11/11/2019

Banco Del Mutuo Soccorso

Dopo la pubblicazione del nuovo album di inediti “Transiberiana”, grande ritorno anche dal vivo per il Banco Del Mutuo Soccorso
Una tradizione che continua e una storia che si rinnova. E rinnovare lo spirito di un tempo non deve essere stato facile, ma il ritorno del Banco con Transiberiana, 25 anni dopo il precedente album di inediti, Il 13, era molto atteso ed è stato ben accolto. Non poteva che essere così anche per i live.
 
Quando Vittorio Nocenzi guadagna la sua postazione dietro le tastiere, posizionate sul palco del Teatro Dal Verme di Milano, si comprende subito che la sua voglia di suonare non può andare a discapito della storia che rappresenta: è lui adesso l’anima del Banco ed è lui che detta i tempi e dirige nel corso di tutta la serata gli altri musicisti che adesso sono il Banco. Sanno bene infatti cosa significa essere il Banco Nicola Di Già alla chitarra ritmica, Marco Capozi al basso e Fabio Moresco alla batteria. E lo sanno bene anche coloro che dopo la dipartita di Rodolfo Maltese e di Francesco Di Giacomo sono stati chiamati a sostituirli e a raccogliere la loro pesante eredità, come Filippo Marcheggiani alla chitarra solista (e comunque componente del gruppo da più di vent’anni), e il cantante Tony D’Alessio, ultimo a guadagnare il palcoscenico e a salutare umilmente il pubblico di questa nuova data della tournée teatrale, prima di esprimersi al meglio con una voce dallo stile davvero personale e mai rivolta al passato o verso ciò che è stato il Banco.
Nelle quasi due ore di live ovviamente c’è spazio per i brani nuovi, ma anche per diversi pezzi tratti dal primo album (quello della copertina a forma di salvadanaio) come Metamorfosi, R.I.P. (Requiescant in pace) e Traccia e per alcuni brani presenti in Darwin! come Cento mani e cento occhi, La conquista della posizione eretta e L’evoluzione. Questi ultimi vengono introdotti di volta in volta da un Vittorio Nocenzi che durante la serata scherza tanto col pubblico e con gli altri musicisti, ma allo stesso tempo non perde l’occasione per rimproverare il fonico e gli assistenti di palco per l’asta difettosa del suo microfono; a fine concerto, però, sarà lui stesso a presentarli e a chiedere anche per loro un caloroso applauso. Si suona tanto come da tradizione per un gruppo prog e si cercano intese continue sugli stacchi e sulle parti di solo di Marcheggiani e Nocenzi che spesso però si incontrano e si incrociano per creare nuova magia. In scaletta non può mancare nemmeno Moby Dick, il “più grande pezzo scritto dal Banco sull’utopia” come spiega il tastierista, così come il bis finale non può non essere affidato a Non mi rompete.
 
La cornice intima del teatro milanese aiuta meglio i fan ad avvicinarsi a fine concerto ai componenti del gruppo per chiedere autografi sui vinili e selfie: anche con questi piccoli gesti si spiega una tradizione che continua e una storia che si rinnova.
 
Il tour del Banco Del Mutuo Soccorso va avanti e prosegue anche nel 2020. Di seguito le prossime date:
16 novembre Torino (Teatro Colosseo)
14 dicembre Martina Franca – Taranto (Teatro Verdi)
11 gennaio 2020 Chiasso (Cinema Teatro Chiasso)
31 gennaio Roma (Auditorium Parco della Musica, Sala Sinopoli)
1° e 2 febbraio Campobasso (Teatro Savoia)
5 febbraio Genova (Teatro Politeama)
27 marzo Avezzano (Teatro dei Marsi)
31 marzo Bologna (Teatro Duse)
 
Tutte le informazioni sulle prevendite dei biglietti sono disponibili sul sito di International Music and Arts www.internationalmusic.it e sul sito della band  www.bancodelmutuosoccorso.it.
 

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