Vincenzo Zitello - Ritratti d'autore

Vincenzo Zitello, il grande arpista si racconta in “Ritratti d’autore”

Vincenzo Zitello protagonista di Ritratti d’autore, rassegna di Lodi ideata e condotta da Ezio Guaitamacchi

 

La sua passione per uno strumento così particolare come l’arpa di cui è uno dei principali esponenti nel mondo, poi gli incontri con Franco Battiato, Ivano Fossati, Fabrizio De André e tanto altro ancora con Vincenzo Zitello ospite di Ritratti d’autore.

 

RITRATTI D’AUTORE
Quando la musica incontra l’arte
Una rassegna di parole e musica ideata e condotta da Ezio Guaitamacchi presso lo spazio espositivo 21 a Lodi (via San Fereolo, 24)
Immaginate di avere nel salotto di casa il vostro artista preferito, di sentirlo svelare i suoi ricordi d’infanzia, raccontare le sue passioni musicali, spiegare come nascono le sue canzoni. E poi magari sentirlo cantare e suonare accompagnato soltanto da una chitarra acustica o da un pianoforte proprio come se, in quel momento, stesse componendo uno dei suoi successi. Il tutto all’interno di un suggestivo spazio espositivo a fianco di opere d’arte contemporanea, in un contesto confidenziale dove è possibile vivere la musica a 360 gradi, assistere a uno spettacolo emozionante e interagire con chi sta sul palco. Con garbo, simpatia e competenza, ma con spirito divulgativo, Ezio introduce il pubblico presente alla serata nell’animo musicale degli artisti facendo scoprire un lato nascosto e per certi versi ancor più curioso e affascinante di dieci protagonisti della scena musicale italiana.

 

Vincenzo Zitello è il nono ritratto.

I precedenti sono stati:

Francesco Baccini

Alberto Fortis

Andrea Mirò

Alberto Patrucco

Omar Pedrini

Beppe Gambetta

Cristiano Godano

Ronnie Jones

Gerardo Balestrieri - Dimmelo - anteprima - Jam TV

Gerardo Balestrieri, il lyric video di “Dimmelo” in anteprima su Jam TV

Dimmelo di Gerardo Balestrieri in anteprima su Jam TV. Il brano anticipa la raccolta The Best Of in uscita in versione fisica e digitale il 21 aprile

 

 

Il 31 marzo esce in radio e digitale Dimmelo (Interbeat/Egea), il singolo del cantautore Gerardo Balestrieri tratto dall’album finalista al Premio Tenco 2016 Canzoni Nascoste che anticipa la raccolta The Best Of che sarà disponibile dal prossimo 21 aprile.

«’Dimmelo’ è un twist un po’ ‘sciueppss’ che ho scritto nel 2001 a Cuma – afferma Balestrieri – È una canzone che gioca col ‘non detto’ quando quel che resta non è altro che quel che manca. Forse mi rivolgevo alla Sibilla…o come scrisse Hermann Hesse ‘Amiamo ciò che ci somiglia, e comprendiamo ciò che il vento ha scritto sulla sabbia’».

 

Qui di seguito e in anteprima il nuovo lyric video di Dimmelo di Gerardo Balestrieri:

 

 

Gerardo è un appassionato di swing, di echi tzigani, dell’Oriente dei greci, del jazz e della Francia, del ritmo contagioso, del twist e del Sud America.
Attraverso testi sfumati e maturi, l’inconfondibile voce dinoccolata e scura, Balestrieri ama giocare con le parole senza perder di vista il ritmo e la danza proponendo «canzoni per anche ed orecchie, per ricci, per pance e per tacchi» come afferma lui stesso.

The Best Of sintetizza un percorso discografico iniziato nel 2007 con l’album d’esordio I nasi buffi e la scrittura musicale” arrivato secondo nella categoria Opera Prima del Premio Tenco dello stesso anno. Infaticabile, produce in questi oltre 15 anni di carriera quasi un disco all’anno. Dancing (2022) è il suo album di inediti più recente.
Tra un disco e l’altro Gerardo Balestrieri promuove la sua musica in tour in Italia e all’estero, lavora per il teatro e per il cinema e ad importanti collaborazioni nazionali ed internazionali.

