06/01/2023

Iggy Pop e il ritorno alle sue radici con “Every Loser”

Every Loser (copertina di Raymond Pettibon); Iggy Pop (foto di Jimmy Fontaine)

Every Loser (copertina di Raymond Pettibon); Iggy Pop (foto di Jimmy Fontaine)

Un ritorno al suo punk per Iggy Pop con il nuovo album Every Loser, realizzato insieme a tanti illustri musicisti rock

Lo aveva dichiarato prima della pubblicazione dell’album. E anche dai due singoli che ne avevano anticipato l’uscita, Frenzy e Strung Out Johnny, si era capito che Iggy Pop sarebbe tornato alle sue origini con Every Loser. C’è infatti molto del punk che lo ha reso padrino del genere con i suoi Stooges negli anni ’70; si pensi ad esempio anche ad altri brani, oltre ai già citati singoli, come Modern Day Ripoff, Neo Punk e All The Way Down. Si pone invece in maniera diversa una ballad come Morning Show e anche un’intenzione quasi più pop pervade il ritornello di Comments.

In Every Loser hanno suonato tanti illustri musicisti: Chad Smith dei Red Hot Chili Peppers alla batteria, nonché l’ex chitarrista del gruppo – ora turnista nei Pearl Jam – Josh Klinghoffer insieme all’altro chitarrista effettivo della band Stone Gossard, Duff McKagan dei Guns N’ Roses al basso, Dave Navarro (anche lui ex Red Hot) ed Eric Avery dei Jane’s Addiction (rispettivamente alla chitarra e al basso) e alla batteria Travis Barker dei Blink-182 e il compianto Taylor Hawkins dei Foo Fighters. Il lavoro è stato poi sapientemente coordinato da Andrew Watt; il produttore, che ha già lavorato al fianco di Ozzy Osbourne e Elton John, in Every Loser suona anche la chitarra e partecipa ai cori. L’autore della copertina dell’album è Raymond Pettibon, altro nome storico pensando alle sue cover per i Black Flag e a quella di Goo dei Sonic Youth.

Iggy Pop - Every Loser - copertina

Il ritorno alle origini di Every Loser rende quindi molto diverso questo lavoro da esperimenti più raffinati come quelli di Free del 2019, ma è un ritorno da non intendere comunque nel senso ruvido di album come Raw Power degli Stooges, di cui il prossimo 7 febbraio ricorreranno i cinquant’anni dalla pubblicazione. È ancora una volta l’esperienza e un qualcosa di ormai classico in versione più moderna che Iggy Pop propone in Every Loser; ed è un’altra faccia della stessa medaglia rispetto a Post Pop Depression, che aveva realizzato con la band messa in piedi da Josh Homme. Qui infatti si percepisce maggiormente la centralità di Iggy, nonostante i musicisti chiamati a registrare l’album.

On demand

Iscriviti alla Newsletter

Vuoi rimanere sempre aggiornato su rock e dintorni? Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere tutte le settimane nuovi video, contenuti esclusivi, interviste e tanto altro!