone può essere letta come riferita a una donna o a una droga pesante: entrambe, infatti, possono uccidere l’io del protagonista.

Gail Collins, nel 1983, ucciderà fisicamente il marito Felix Pappalardi dopo una violenta lite domestica.

Judith Owen - The Spinach Song - Live @ Jam TV

Judith Owen – The Spinach Song (Cover) (Live @ Jam TV)

Una cover live di The Spinach Song dal suo nuovo album Come On & Get It, interpretata da Judith Owen per noi negli studi di Jam TV

 

Judith Owen ospite negli studi di Jam TV ci ha proposto live la sua versione di The Spinach Song.

Il brano fa parte del suo nuovo album Come On & Get It in cui celebra una serie di donne del jazz e del blues degli anni ’40 e ’50 pressoché dimenticate con una band di New Orleans.

The Spinach Song era cantato da Julia Lee & Her Boyfriends. Julia Lee, come dice Judith Owen, nell’introduzione alla sua performance live, “era molto sexy, trovava un doppio senso a tutto… ed è quello che ha fatto con gli spinaci”.

 

Prendete una bambina dai capelli rossi e una collezione di dischi del papà che hanno segnato la sua infanzia. Prendete poi una lista di donne del jazz e del blues degli anni ’40 e ’50 ormai pressoché dimenticate, una voce vellutata e una band di New Orleans. Mescolate bene il tutto e il risultato sarà Come On & Get It, il nuovo brillante, gioioso e seducente album di Judith Owen. Abbiamo incontrato la cantautrice dall’animo jazz nella sua casa di Londra per farci raccontare quando e come è nato questo progetto.

Quattordici tracce registrate a New Orleans, suonare insieme a una band straordinaria e prodotte da John Fishbach, per omaggiare donne forti e coraggiose che in un settore dominato dagli uomini, ieri come oggi, hanno saputo affermare sé stesse e gridare al mondo chi erano e chi volevano essere.

Come On & Get It è un album che tira fuori completamente per la prima volta l’animo jazz di Judith Owen; non un vero e proprio cambio di rotta per l’artista ma piuttosto il desiderio di guardare sempre oltre, di migliorare e di non perdere mai il coraggio di esprimere sé stessa e la sua arte, proprio come le incredibili donne di quest’album, che sin da quando era una bambina dai capelli rossi, le fanno sorridere il cuore.

Gianni Minà - musica - YouTube

Gianni Minà e la musica, il ricordo di Ezio Guaitamacchi

Non solo grande giornalista, ma anche grande appassionato di musica: era anche questo Gianni Minà…

 

Era anche un grande appassionato di musica Gianni Minà, giornalista che tutti stanno ricordando ovviamente in questi giorni per quello che ha rappresentato. Le sue interviste a grandi personaggi della politica, dello sport, ma anche a quelli della musica rimarranno nella storia. Proprio per questo vogliamo ricordarlo come grande appassionato dell’America Latina e della world music, come ha avuto modo di notare in prima persona in alcune sue interviste lo stesso Ezio Guaitamacchi.

Aveva ideato grandi programmi come Blitz, che nei primi anni ’80 andava in onda sulla allora Rete 2, dove ospitò tra gli altri Muhammad Ali, Robert De Niro, Jane Fonda, Betty Faria, Gabriel Garcia Marquez, Léo Ferré. Tutti ricordano poi le sue grandi interviste a Maradona, ma Minà era lì a bordo campo durante uno dei trionfi del Milan nell’allora Coppa dei Campioni o sempre a bordo campo per intervistare Panatta durante la finale di Roland Garros nel 1976 che poi avrebbe vinto.

Tra gli abbonamenti omaggio di Hi Folks! (per chi non lo sapesse, la rivista dalla quale poi sarebbe nata Jam) c’erano quelli di Renzo Arbore e, appunto, di Gianni Minà. Per noi un motivo in più per ricordarlo e per portarlo per sempre nei nostri cuori…

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