Enzo Jannacci libro

Enzo Jannacci ricordato in un nuovo libro dal figlio Paolo e da Enzo Gentile

Un libro su Enzo Jannacci scritto dal figlio Paolo e da Enzo Gentile per ricordarlo a dieci anni di distanza dalla sua morte

 

Il 29 marzo 2013 veniva a mancare il grande Enzo Jannacci e allora, a dieci anni dalla scomparsa del grande cantautore, il figlio Paolo e l’amico, nonché giornalista, Enzo Gentile, hanno voluto ripercorrere la sua vita in un libro che si intitola Enzo Jannacci. Ecco tutto qui (Hoepli, 2023).

Il lavoro è una preziosa testimonianza di una vita intensa tra musica, medicina e tantissime altre attività e passioni, vissute da arguto umorista, ma anche da attento osservatore di una società della quale Enzo Jannacci sapeva descrivere gli aspetti più divertenti, ma spesso anche quelli più trascurati e che invece avrebbero meritato maggiore attenzione.

Ma sono i due autori del libro, Paolo Jannacci ed Enzo Gentile, che ci spiegano com’è nata l’idea e come hanno via via sviluppato le oltre 200 pagine di questa biografia.

In chiusura siamo tornati sul “prezioso apparato fotografico”, così come lo hanno definito anche i due autori nelle prime battute, non prima però di esserci soffermati sui contributi presenti all’interno del lavoro, compresi alcuni davvero unici, di chi in tanti anni e in vari contesti ha conosciuto Enzo Jannacci.

Roger Waters - Italia 2023

Roger Waters, buona la prima in Italia del tour 2023

Il racconto del primo dei sette concerti in programma in Italia in questo 2023 per l’ex Pink Floyd Roger Waters tra vecchi e nuovi successi

 

This Is Not A Drill, questo il nome del tour: questa non è un’esercitazione. Il messaggio è di tipo politico e lo è più del solito in questo spettacolo in cui il protagonista è Roger Waters.

Ieri, 27 marzo 2023, al Forum di Assago la prima delle sette date in Italia tutte sold out dell’ex Pink Floyd. Infatti dopo i concerti nel palazzetto alle porte di Milano sarà la volta dell’Unipol Arena di Casalecchio di Reno per altri tre appuntamenti ad aprile vicino Bologna di quello che è stato annunciato come suo primo tour d’addio.

Il palco a croce permette di vedere lo show nella sua totalità da qualsiasi punto del Forum con lo stesso Waters e i suoi musicisti ad alternarsi sulle varie diramazioni della croce stessa.

The Wall è presente in scaletta all’inizio, nell’immediata ripresa dopo il primo set a seguito dell’intervallo e alla fine. La prima parte comincia infatti con la nuova versione di Comfortably Numb, pubblicata a novembre dell’anno scorso e nata durante il lockdown per la pandemia da Covid-19. Il palco a croce prevede anche dei maxischermi che vengono sopraelevati dopo il primo brano e che permettono di vedere subito nella sua interezza tutti i musicisti suonare e interagire insieme alle immagini e alle scritte proiettate.

L’audio è da subito perfetto, come sempre avviene di fatto nei concerti di Roger Waters, e il live prosegue con The Happiest Days Of Our Lives e le parti due e tre di Another Brick In The Wall, prima di lasciare il posto ad alcuni brani del repertorio solista, compreso l’inedito The Bar, poi ripreso verso fine show con tanto di ringraziamento a Bob Dylan per l’ispirazione di parte del testo, arrivata da Sad Eyed Lady Of The Lowlands da Blonde On Blonde.

La suddivisione della scaletta è per album e allora, per riprendere il periodo Pink Floyd, è il momento di Wish You Were Here con il ricordo di Syd Barrett proiettato sui maxischermi e soprattutto con le immagini dei primi anni del gruppo, mentre da Animals l’unico brano proposto è Sheep con la pecora-drone che fa il giro del Forum.

Dopo la fine del primo set si torna ancora su The Wall e con Waters in versione dittatore in In The Flesh?, in questo caso col maiale Algie che vola sulle teste di un pubblico letteralmente ipnotizzato dallo show. Poi Run Like Hell, una breve parte dedicata all’album solista del 2017 che si chiude con la title-track Is This The Life We Really Want? e uno dei momenti più intensi e apprezzati dagli spettatori con tutta la seconda parte di The Dark Side Of The Moon, il capolavoro floydiano che ha da poco compiuto 50 anni. Money e Us And Them sono cantate da Jonathan Wilson, che sia come cantante sia come chitarrista è fondamentale insieme a tutta la band, autentica parte integrante di una macchina perfetta o quasi, che accompagna Waters.

This Is Not A Drill, come si diceva in apertura, è anche uno spettacolo pieno di messaggi politici e le dichiarazioni in merito di Roger Waters fanno spesso discutere. Prima che il concerto inizi, alle 20:40, con la sua stessa voce avverte che chi è il tipo di fan che ama i Pink Floyd, ma non apprezza il suo pensiero politico “può anche andare affan..lo al bar”, detto e scritto testualmente così. Prendere o lasciare insomma. Magari anche a discapito di chi ama da anni la sua musica. E per tutto il live non mancano gli attacchi al potere, al capitalismo occidentale, agli Stati Uniti… A un certo punto scorrono anche le immagini di Reagan, Trump e Biden definiti “criminali di guerra”. Per alcune sue posizioni politiche in Germania vogliono addirittura vietare due suoi concerti in programma ad aprile a Monaco e a Francoforte, ma Waters è già ricorso alle vie legali per permettere il regolare svolgimento degli show.

Il live si chiude con l’ex Pink Floyd e la sua band che tornano letteralmente dietro le quinte sulle note di Outside The Wall e rimangono visibili agli occhi del pubblico solo attraverso i maxischermi per quella che dopo più di due ore, e anche dal punto di vista della performance, non è un’esercitazione.

Elton John

Elton John, com’è nata “Rocket Man”: la scoperta 50 anni dopo la pubblicazione

Il testo di Rocket Man ha una fonte d’ispirazione ben precisa, ma Elton John non ne sapeva nulla fino a pochi giorni fa

 

Durante una recente intervista Elton John ha scoperto com’è nato il testo di Rocket Man. “Penso che Rocket Man sia stato il nostro primo disco numero uno in assoluto – ed era nell’album Honky Château” – ha dichiarato Elton John. “È stato abbastanza facile scrivere una melodia perché è una canzone sullo spazio, quindi è abbastanza spaziosa”.

Bernie Taupin, il suo amico e storico paroliere con cui forma un binomio artistico tra i più importanti nella storia della musica attuale, spiega allora qual è stata la vera fonte d’ispirazione del brano: “In realtà era una canzone ispirata da Ray Bradbury dal suo libro di racconti di fantascienza intitolato The Illustrated Man (in Italia pubblicato con il titolo Il gioco dei pianeti, ndr). In quel libro c’era una storia chiamata The Rocket Man, che parlava di come in futuro fare l’astronauta sarebbe diventato una specie di lavoro quotidiano… quindi ho preso quell’idea e l’ho seguita”.

“Sai che non l’ho mai saputo…” ha infine detto Elton John.

 

Il momento dell’intervista è stato condiviso da sir Elton sul proprio account Instagram, accompagnato dalla frase “You learn something new every day!” (“Impari qualcosa di nuovo ogni giorno!”):

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Elton John (@eltonjohn)

Come ricordato dallo stesso Elton John, la canzone fa parte di Honky Château, album che è uscito ieri, 24 marzo, in una versione celebrativa per i 50 anni dalla pubblicazione (avvenuta in realtà nel 1972).

Infine, oggi è anche il suo compleanno e compie 76 anni, per cui… happy birthday sir Elton John!

Pink Floyd - Dark Side - 50 anni

I 50 anni di “The Dark Side Of The Moon” dei Pink Floyd a Milano

Presentato il nuovo cofanetto celebrativo per i 50 anni di The Dark Side Of The Moon dei Pink Floyd alla Mondadori del Duomo di Milano. In piazza è stato poi fatto ascoltare l’album con l’iconica copertina proiettata con un suggestivo gioco di luci

 

Che il 2023 fosse l’anno del cinquantennale di The Dark Side Of The Moon dei Pink Floyd era cosa nota, come il fatto che le aspettative sui festeggiamenti fossero altissime.

Uscito il 24 marzo in tutti i negozi fisici e online, il nuovo cofanetto deluxe di The Dark Side Of The Moon, costruito e pensato a scompartimenti come un sarcofago egizio, era indubbiamente attesissimo dai fan. Un piccolo gioiello pensato per festeggiare i 50 anni dall’uscita di uno degli album più venduti di tutti i tempi, presentato il 23 marzo in anteprima alla Mondadori di Piazza Duomo a Milano. Il cofanetto include CD e vinile gatefold con la nuova versione rimasterizzata 2023 dell’album in studio e audio Blu-Ray + DVD con l’originale mix 5.1 e le versioni stereo rimasterizzate. Ad impreziosire ulteriormente il tutto, per i 50 anni di questo capolavoro dei Pink Floyd, un Blu-Ray con mix Atmos più CD e LP di The Dark Side Of The Moon – Live At Wembley Empire Pool, London, 1974 uscito anche separatamente.

Tra le novità più succose del cofanetto c’è però la nuova versione dell’album mixata in Dolby Atmos che abbiamo avuto modo di ascoltare in anteprima al Cinema Anteo di Milano. Un ascolto che definire immersivo sarebbe riduttivo. Il Dolby Atmos infatti colloca i suoni a 360 gradi nello spazio, immergendo completamente l’ascoltatore, che si trova circondato dalla musica. Così ogni scelta d’arrangiamento, ogni nascosta melodia, emergono nitide all’orecchio dell’ascoltatore. Provare per credere!

Ma Milano è stata teatro di un’altra grande sorpresa. La sera del 23 marzo, a poche ore dall’uscita nei negozi del disco nelle sue nuove vesti, Warner Music Italia, con il patrocinio del Comune di Milano, ha proiettato in Piazza Duomo l’iconica e inconfondibile copertina del disco. Poter assistervi con le note di The Dark Side Of The Moon nelle orecchie, osservare i giochi di luci rispondere ai cambi di dinamica dei brani, è stato indubbiamente la ciliegina sulla torta di un gran bel compleanno!

U2 - Letterman - Songs of Surrender - Tiny Desk

U2 con David Letterman… e poi “Songs of Surrender” e “Tiny Desk”

Bono e The Edge degli U2 per le strade di Dublino insieme a David Letterman in A Sort of Homecoming; e poi il “nuovo album” del gruppo Songs of Surrender e l’ospitata al Tiny Desk Concert

 

David Letterman intervistatore d’eccezione di Bono e The Edge degli U2 a Dublino in A Sort of Homecoming, documentario disponibile su Disney Plus (qui il trailer).

Il gruppo ha da poco pubblicato Songs of Surrender, “nuovo album” con 40 brani storici riarrangiati in maniera acustica; i pezzi in queste nuove versioni erano stati anticipati in qualche modo dall’autobiografia di Bono che si intitola, appunto, Surrender.

Bono e The Edge sono stati inoltre ospiti di recente a uno dei Tiny Desk Concerts, storico format di NPR del quale avevamo parlato qui, mentre qui si può vedere e ascoltare la performance degli U2 di qualche giorno fa.

 

Gli U2 hanno pubblicato Songs Of Surrender una collezione di 40 brani, scelti tra i più importanti del catalogo del gruppo, ri-registrati e ri-immaginati per il 2023.

La raccolta Songs Of Surrender vede The Edge in qualità di curatore e produttore. Qui la band rivisita alcune delle canzoni più celebrate della sua carriera ultra-quarantennale. Tra i brani dell’album ci sono With Or Without YouOneBeautiful DaySunday Bloody Sunday e Invisible, con il risultato di avere delle registrazioni completamente nuove di ogni brano, inclusi gli arrangiamenti e in alcuni casi nuovi testi.

Scorsese Johansen - documentario - trailer

Documentario di Martin Scorsese su David Johansen, guarda il trailer

Online il trailer di Personality Crisis: One Night Only, documentario di Martin Scorsese sul frontman dei New York Dolls, David Johansen

 

Martin Scorsese e David Tedeschi hanno co-diretto Personality Crisis: One Night Only, documentario dedicato a David Johansen, frontman dei New York Dolls, e questo è il trailer:

“Conosco David Johansen da decenni, e la sua musica è una pietra miliare da quando ho ascoltato i Dolls sul set di Mean Streets” – ha dichiarato il regista. – “Ora come allora, la musica di David cattura l’energia e l’eccitazione di New York City – ha detto ancora Scorsese. – L’ho visto suonare tante volte, e nel corso degli anni ho scoperto la profondità delle sue ispirazioni musicali. Ho visto il suo concerto dell’anno scorso al Café Carlyle e sapevo che volevo raccontare la sua storia. È stato straordinario osservare l’evoluzione della sua vita e del suo talento in un’atmosfera così intima”.

Ad affiancarlo alla regia c’è David Tedeschi, già al lavoro con Scorsese per il montaggio di Shine a Light del 2008 sui Rolling Stones , George Harrison: Living in the Material World del 2011 e il film Rolling Thunder Revue: A Bob Dylan Story by Martin Scorsese del 2019.

Il documentario nasce di fatto da un’esibizione del 2020 al Café Carlyle di New York in cui Johansen veste i panni del suo alter ego Buster Poindexter. La performance è intervallata da interviste d’archivio ed altre realizzate per l’occasione.

Personality Crisis: One Night Only sarà visibile in anteprima su Showtime il 14 aprile.

Bob Dylan - live Italia 2023 - cellulari

Bob Dylan live in Italia nell’estate 2023, vietato l’uso dei cellulari

Il ritorno in concerto di Bob Dylan in Italia nell’estate 2023 con dei live “phone free”: non si potranno usare i cellulari durante gli show

 

 

Vedremo di nuovo Bob Dylan in concerto in Italia il 3 e il 4 luglio al Teatro Arcimboldi di Milano, il 6 in Piazza Napoleone a Lucca per il Lucca Summer Festival, il 7 all’Arena Santa Giuliana di Perugia per Umbria Jazz e il 9 all’Auditorium Parco Della Musica di Roma e lo faremo senza cellulari.

Accompagnata a questa notizia, c’è infatti quella del divieto di usare gli smartphone nel corso dei live (con annessa polemica sui social).

Altri dettagli sui concerti li potete trovare qui e sul sito ufficiale del promoter D’Alessandro e Galli.

Questa è invece la comunicazione in merito al divieto di utilizzare i cellulari durante i live:

IMPORTANTE: DURANTE L’EVENTO È VIETATA OGNI RIPRESA AUDIO, VIDEO E FOTOGRAFICA.

Su richiesta dell’Artista, questo concerto è un “PHONE FREE SHOW”, ciò significa che i telefoni non sono ammessi in sala durante il concerto.

– Come funziona?
Una volta arrivato sul posto, Yondr (la compagnia di custodia per telefono impegnata in questo concerto) avrà il suo personale dedicato a disposizione per aiutarti a mettere il tuo telefono in una custodia chiusa e sicura, che manterrai con te per tutta la serata.

– Cosa devo fare se ho un’emergenza e ho bisogno di accedere al mio telefono?
Puoi sbloccare la custodia del telefono in qualsiasi momento recandoti in un’area dedicata e segnalata, destinata all’uso del telefono. Non esitare a chiedere aiuto a un membro dello staff di Yondr.

– Perché lo stiamo facendo ed è obbligatorio?
Avendo sperimentato questa modalità senza telefono durante i tour recenti, crediamo che crei un’esperienza migliore per tutti i presenti. I nostri occhi si aprono un po’ di più e i nostri sensi sono leggermente più acuti quando perdiamo la stampella tecnologica a cui ci siamo abituati. E sì, è obbligatoria e non negoziabile.

Ricky Portera - intervista - musica - Grande figlio di puttana

Ricky Portera, riflessioni sulla musica attuale e… “Grande figlio di puttana”

Le dinamiche attuali della musica che portano ai live e agli album e com’è nata Grande figlio di puttana: ci racconta tutto Ricky Portera.

 

Ricky Portera e le sue riflessioni sulla musica attuale, sulle attuali dinamiche che portano ai live e alla pubblicazione degli album. Il chitarrista di Stadio, Lucio Dalla e tanti altri prosegue il suo discorso cominciato qui con la parte dedicata al suo nuovo lavoro “Perché io so’ io… e voi non siete un cazzo”. L’album, uscito per Videoradio e Videoradio Channel edizioni musicali, è nato durante il lockdown.

 

Ricky Portera ricorda poi in conclusione Grande figlio di puttana, brano inciso originariamente nel 1981 dagli Stadio che vede come coautore del testo Lucio Dalla; il chitarrista fu proprio ispiratore del pezzo e ci racconta com’è nato.

 

Ricky Portera è uno dei più talentuosi chitarristi italiani. Una vera icona della chitarra. Ha collaborato con i più grandi artisti italiani tra cui Ron, Eugenio Finardi, Loredana Bertè, Vasco Rossi e moltissimi altri, ma si farebbe prima a dire con chi non ha collaborato.

Il suo nuovo album contiene otto brani, e non uno di più, perché, come ci ha spiegato lo stesso Ricky Portera, “se ne avessi aggiunti altri, non avrebbero avuto lo stesso sapore del momento che stavo vivendo”.

Ricky Portera - "Perché io so' io... e voi non siete un cazzo" - Intervista

Ricky Portera, “Perché io so’ io… e voi non siete un cazzo” – Intervista

Intervista a Ricky Portera che ci parla del suo nuovo album Perché io so’ io… e voi non siete un cazzo

 

Ricky Portera è uno dei più talentuosi chitarristi italiani. Una vera icona della chitarra. Ha collaborato con i più grandi artisti italiani tra cui Ron, Eugenio Finardi, Loredana Bertè, Vasco Rossi e moltissimi altri, ma si farebbe prima a dire con chi non ha collaborato.

È tornato con un nuovo album, nato durante il lockdown, e anticipato dal singolo Giorno normale (Videoradio e Videoradio Channel edizioni musicali), brano scritto proprio a fine lockdown. Otto brani, e non uno di più, perché, come ci ha spiegato lo stesso Ricky Portera, “se ne avessi aggiunti altri, non avrebbero avuto lo stesso sapore del momento che stavo vivendo”. Lui stesso ci racconta come sono nate queste canzoni.

L’album, volutamente provocatorio, prende in prestito per il titolo la famosa frase de Il Marchese Del Grillo, film di Mario Monicelli che vedeva come protagonista Alberto Sordi, il quale diceva proprio: Perché io so’ io… e voi non siete un cazzo.

 

Questo e altro ancora nella nostra intervista a Ricky Portera, un chitarrista davvero straordinario non solo per tutto ciò che ha condiviso con gli Stadio e con Lucio Dalla.

Yusuf Cat Stevens - King of a Land - album 2023

Yusuf/Cat Stevens, il nuovo album è “King of a Land”

Yusuf/Cat Stevens annuncia il nuovo album in studio King of a Land in uscita il 16 giugno 2023. Da oggi disponibile anche un nuovo singolo e poi è confermato il concerto al Glastonbury

Yusuf/Cat Stevens pubblicherà il prossimo 16 giugno King of a Land, il suo diciassettesimo album in studio, in uscita per BMG/Dark Horse Records.

La notizia del nuovo album giunge insieme a un’ondata di attività celebrative attese per il 2023 e dopo l’annuncio del primo concerto di Yusuf/Cat Stevens al Glastonbury Festival. Il 25 giugno prossimo, Yusuf si esibirà sul Pyramid Stage nell’ambita fascia dedicata alle leggende della musica, all’ora del tè della domenica, un grande prestigio precedentemente toccato a Diana Ross, Kylie Minogue, Dolly Parton, Paul Simon, Brian Wilson e molti altri. L’esibizione precede di un mese il 75° compleanno di Yusuf e segue di poco l’uscita di King of a Land.

King of a Land è un’opera epica, realizzata durante più di dieci anni, con 12 nuove canzoni piene di straordinarie sorprese. Uniche e coinvolgenti, le nuove musiche, le parole e le melodie di Yusuf dipingono un quadro vivido che racconta storie perdute di una giovinezza truffaldina e inossidabile, rendendole odierne. La sua narrazione poetica invita l’ascoltatore a un viaggio verso le porte di un universo alternativo a quello attuale, dove il lieto fine è possibile.

Guardando al percorso frastagliato della mia musica, iniziato negli anni ’60, direi che questo nuovo disco è un mosaico. Una descrizione molto chiara di dove sono stato e di chi sono.
Yusuf/Cat Stevens

Una deliziosa chiave di lettura al sentimento infantile che permea l’album è il suo brano di chiusura, Take The World Apart, pubblicata oggi e accompagnata da un video animato di Peter Reynolds:

 

 

 

A volte devi disfare qualcosa, per trovare la pace che stai cercando“. Yusuf/Cat Stevens

Anche la grafica dell’album è stata realizzata da Reynolds, il pluripremiato illustratore canadese per ragazzi. King of a Land rinnova la collaborazione tra Yusuf e Peter, iniziata con il libro illustrato Peace Train, best seller per il New York Times nel 2021. Oltre alla copertina di King of a Land, Peter ha creato illustrazioni per ogni canzone ispirandosi ai temi dell’album, presenti nel libretto del disco.

Qualcuno mi dia un pizzicotto. Illustrare Peace Train è stato un onore, ma quando Yusuf mi ha chiesto di creare la grafica dell’album e l’animazione di King of a Land… beh, mi è sembrato di sognare. La musica e i testi sono davvero ciò di cui il mondo ha bisogno, ora più che mai“. – Peter H. Reynolds

King of a Land è un album non vincolato ai generi musicali, un autoritratto profondamente significativo e commovente di uno dei cantautori più duraturi e amati della musica popolare. Dalla sorprendente intensità hard-rock di Pagan Run, all’orchestrazione ispirata a Tchaikovsky di How Good It Feels, dalla delicata ballata acustica di He Is True fino alle trascinanti vibrazione tra Phil Spector e il gospel di Highness, dal groove americano di All Nights, All Days, in stile Travelling Wilburys, all’elegante e suggestiva Son Of Mary.

Le prime session di registrazione di King of a Land risalgono al 2011 presso gli Hansa Studios di Berlino (noto per album classici come Low, Heroes di David Bowie e Achtung Baby degli U2). Da lì le registrazioni si sono spostate negli anni dagli ICP Studios di Bruxelles a La Fabrique in Provenza, nel sud della Francia. Le ulteriori sovraincisioni e un’orchestra di 60 elementi sono stati registrati negli studi Air and Angel di Londra, mentre altre parti sono state registrate nello studio casalingo in garage di Yusuf a Dubai, che lui chiamato Dubville. “La maggior parte dei brani è nato quando l’ho suonato e registrato nel garage di casa mia: il risultato è quanto di più vicino ci può essere alla mio pensiero“, racconta Yusuf.

A supervisionare il processo di registrazione è stato il produttore di lunga data di Yusuf (da Mona Bone Jakon del 1970), e in seguito co-produttore, ex-Yardbird, Paul Samwell-Smith. Nella scelta dei musicisti per l’album, Yusuf e Paul hanno messo insieme un team di prim’ordine che comprende il bassista Bruce Lynch (goà con lui in Buddha and the Chocolate Box del 1974), il tastierista Peter Vettese (Jethro Tull, Bee Gees, Simple Minds) e il batterista Russ Kunkel (Joni Mitchell, Carol King, James Taylor, CSN&Y), oltre alla sua familiare band di due elementi composta da Kwame Yeboah ed Eric Appapoulay.

Il missaggio finale di King of a Land ha avuto luogo a Henley-on-Thames, nello studio privato di George Harrison situato nella sua ex casa, Friar Park. “Abbiamo avuto il privilegio di trovarci a Friar Park“, racconta Yusuf, “e di essere tra i primi estranei a entrare in quello studio per mixare un album. George Harrison ha avuto un’influenza immensa su di me dal punto di vista spirituale, fin dall’inizio. È stato il pioniere di alcuni pensieri e idee che andavano verso l’Oriente, e ciò per me è stato molto importante. Se ascoltate alcune delle canzoni di questo album, sentirete lo spirito di George“. L’album è pubblicato dalla Dark Horse Records, l’etichetta di Harrison gestita dal figlio Dhani.

Il successo duraturo dell’eredità musicale di Yusuf si basa su una miriade di fattori, tra i quali spicca la straordinaria capacità di tradurre la sua vibrante immaginazione in forma musicale. Questa fame e questa voglia di scrivere, registrare e intrattenere sono estremamente presenti nel nuovo panorama creativo di King of a Land. E non si sono affievolite. Sono passati quasi 60 anni da quando un diciassettenne “Cat” irruppe nella scena pop con successi come Matthew and Son eI’m Gonna Get Me a Gun, scrivendo classici senza tempo come The First Cut Is The Deepest e Here Comes My Baby. Queste prime canzoni furono solo l’inizio di una lunga avventura musicale che continua fino ad oggi.

King of a Land è disponibile per il preordine in vinile verde in formato gatefold con un libretto di 36 pagine con illustrazioni di Peter Reynolds. Anche il CD contiene un libretto illustrato da Peter Reynolds.

Un’edizione esclusiva dell’album, stampata su vinile bianco, è disponibile nello store online ufficiale di Yusuf/Cat Stevens insieme al merchandising dell’album.

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